Oscar 2020, i vincitori: Parasite Miglior Film
And the Oscar goes to? Questo il resoconto della lunga nottata.
05:21, siamo al gran finale. Jane Fonda, due volte premio Oscar, sul palco per consegnare la statuetta più ambita. Quella per il miglior film. Vince Parasite! Mai era accaduto prima che un film non in lingua inglese vincesse l’Oscar principale. Tutti in piedi in platea. Bong Joon-ho ha riscritto la Storia dell’Academy.
05:11, Rami Malek, un anno fa premio Oscar, torna all’Ariston per consegnare la statuetta alla miglior attrice protagonista. Apparentemente imbattibile Renée Zellweger. E l’Oscar va a Renée Zellweger, sontuosa Garland in Judy. Secondo Oscar per l’attrice, dopo quello vinto per Ritorno a Cold Mountain.
05:03, Olivia Colman, un anno fa premio Oscar, sul palco per premiare il miglior attore protagonista. Vince, come annunciato, Joaquin Phoenix con Joker. Prima statuetta alla quarta candidatura per il divo, che sale sul palco e chiede al pubblico di ‘fermare’ gli applausi. “Non mi sento superiore agli altri candidati e alle altre persone qui presenti, perché stiamo solo condividendo l’amore per il Cinema. Possiamo usare la nostra voce per dare voce a chi non ha voce. Dobbiamo diventare portavoci di altre cause. Che si parli di razzismo, di diritti LGBT, di disiguaglianze di genere, parliamo di diritti“. Sul finale, immancabile, l’omaggio al fratello River, mai dimenticato.
Ore 04:56, Steven Spielberg presenta l’atteso momento ‘in memoriam’. Il tutto sulle note di Imagine, cantata da Billie Eilish, fresca di trionfo ai Grammy. Tra i tanti ci sono Kobe Bryant, Doris Day, i nostri Franco Zeffirelli e Piero Tosi, Agnes Varda, Danny Aiello, Robert Foster, Peter Fonda e per finire Kirk Douglas.
04:50, Spike Lee assegna l’Oscar al miglior regista. Statuetta pesantissima e clamorosa. Bong Joon-ho batte Sam Mendes! Terzo Oscar della serata per il regista sudcoreano, sorpreso dalla vittoria. Come tutti, probabilmente, perché Sam Mendes aveva vinto tutti i riconoscimenti d’avvicinamento agli Oscar.
04:46, Elton John vince il suo secondo Oscar grazie alla miglior canzone di Rocketman, (I’m Gonna) Love Me Again. Premiato anche Bernie Taupin.
04:38, sul palco Sigourney Weaver e Gal Gadot, per assegnare l’Oscar alla miglior colonna sonora. Vince Hildur Guðnadóttir per la super colonna sonora di Joker. Si tratta della prima compositrice donna a far sua l’ambita statuetta.
04:36, dopo aver vinto l’Oscar per lo script non originale di JoJo Rabbit, Taika Waititi torna sul palco per ricordare gli Oscar alla carriera, assegnati alla nostra Lina Wertmüller, Geena Davis, David Lynch e Wes Studi.
04:28, Elton John è sul palco per suonare e cantare (I’m Gonna) Love Me Again, brano portante di Rocketman.
04:24, Penelope Cruz consegna l’Oscar al miglior film internazionale, 20 anni dopo aver premiato Pedro Almodovar con Tutto su mia Madre. Ma vince Parasite, primo film sudcoreano a riuscire nell’impresa. Seconda statuetta di serata per Bong Joon-ho. Standing ovation in sala.
04:15, Vivian Baker, Anne Morgan e Kazuhiro Tsuji vincono l’Oscar al miglior trucco con Bombshell – La voce dello scandalo.
Ore 04:11, l’Oscar ai migliori effetti speciali va a 1917! A consegnarlo, vestito da gigantesco gatto, James Corden. Meravigliosa la gag con l’asta del microfono.
Ore 03:54, Will Ferrell e Julia Louis-Dreyfus restano sul palco per consegnare l’Oscar al miglior montaggio. Vincono Andrew Buckland e Michael McCusker per Le Mans ’66 – La grande sfida (Ford v Ferrari), al 2° Oscar della serata.
03:50, siamo vicini alle due ore di diretta. Particolarmente spenta, basica, possiamo dire noiosa? Will Ferrell e Julia Louis-Dreyfus assegnano un Oscar assai pesante. Quello per la miglior fotografia. Trionfa Roger Deakins, al suo secondo Oscar dopo 15 nomination. La precedente vittoria nel 2018 con Blade Runner 2049.
03:43, il 76enne Randy Newman sul palco per cantare I Can’t Let You Throw Yourself Away, brano portante di Toy Story 4. Newman ha già vinto due statuette, per If I Didn’t Have You, canzone di Monsters & Co., e per We Belong Together di Toy Story 3, oltre a tre Emmy, cinque Grammy e un Governors Award.
Ore 03:34, Oscar Isaac e Salma Hayek consegnano le statuette per il sonoro e il montaggio sonoro. 1917 non dovrebbe avere rivali, per quanto Ford v Ferrari sia un gran bel concorrente. L’Oscar al miglior montaggio sonoro va invece proprio a Donald Sylvester con Le Mans ’66 – La grande sfida (Ford v Ferrari). Ancora una sconfitta per 1917! L’Oscar per il miglior sonoro va a Mark Taylor e Stuart Wilson con 1917. È rarissimo che sonoro e miglior montaggio sonoro vengano assegnati a due film differenti.
