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Oscar 2016: Will Smith non ci sarà e commenta la polemica nomination

Anche Will Smith annuncia che per protesta non presenzierà alla cerimonia degli Oscar 2016.

pubblicato 22 Gennaio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 09:17

Poco dopo le nomination agli Oscar 2016 annunciate una settimana fa, molti fan, attori e registi hanno voluto esprimere il loro disappunto per la mancanza di diversità tra le candidature. Lo scorso fine settimana il regista Spike Lee e l’attrice Jada Pinkett Smith hanno annunciato che non parteciperanno alla cerimonia di premiazione, che andrà in onda sulla ABC domenica 28 febbraio presentata da Chris Rock.

Ora anche Will Smith, marito di Jada Pinkett Smith, ha confermato che non parteciperà alla cerimonia di premiazione, ma al contario di Spike Lee che ha recentemente fatto un passo indietro rispetto al termine “boicottaggio”, Smith invece è stato piuttosto chiaro, lui non solo non ci sarà, ma non seguirà neanche la diretta tv.

No, mia moglie non andrà. Sarebbe imbarazzante presentarsi con Charlize (Theron). Abbiamo discusso. Noi siamo parte di questa comunità, ma visto come stanno le cose siamo a disagio a stare lì e dire, “Questo va bene”.

Will Smith è stato nominato all’Oscar due volte per il suo lavoro in Alì e La ricerca della felicità, ma entrambe le volte ha perso contro un altro attore afroamericano. Denzel Washington lo ha battuto nel 2002 per la sua interpretazione in Training Day e Forest Whitaker ha preso l’Oscar nel 2007 per L’ultimo re di Scozia. L’attore ha aggiunto che secondo lui l’Academy si sta muovendo nella direzione sbagliata.

Per me è una cosa enorme quando vedo questa lista e una serie di candidature che vengono fuori e ognuno di loro è fantastico. Questa è la complessità della questione…ci si sente come se si stesse andando nella direzione sbagliata. C’è un posizione che teniamo in questa comunità e se non siamo una parte della soluzione, siamo parte del problema. E’ stato il suo invito ad agire per sé, per me e per la nostra famiglia e ad essere parte della soluzione. Da parte mia, credo di dover proteggere e combattere per gli ideali che rendono il nostro paese e la nostra Hollywood una grande comunità e così quando guardo la serie di nomination dell’Academy penso che non riflettano la bellezza della diversità.

L’attore ha anche risposto a coloro che hanno sostenuto che il boicottaggio di sua moglie era dovuto a lui e al fatto di non aver ricevuto una nomination per la sua interpretazione in Zona d’ombra – Concussion. L’attore ha detto che la sua mancata nomination non era l’unica ragione per cui la moglie ha inviato il suo video che annunciava il boicottaggio, ma che probabilmente quello ha fatto parte della sua reazione. Smith ha anche voluto precisare che se lui fosse stata l’unica persona di colore nominata, lei avrebbe fatto la stessa cosa.

Per Jada se fossi stato nominato io e nessun altra persona di colore avrebbe inviato il video comunque e saremmo ancora qui a tenere questa conversazione. Questo cosa non si basa esclusivamente sulla mia persona. Si tratta di bambini che guarderanno questo spettacolo e non si vedranno rappresentati. C’è uno scivolo regressivo verso il separatismo, verso la disarmonia razziale e religiosa. Non è questa la Hollywood che voglio lasciarmi dietro.

 

Ulteriori aggiornamenti riportano che l’attore Tyrese Gibson e il rapper e attore 50 Cent hanno recentemente chiesto sulle loro pagine Instagram che Chris Rock abbandoni la conduzione degli Oscar 2016. 50 Cent ha offerto un appello succinto per il comico affermando: “Chris ti prego di non fare i premi Oscar. Vorrebbe dire molto non farlo. Per favore”, mentre Tyrese Gibson ha invitato Rock a “Fare la cosa giusta” aggiungendo che “non c’è battuta che tu possa fare che possa cambiare il modo in cui ci sentiamo”.

Gibson ha ulteriormente commentato sulla polemica anche in un post di Facebook:

Se Andy Cohen di # WWHL presentasse l’Oscar e loro avessero volutamente escluso tutti i gay e gli omosessuali dalle nomination per un Oscar # HE si sarebbe già dimesso…Per la cronaca……Odio che tutto questo succeda nell’anno in cui Leonardo DiCaprio sta per vincere il suo primo Oscar per il miglior attore……Leo ama le persone di colore!!!!!! Leo è un mio amico!!!!!”

Anche Mark Ruffalo, uno dei candidati agli Oscar, stava contemplando l’idea di protestare non partecipando alla cerimonia. Ruffalo, candidato come miglior attore non protagonista per la sua performance in Il caso Spotlight, parlando a BBC News della polemica nomination ha descritto il suo disagio.

Mi sono svegliato pensando “qual’è il modo giusto per protestare?”. Perché se si pensa a quanto ci ha trasmesso Martin Luther King, quello che stava dicendo è che le brave persone che non agiscono sono persino peggiori di chi fa la cosa sbagliata se non sa di essere nel torto. E’ l’intero sistema americano. E’ pieno di quel tipo di razzismo da privilegio bianco che che affligge il nostro sistema giudiziario.

Ruffalo ha poi deciso di partecipare comunque alla cerimonia degli Oscar annunciandolo in una serie di tweet in cui spiega che sarà presente per sostenere la causa delle vittime degli abusi subiti da minori da parte di sacerdoti e consacrati della Chiesa Cattolica, teamatica al centro del film Il caso Spotlight. Ruffalo ha comunque ribadito il suo sostegno alla discussione su un cambiamento che deve assolutamente avvenire per ristabilire un equilibrio e una diversità sempre più necessari.

 

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My message to Chris Rock!

Posted by Tyrese Gibson on Giovedì 21 gennaio 2016

 

 

Fonti: Variety / Hollywood Reporter / Movieweb

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