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Oscar 2016 miglior attrice non protagonista: The Hateful Eight, Carol, Il caso Spotlight, The Danish Girl, Steve Jobs

Il prossimo 28 febbraio saranno annunciati i vincitori degli Oscar 2016. Scopri e vota con Blogo tutti i candidati alla categoria Miglior attrice non protagonista.

pubblicato 24 Febbraio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 08:25

Prosegue la nostra carrellata sui candidati ai prossimi Oscar 2016 categoria per categoria, in un countdown che ci accompagnerà fino alla cerimonia di premiazione fissata per domenica 28 febbraio.

Archiviate le categorie migliore scenografia, costumi, trucco, fotografia, sonoro, montaggio sonoro, colonna sonora, miglior canzone, effetti speciali, sceneggiatura originale, sceneggiatura non originale, cortometraggio d’animazione, attrice protagonista, regia, montaggio, miglior film, attore protagonista, film d’animazione, miglior documentario e attore non protagonista oggi ci occupiamo della categoria Miglior attrice non protagonista.

Le attrici candidate come “non protagonista” in questa edizione sono: Jennifer Jason Leigh per The Hateful Eight, Rooney Mara per Carol, Rachel McAdams per Il caso Spotlight, Alicia Vikander per The Danish Girl e Kate Winslet per Steve Jobs.

A seguire trovate un sondaggio in cui potete esprimere la vostra preferenza sulla categoria e una serie di schede su film e attrici candidate in questa ottantottesima edizione.

Jennifer Jason Leigh per “The Hateful Eight”

– Sono 3 in totale le candidature collezionate dal western The Hateful Eight di Quentin Tarantino che arriva dopo il successo di Django Unchained e annunciato come il secondo capitolo di una trilogia con cui Tarantino vuol omaggiare il genere western. La trama ci racconta di otto stranieri che cercano rifugio da una bufera di neve in una punto di sosta per diligenze dopo la fine della guerra civile americana. Il film è stato musicato da Ennio Morricone e interpretato dal consueto cast “sontuoso” che include Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demián Bichir, Tim Roth, Michael Madsen e Bruce Dern.

– Prima candidatura all’Oscar per Jennifer Jason Leigh che torna alla ribalta grazie a Quentin Tarantino dopo un periodo di ruoli secondari in produzioni indipendenti vedi Giovani ribelli – Kill Your Darlings, The Spectacular Now, Lo stravagante mondo di Greenberg, Synecdoche New York e Il matrimonio di mia sorella.

– Jennifer Jason Leigh in The Hateful Eight interpreta Daisy Domergue, una fuorilegge scortata dal cacciatore di taglie John “Il boia” Ruth (Kurt Russell) alla città di Red Rock dove ad attenderla c’è uno sceriffo e il patibolo.

– Il debutto di Jennifer Jason Leigh sul grande schermo risale al 1980 nel film Gli occhi dello sconosciuto, mentre le interpretazioni più recenti l’hanno vista in veste di doppiatrice per il film Anomalisa candidato all’Oscar in questa edizione nella categoria miglior film d’animazione e come protagonista del film horror Amityville: The Awakening.

 

 

Rooney Mara per “Carol”

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– Sono 6 in totale le candidature per il dramma romantico Carol di Todd Haynes basato sul romanzo “The price of salt” della scrittrice americana Patricia Highsmith. Il film ambientato nella New York del 1952 segue la storia di una giovane aspirante fotografa, Therese Belivet interpretata da Rooney Mara e la sua relazione romantica con Carol Aird, una donna sposata interpretata da Cate Blanchett alle prese con un difficile divorzio.

– Seconda candidatura all’Oscar per Rooney Mara dopo quella ricevuta nel 2012 per il remake Millennium – Uomini che odiano le donne (miglior attrice protagonista).

– Per il ruolo in Carol della commessa e aspirante fotografa Therese Belivet, l’attrice Rooney Mara ha vinto un premio, ex-aequo con Emmanuelle Bercot per “Mon roi – Il mio re”, per la migliore interpretazione femminile al Festival di Cannes (Prix d’interprétation féminine).

Quando ti innamori, la tua mente comincia a lavorare in un certo senso come quella di un criminale. Pensi continuamente ai possibili diversi scenari che potrebbero verificarsi, a tutto quello che potrebbe andare storto o andare diversamente dai piani che avevi in mente. Therese non è una persona radicata, non ha un luogo d’origine a cui tornare, ed è in una fase in cui si chiede cosa fare della sua vita. Carol le apre il suo mondo e la sua mente mostrandole la donna che potrebbe diventare, aiutando Therese a capire che genere di rapporti desidera davvero avere. (Rooney Mara)

 

 

Rachel McAdams per “Il caso Spotlight”

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– Sono 6 in totale le candidature ricevute da Il caso Spotlight di Tom McCarthy che narra dell’indagine del quotidiano The Boston Globe, premiata con un Premio Pulitzer, sull’arcivescovo Bernard Francis Law, accusato di aver coperto alcuni casi di pedofilia che coinvolgevano sacerdoti.

