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Oscar 2017: l’Academy si scusa e attua licenziamenti

Il Presidente dell’Academy Cheryl Boone-Isaacs ha confermato oggi che Marta Ruiz e Brian Cullinan non lavoreranno più per gli Oscar.

pubblicato 2 Marzo 2017 aggiornato 30 Luglio 2020 01:19

Ancora conseguenze per la gaffe avvenuta durante la cerimonia di premiazione degli Oscar 2017 con l’Academy cha ha rivelato oggi che i responsabili della svista sono stati licenziati. Cheryl Boone Isaacs presidente dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha confermato che Brian Cullinan e Marta Ruiz della Price Waterhouse Cooper non collaboreranno più con gli Academy Awards. L’academy ha chiesto anche scusa per un altro incidente che è accaduto durante la cerimonia di domenica, in cui una foto sbagliata è stata utilizzata durante il video tributo “In Memoriam”.

Brian Cullinan è stato direttamente responsabile della svista per il Miglior film, è stato lui a consegnare la busta sbalgliata ai presentatori Warren Beatty e Faye Dunaway, che era un duplicato della busta con il nome della migliore attrice, Emma Stone per La La Land. Warren Beatty ha aperto la busta passando il biglietto a Faye Dunaway che ha annunciato La La Land come miglior film. Mentre i produttori di La La Land erano impegnati con i discorsi di accettazione sono stati interrotti dal produttore Jordan Horowitz che ha rivelato che era Moonlight ad aver effettivamente vinto come miglior film.

Attraverso alcune foto dal backstage pubblicate da Variety si è scoperto che Brian Cullinan potrebbe essere statto distratto durante la consegna delle buste poiché stava twittando una foto di Emma Stone pochi istanti prima che i presentatori fossero sul palco, anche se la foto è stata successivamente cancellata. Un’altra foto di Brian Cullinan pubblicata in queste ultime ore lo mostra dietro le quinte mentre armeggia con il suo telefono, appena un minuto prima della cancellazione della foto di Emma Stone. Tim Ryan presidente di Price Waterhouse Cooper ha detto a Variety che Brian Cullinan è profodamente rammaricato per l’incidente.

[quote layout=”big”]Si sente malissimo. E’ molto arrabbiato per questo errore. Per quanto mi riguarda spero saremo giudicati da quanto velocemente abbiamo reagito rispetto alla questione.[/quote]

Cheryl Boone Isaacs ha detto all’Associated Press che il partenariato di 83 anni dell’Academy con la società di consulenza Price Waterhouse Cooper è ora “sotto esame” dopo l’incidente. Price Waterhouse Cooper ha rilasciato una dichiarazione lunedì scorso prendendosi la piena responsabilità per l’incidente e dichiarando: “attualmente stiamo cercando di capire come questo sia potuto accadere”.

L’Academy ha porto inoltre doverose scusa tramite il suo account ufficiale Instagram per la gaffe del video tributo “In Memoriam”, dove è stata utilizzata una foto della produttrice australiana Jan Chapman, che è ancora viva, durante il segmento dedicato alla defunta costumista Janet Patterson.

[quote layout=”big”]Ci scusiamo con la produttrice Jan Chapman, la cui foto è stata erroneamente utilizzata nel tributo “In Memoriam” degli Oscar al posto di quella della sua collega e cara amica, la compianta Janet Patterson. Janet, membro dell’Academy e costumista quattro volte candidata all’Oscar, è stata molto amata nella nostra comunità. Porgiamo le nostre più profonde scuse e condoglianze alla famiglia Patterson.[/quote]

I contrattempi e le polemiche di certo non hanno aiutato lo spettacolo in termini di audience con la trasmissione televisiva durata quasi quattro ore che ha registrato l’ascolto più basso in nove anni, con 32,9 milioni di spettatori, il secondo peggior ascolto nella storia dello show. A prescindere da questi due grossi errori, lo spettacolo ha ricevuto critiche positive con Jimmy Kimmel elogiato da pubblico e critica nel ruolo di conduttore. Nonostante l’impegno profuso da Kimmel è indubbio che l’edizione di quest’anno sarà ricordata per le sviste “In Memoriam” e “Miglior film”, dolci che piovono dal cielo, uno spacco “super-hot” sul red carpet e un gruppo di turisti finiti nel Dolby Theater durante lo spettacolo.

 

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