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Oscar 2016 miglior corto documentario: Body Team 12, Chau Beyond The Lines, Claude Lanzmann, A Girl In The River, Last Day Of Freedom

Il prossimo 28 febbraio saranno annunciati i vincitori degli Oscar 2016. Scopri e vota con Blogo tutti i candidati alla categoria Miglior corto documentario.

pubblicato 18 Febbraio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 08:36

Prosegue la nostra carrellata sui candidati ai prossimi Oscar 2016 categoria per categoria, in un countdown che ci accompagnerà fino alla cerimonia di premiazione fissata per domenica 28 febbraio.

Archiviate le categorie migliore scenografia, costumi, trucco, fotografia, sonoro, montaggio sonoro, colonna sonora, miglior canzone, effetti speciali, sceneggiatura originale, sceneggiatura non originale, cortometraggio d’animazione, attrice protagonista, regiamiglior film oggi ci occupiamo della categoria Miglior cortometraggio documentario.

I corti documentario candidati di questa edizione sono: Body Team 12 (Stati Uniti), Chau beyond the lines (Stati Uniti / Vietnam), Claude Lanzmann: Spectres of the Shoah (Canada/Stati Uniti/ Inghilterra), A Girl in the River: The Price of Forgiveness (Usa/Pakistan) e A War (Danimarca).

A seguire trovate un sondaggio in cui potete esprimere la vostra preferenza sulla categoria e una serie di schede sui cortometraggi candidati in questa ottantottesima edizione.

“Body Team 12” di David Darg

Body Team 12 è diretto da David Darg (Baseball in the Time of Cholera) e prodotto da Darg con Bryn Mooser (The Rider and The Storm). L’attrice Olivia Wilde e Paul Allen co-fondatore di Microsoft sono produttori esecutivi del corto con la Vulcan Productions.

– Body Team 12 segue alcuni operatori della Croce Rossa della Liberia che hanno raccolto i corpi delle vittime della recente epidemia di Ebola esplosa in Africa occidentale. La storia è raccontata da Garmai Sumo, un’operatrice che ha servito come infermiera durante l’epidemia.

– Il regista David Darg è alla sua prima candidatura all’Oscar. Il documentario ha vinto il premio come miglior corto documentario al Tribeca Film Festival 2015.

 

“Chau, Beyond The Lines” di Courtney Marsh

Chau, Beyond The Lines (in precedenza conosciuto come “War Within the Walls”) è diretto da Courtney Marsh (The Tulip Chair, Blown Away) e prodotto da Marsh con l’operatore di ripresa Jerry Franck.

– La trama segue un adolescente di 16 anni, disabile a causa degli effetti dell’Agente Arancio, che aspira a diventare un artista e designer di abbigliamento. L’Agente Arancio era il nome in codice dato dall’esercito statunitense a un defoliante altamente tossico che fu ampiamente irrorato su tutto il Vietnam del Sud, tra il 1961 e il 1971, durante la Guerra del Vietnam.

– La regista Courtney Marsh è alla sua prima candidatura all’Oscar.

– Le riprese del corto premiato all’Austin Film Festival e allo USA Film Festival si sono protratte per oltre 8 anni.

 

“Claude Lanzmann: Spectres Of The Shoah” di Adam Benzine

Claude Lanzmann: Spectres Of The Shoah diretto e prodotto da Adam Benzine (Lanzmann) esplora vita e opera del regista francese Claude Lanzmann. Il documentario racconta il viaggio di 12 anni intrapreso da Lanzmann per realizzare il film Shoah, un documentario sull’Olocausto del 1985 della durata di nove ore e mezza. Il corto approfondisce sulle sfide pratiche ed emotive affrontate dal regista dal 1973 al 1985, spiegando i suoi sforzi per convincere i traumatizzati sopravvissuti ai campi di sterminio a raccontare le loro esperienze della seconda guerra mondiale; i pericoli che ha affrontato nel rintracciare e riprendere senza autorizzazione ufficiali delle SS; la sua adolescenza trascorsa combattendo nella Resistenza francese; la sua storia d’amore con Simone de Beauvoir e l’amicizia con Jean-Paul Sartre; così come le sue difficoltà nel comporre in un unico racconto coeso più di 200 ore di materiale da lui raccolto.

– Il regista e giornalista britannico Adam Benzine è alla sua prima candidatura all’Oscar. Nel realizzare il corto Benzine e il suo team hanno lavorato con lo United States Holocaust Memorial Museum per garantire una vasta gamma di materiale inedito che in origine era stato girato durante la realizzazione del documentario Shoah.

 

“A Girl In The River: The Price Of Forgiveness” di Sharmeen Obaid-Chinoy

A Girl In The River: The Price Of Forgiveness è diretto da Sharmeen Obaid-Chinoy e incentrato sui delitti d’onore in Pakistan. Il documentario segue la storia di una diciottenne sopravvissuta ad un tentativo di delitto d’onore messo in atto dagli abitanti del suo villaggio.

– Il film è prodotto da Tina Brown e Sheila Nevins in collaborazione con HBO Documentary Films.

– La filmmaker e giornalista pakistana Sharmeen Obaid-Chinoy è alla sua seconda candidatura all’Oscar con una statuetta vinta nel 2012 con il corto documentario Saving Face co-diretto con Daniel Junge, in cui si raccontava l’odissea di persone, soprattutto donne, che in Pakistan ogni anni vengono deturpate con l’acido e il loro difficile percorso psicologico/chirurgico per ritrovare un barlume di vita normale.

 

“Last Day Of Freedom” di Dee Hibert e Nomi Talisman

Last Day Of Freedom è un corto-documentario d’animazione in bianco e nero sul razzismo e la malattia mentale. Il corto è diretto dall’esordiente Dee Hibert e prodotta da Nomi Talisman.

– Bill Babbitt ha sempre sostenuto la pena di morte, fino a quando non è venuta a bussare alla sua porta. Bill ricorda con affetto i primi anni di vita con il fratello Manny, ma un incidente d’auto occorso a Manny lo ha cambiato per sempre. Due tour in Vietnam hanno soltanto acuito i problemi di salute mentale di Manny. Dopo la guerra, attacchi di paranoia lo hanno portato a vivere per strada. Preoccupato per il fratello, Bill e la sua famiglia invitano Manny a vivere con loro a Sacramento. Un giorno però Bill fa una scoperta sconvolgente che lo lascia di fronte ad una scelta impossibile: coprire il fratello o voltargli le spalle. Bill racconta il suo tentativo di fare la cosa “giusta” e il suo affrontare elementi conflittuali come i legami familiari, la malattia mentale e l’omicidio di un vicino che provocano confusione e smarrimento.

 

 

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