Pan – Viaggio sull’isola che non c’è: le recensioni Americane e Italiane
C’era davvero bisogno di questo Pan?
E’ nelle sale da qualche giorno il fantasy Pan – Viaggio sull’isola che non c’è, diretto da Joe Wright e interpretato da Hugh Jackman, Amanda Seyfried, Rooney Mara, Garrett Hedlund, Nonso Anozie, Cara Delevingne, Paul Kaye, Levi Miller, Kathy Burke, Adeel Akhtar, Leni Zieglmeier, Jimmy Vee, Jamie Beamish, Harry Lister Smith, Jack Lowden, Jack Charles, Taejoo Na, Kurt Egyiawan, Lewis Macdougall. Dopo la nostra recensione, ecco i pareri dei critici Americani e Italiani. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, la percentuale dei voti positivi è soltanto del 26%.
David Sims – The Atlantic: Se la sceneggiatura di Pan è una lezione di qualcosa, è che la maggior parte delle storie amate non richiedono un intero universo cinematografico che va avanti con loro.
Anthony Lane – The New Yorker: La sorpresa della stagione è “Pan”.
James Berardinelli – ReelViews: non aggiunge nulla di memorabile alla storia del ragazzo che può volare. Voto: 2.5 / 4
Bilge Ebiri – New York Magazine / Vulture: L’idea dietro Pan è mal concepita. Chi vuole un prequel di Peter Pan?
Stephen Whitty – Newark Star-Ledger: non c’è innocenza gioiosa qui. Non c’è alcun senso di meraviglia infantile. Solo una macchina senza vita, un ticchettio di un orologio nella pancia di un coccodrillo. Voto: 1.5 / 4
Kate Taylor – Globe and Mail: Nel modellare un mito della creazione per Peter Pan, il regista Joe Wright e lo sceneggiatore Jason Fuchs hanno prodotto una storia così sottile che riduce, invece di amplificare, i personaggi di J. M. Barrie. Voto: 2/4
AO Scott – New York Times: Un tentativo frenetico e faticoso.
Rafer Guzman – Newsday: Un’interpretazione pasticciata. Voto: 1.5 / 4
Scott Tobias – NPR: A volte le storie classiche non hanno bisogno di abbellimenti. A volte, non vale la pena sapere cos’è successo prima del divertimento. A volte, questi misteri è meglio lasciarli in pace.
Calvin Wilson – St. Louis Post-Dispatch: Joe Wright sembra sopraffatto dal materiale. Voto: 2.5 / 4
Joe McGovern – Entertainment Weekly: Chi nel mondo voleva un prequel di Peter Pan? Voto: C-
Bill Zwecker – Chicago Sun-Times: è un buon film fruibile sia dai pre-adolescenti che dai genitori. Voto: 3/4
Ben Sachs – Chicago Reader: l’azione caotica domina questo inutile prequel di Peter Pan.
Michael Phillips – Chicago Tribune: il peggior adattamento cinematografico di Peter Pan. E questo include “Hook”. Voto: 1/4
Mick LaSalle – San Francisco Chronicle: qui c’è una formula da studiare per i film futuri. Basta prendere tutto quello che hanno fatto in “Pan” e fare qualcosa di diverso. Voto: 1/4
Rex Reed – New York Observer: Il rumore che si sente è J. M. Barrie che si gira nella tomba. Voto: 2/4
Tony Hicks – San Jose Mercury News: La fine suggerisce che ci sono piani per altri capitoli alla storia. Se è così, qualcuno ha bisogno di rivalutare la formula. Questo non era un film che bisognava fare. Voto: 2/4
Dave Calhoun – Time Out: Wright non teme di ispirare un po’ di paura, insieme alla meraviglia, nel pubblico più giovane. Voto: 4/5
Maurizio Porro – Il corriere della sera: Grazie al 3D sono scagliate in platea raccolte di residui fantasy non differenziati, ma seguendo le scosse emotive della stravaganza i minorenni si divertiranno e certo perdoneranno ogni vano accenno dickensiano.
Maurizio Acerbi – il Giornale: Joe Wright, sceglie una linea narrativa un po’ troppo dark per i ragazzini, ma anche esageratamente “bambinesca” per gli adulti (…) Si fa apprezzare per il suo meraviglioso 3D, uno dei più belli della storia del grande schermo e che da solo vale il prezzo rincarato del biglietto.
Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: la pellicola offre momenti di grande spettacolo, Levi Miller incarna un Pan dal visino incantevole, Rooney Mara è una grintosa Giglio Tigrato e il Barbanera di Hugh Jackman è davvero intrigante. Insomma, come film per ragazzi il prodotto funziona.
Roberto Nepoti – la Repubblica: Il nuovo adattamento delle avventure di J.M.Barrie è un delirante prequel che inizia come una storia di Dickens e finisce al lunapark. (…) La storia vorrebbe proporsi come nuova, ma non fa che riciclare l’Isola-che-non-c’è già nota allo spettatore passandone in rassegna i personaggi senza alcuna sorpresa. Joe Wright si sente un pesce fuor d’acqua e le prova tutte (senza azzeccarne una), mischiando in modo schizofrenico lo stile europeo d’autore con l’estetica popcorn degli studios. Naufragio al box-office Usa, Pan dà il suo peggio nel casting; dove tutti, a cominciare da uno Hugh Jackman senza freni, recitano a contro-ruolo.