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Paddington 2: Recensione in Anteprima

Paddington finisce in carcere nell’atteso sequel di Paul King. Dal 9 novembre in sala.

pubblicato 7 Novembre 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 00:05

Probabilmente nessuno, più o meno tre anni fa, avrebbe scommesso un dollaro sul successo di Paddington, live-action sull’iconico personaggio della letteratura inglese per bambini creato da Michael Bond. Il film diretto da Paul King venne invece incensato dalla critica, strappò due pesanti candidature ai Bafta e incassò ben 268,047,808 dollari in tutto il mondo dopo esserne costati poco più di 50. Un trionfo a cui sembrava difficile dare seguito, se non fosse che King e lo sceneggiatore Simon Farnaby siano riusciti nell’impresa.

Paddington 2, al cinema dal 9 novembre, è infatti uno dei sequel più amabili e riusciti degli ultimi anni, in grado di ribadire la dolcezza, la gentilezza e la bontà di un personaggio umanamente parlando straordinario. Diventato ormai un rispettabile membro di Windsow Gardens, comunità in cui vive con la famiglia Brown, l’orsetto peruviano dal cappello rosso freme per il centesimo compleanno dell’adorata zia Lucy. In cerca di un regalo perfetto, Paddington si imbatte in un fascinoso e prezioso libro pop-up in un negozietto di antiquariato, misteriosamente rubato da un ladro mascherato. A pagarne le conseguenze proprio Paddington, ingiustamente accusato del furto e per questo sbattuto in prigione, con la famiglia Brown sulle tracce del vero furfante.

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Pensato per conquistare i più piccoli ma inevitabilmente adorato anche dai più grandi, Paddington è diventato in poco tempo un classico cinematografico del Natale. Con questo sequel King e Farnaby hanno pensato più in grande, cedendo ad una deriva action piacevolmente divertente, irresistibile nella sua sfacciata dolcezza. Mai giudicare un libro dalla copertina, ricorda il regista, perché l’apparenza inganna e perché chiunque, dinanzi alla cordialità, all’inclusione, all’amicizia, può cambiare. Vedere per credere la splendida novità Brendan Gleeson, violento galeotto conquistato con un po’ di marmellata.

Chiaramente e volutamente sopra le righe, Paddington 2 ha il pregio di non prendersi mai troppo sul serio nella sua colorata evoluzione, con quel folle carcere londinese dal quale evadere in perfetto stile Mr. Fantastic Fox, tra mense tramutate in bakery house, divise color rosa pastello e celle pronte a diventare scenografie musical.

Ovunque vada, grazie alla bontà d’animo e alla propria cordialità, Paddington conquista, in una storia che si fa presto caccia al tesoro, con uno Hugh Grant ex divo del West End pronto a tutto pur di tornare a calcare il palco con uno one man show. Dimenticata la Nicole Kidman del primo capitolo, è proprio un invecchiato Grant ad indossare gli abiti del folle villain dai lineamenti quasi animati, tra assurdi travestimenti e picchi di ridicola vanità.

Una commedia per tutta la famiglia, quella diretta da King, che suscita sincere emozioni grazie al suo delizioso protagonista, ancora una volta ottimamente realizzato in CG. Gli occhi e le espressioni di Paddington sono straordinariamente umane, con Francesco Mandelli nuovamente centrato nel doppiaggio in italiano. Onesto, educato, civile, ingenuo, buffo e sempre rispettoso nei confronti del prossimo, l’orsetto creato da Bond è una sorta di miracolo di scrittura cinematografica, visivamente resa ancor più intrigante da una regia dinamica e originale, tra pop-up che esplodono sul grande schermo, pazzi inseguimenti in treno o in sella ad un cane e titoli di coda musicali che omaggiano il miglior Mel Brooks dei tempi andati. Esattamente come il primo capitolo, anche Paddington 2 diverrà un classico.

[rating title=”Voto di Federico” value=”7.5″ layout=”left”]

Paddington 2 (Uk, commedia, 2017) di Paul King; con Brendan Gleeson, Sally Hawkins, Francesco Mandelli, Hugh Grant, Jim Broadbent, Julie Walters, Hugh Bonneville, Samuel Joslin, Madeleine Harris, Tom Davis, Ben Whishaw, Imelda Staunton, Peter Capaldi, Ben Miller – uscita giovedì 9 novembre