03:22, Lin-Manuel Miranda sul palco per presentare una clip dedicata all’importanza delle canzoni nei film. Quanto un brano trasformi un film, e viceversa. Da Guardia del Corpo a Titanic, passando per Ghost, Footloose, Le Iene, The Millionaire e 8 Mile. Ed è qui che entra in scena Eminem, 17 anni fa premio Oscar con il brano Lose Yourself. Live a sorpresa per il rapper, oggi 47enne. Standing ovation per lui. In platea ci si è risvegliati dal torpore generale.
03:16, Mahershala Ali consegna l’Oscar alla miglior attrice non protagonista. Vince Laura Dern con Storia di un matrimonio (Marriage Story). Primo meritatissima statuetta per la strepitosa Dern, alla sua terza candidatura e proprio oggi 53enne. La mamma Diane Ladd, al suo fianco, l’abbraccia in lacrime. Bello anche l’abbraccio di stima reciproca con Scarlett Johansson, collega di set e ‘rivale’ tra le candidate. Laura dedica l’Oscar ai suoi genitori.
03:08, Mark Ruffalo consegna l’Oscar al miglior documentario, con 4 donne registe candidate. Impossibile non sottolinearlo, dopo tutte le polemiche sulle zero candidature tra le registe donne nella categoria principale. Vince Made in USA – Una fabbrica in Ohio (American Factory) di Steven Bognar e Julia Reichert. Questo doc è prodotto da Barack e Michelle Obama, con la loro Higher Ground Productions. Ruffalo rimane sul palco per annunciare l’Oscar al miglior cortometraggio documentario. Vince Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl) di Carol Dysinger e Elena Andreicheva.
03:01, intermezzo cantato con Chrissy Metz, volto di This is Us, che sul finale ringrazia la mamma.
Ore 02:53, le fantastiche Maya Rudolph e Kristen Wiig assegnano l’Oscar alla miglior scenografia. Vincono Barbara Ling e Nancy Haigh con C’era una volta a… Hollywood. Sconfitti i favoriti della vigilia, ovvero Dennis Gassner e Lee Sandales con 1917. Seconda statuetta per il film di Tarantino. Maya Rudolph e Kristen Wiig restano sul palco per l’Oscar ai migliori costumi. Vince Jacqueline Durran con Piccole donne. É il 2° Oscar alla settima nomination per la Durran.
02:47, Shia LaBeouf assegna l’Oscar per il miglior cortometraggio. Vince The Neighbors’ Window di Marshall Curry.
02:43, Timothée Chalamet e Natalie Portman consegnano l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale, entrando sulle note di Quando Quando Quando di Tony Renis. Clamoroso! L’Oscar va a Taika Waititi per Jojo Rabbit. Sconfitti Piccole Donne e The Irishman.
02:36, Diane Keaton e Keanu Reeves sul palco, 17 anni dopo aver recitato fianco a fianco in Tutto può succedere. I due assegnano l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Trionfano Bong Joon-ho e Han Jin-won per lo strepitoso script di Parasite! I due, alla loro prima statuetta, dedicano il riconoscimento alla Corea del Sud. Era dal 1967 che un film non in lingua inglese non riusiva nell’impresa.
02:27, Josh Gad, voce di Frozen II, sale sul palco per presentare Idina Menzel, chiamata a cantare dal vivo Into the Unknown di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez, brano portante di Frozen 2 – Il segreto di Arendelle. Al suo fianco anche diverse cantanti di altre nazionalità, per dar voce a tutte le Elsa del mondo. Manca, purtroppo, la nostra Serena Autieri, voce italiana del titolo Disney.
02:20, Mindy Kaling assegna l’Oscar al miglior film animato. Occhio alla prima possibile sorpresa Academy, targata Netflix. E invece niente da fare. La Disney/Pixar ha ribadito il proprio dominio, vincendo la statuetta con Toy Story 4, di Josh Cooley. La Kaling assegna anche l’Oscar al miglior corto animato. Vince Hair Love, di Bruce W. Smith, Matthew A. Cherry e Everett Downing Jr.
02:17, primo break pubblicitario. Il primo di un’infinità. Preparatevi.
02:11, Regina King assegna l’Oscar al miglior attore non protagonista. Vince Brad Pitt per C’era una Volta a Hollywood! È il secondo Oscar per il divo, dopo quello vinto in qualità di produttore per 12 anni Schiavo, che l’ha dedicato ai suoi figli. Ergo, è il primo in qualità di attore.
02:06, gli ex presentatori Chris Martin e Chris Rock sul palco. Battute a raffica. Si ride come ai vecchi tempi, quando l’irriverente comicità da subito travolgeva l’Academy.
02:00, partiti, con uno sketch cantato della bravissima Janelle Monáe. Al suo fianco il grandioso e scintillante Billy Porter. Uno strepitoso omaggio danzato e cantato ai principali film candidati. Un perfetto esempio di come si faccia spettacolo. Dove se non a Hollywood, d’altronde.
Ore 01:45, 15 minuti al via. Ci siamo quasi!
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Finalmente ci siamo. Archiviata la lunghissima settimana santa di Sanremo, è il mondo del cinema a ritrovare centralità grazie alla notte degli Oscar, che tra poche ore diverranno finalmente realtà.Il Leone d’Oro Joker, con le sue 11 candidature, guarda tutti dall’alto in basso, seguito dal fantastico terzetto 1917- The Irishman – C’era una volta a Hollywood, tutti a quota 10 nomination. Più distante, ma da tenere d’occhio, Parasite, con sei candidature. Snocciolati i nostri pronostici, non ci resta altro da fare che goderci questa 92ª edizione dei premi Oscar che si terrà al Dolby Theatre di Los Angeles, e in Italia su Tv8, in chiaro.
Domani mattina, per chi non vorrà fare la nottata davanti alla tv e/o al pc, troverete tutti i vincitori proprio in questo post. Per tutti gli altri, ci si ritrova alle 02:00 di notte per l’immancabile live-blogging Blogo.