– Prima candidatura all’Oscar per Rachel McAdams, attrice celebre per ruoli da protagonista in Le pagine della nostra vita, Un amore all’improvviso, Il buongiorno del mattino e La memoria del cuore.

– Rachel McAdams in Il caso spotlight interpreta la giornalista e speaker radiofonica Sacha Pfeiffer.

Ormai le vittime erano uomini e donne adulti, impiegati e professionisti, che non si sentivano a loro agio a raccontare certe esperienze, soprattutto a una giornalista. Sacha è un’ottima ascoltatrice e una donna sensibile, ma doveva chiedere a quelle persone di essere estremamente esplicite sulle dinamiche degli abusi, per non doversi limitare a etichettarle genericamente come ‘molestie’. (Rachel McAdams)

 

 

Alicia Vikander per “The Danish Girl”

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– Sono 4 in totale le candidature ricevute dal film di Tom Hooper tratto dal romanzo “La danese” di David Ebershoff che vede l’attore Premio Oscar Eddie Redmayne nei panni di Lili Elbe, una delle prime persone ad essere identificata come transessuale e la prima ad essersi sottoposta ad un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale.

– Prima candidatura all’Oscar per l’attrice svedese Alicia Vikander vista in Anna Karenina di Joe Wright, Il quinto potere di Bill Condon e più di recente è stata l’intelligenza artificiale Ava nel thriller fantascientifico Ex Machina e chef al fianco di Bradley Cooper nel dramma a sfondo culinario Il sapore del successo.

– Alicia Vikander in The Danish Girl interpreta la pittrice, disegnatrice e illustratrice erotica danese Gerda Wegener, sposata con Einar Wegener che diventerà Lili Elbe, prima transessuale della storia.

– La Vikander per il ruolo in The Danish Girl ha vinto uno Screen Actors Guild Award, un Critics’ Choice Movie Award e un Satellite Award come Migliore attrice non protagonista.

I due protagonisti di The Danish Girl sono realmente delle anime gemelleLili e Gerda sperimentano l’emozione dell’indulgenza come una squadra, ma poi Gerda si sente messa da parte quando Lili vive i suoi momenti con Henrik. Gerda è consapevole del fatto che il loro rapporto sarebbe potuto cambiare, che avrebbe dovuto rinunciare per sempre alla persona che ama più di ogni altra cosa al mondo. E malgrado ciò è meraviglioso come Gerda sproni Lili ad intraprendere la transizione. (Alicia Vikander)

 

 

Kate Winslet per “Steve Jobs”

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– Sono 2 in totale le candidature ricevute dal dramma biografico Steve Jobs. Il film basato sull’omonima biografia autorizzata scritta da Walter Isaacson è diretto e co-prodotto da Danny Boyle e interpretato da Michael Fassbender nel ruolo di protagonista affiancato da Seth Rogen, Jeff Daniels e Kate Winslet candidata all’Oscar come miglior attrice non protagonista.

– Settima candidatura per Kate Winslet e una statuetta vinta nel 2009 con The Reader – A voce alta (miglior attrice protagonista). Le altre candidature la Winslet le ha ricevute per Ragione e sentimento (non protagonista), Titanic (protagonista), Iris (Non protagonista), Se mi lasci ti cancello (protagonista) e Little Children (protagonista).

– Kate Winslet per il ruolo in Steve Jobs ha già vinto un BAFTA e un Golden Globe.

– In Steve Jobs Kate Winslet interpreta Joanna Hoffmann, ex responsabile marketing di Macintosh.

Il personaggio di Joanna si ispira molto alla vera Joanna Hoffman e alle sue storie, ma io ho cercato di catturare e rispettare il suo spirito. Joanna era divertita alla descrizione di lei come la ”moglie del lavoro” di Steve all’inizio del film, dato che lei non lo è mai stata davvero. Ha detto che nessuno avrebbe mai scelto una persona tanto disorganizzata e distratta quanto lei come moglie lavorativa! In verità, c’erano tante donne forti e capaci che, insieme, hanno svolto quel ruolo professionale. Aaron ha usato questo personaggio per rappresentare un insieme composito di queste donne. (Kate Winslet)

 

 

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