Paperman: il corto d’animazione Disney candidato agli Oscar 2013
Paperman: trama, clip e curiosità sul corto d’animazione targato Disney in lizza per gli Oscar 2013
Ancora un titolo incluso nelle nomination ai prossimi Oscar 2013, stavolta ci occupiamo della categoria Miglior cortometraggio d’animazione parlandovi di Paperman. Il corto in bianco e nero, prodotto dalla Walt Disney Animation Studios e diretto dall’esordiente John Kahrs, miscela tecniche di animazione tradizionale e CG di ultima generazione. Paperman è stato distribuito nei cinema americani lo scorso novembre insieme al cartoon Ralph spaccatutto.
“Paperman” segue la storia di George, un giovane uomo solitario che vive in una suggestiva New York degli anni ’40, il cui destino prende una piega inaspettata dopo l’incontro casuale con una bella donna, incrociata sul suo consueto tragitto mattutino per recarsi al lavoro. Convinto di aver incontrato e allo stesso tempo perduto la ragazza dei suoi sogni, il giovane ottiene una seconda possibilità quando, seduto nel suo ufficio, la intravede attraverso una delle finestre del grattacielo sull’altro lato della strada. Con a disposizione solo il suo cuore, l’immaginazione e una pila di pratiche George si darà un gran da fare per attirare l’attenzione della bella fanciulla e non sprecare la seconda opportunità che il destino gli ha concesso.
– The Meander è la nuova tecnologia software utilizzata per creare il mondo di Paperman da un team di artisti specializzati in 2D e CGI coordinati da Kahrs. In primo luogo i personaggi e gli sfondi sono stati resi digitalmente e quindi su quelle forme sono stati inseriti a strati i disegni a mano, infondendo così alle immagini una sorta di look 3-D impossibile da realizzare con le tecniche d’animazione tradizionali della vecchia scuola.
Kahrs ha cercato di dare un’idea del procedimento:
Quello che abbiamo è uno strato sottostante di CG molto stilizzata, ma la sensazione dell’immagine è molto piatta…il programma The Meander creato dall’ingegnere software della Disney Brian Whited, permette al 2-D disegnato a mano di aderire al livello dimensionale alla sottostante CG…un cinico direbbe che si tratta semplicemente di un sofisticato rotoscoping high-tech, in realtà è più di questo, lo scopo è di esaltare il tratto… (il riferimento di Kahrs è ad una vecchia tecnica di animazione che consisteva nel ricalcare foto di scena live-action proiettate su un pannello di vetro traslucido).
Le voci in originale di George e Meg sono rispettivamente del regista John Kahrs e della doppiatrice Kari Wahlgren (Bolt, Rapunzel – L’intreccio della torre), mentre le musiche sono di Christopher Beck (Una notte da leoni).
In un’intervista rilasciata al sito Collider Kahrs sottolinea la differenza di approccio alle storie di Disney e Pixar (il regista ha collaborato con entrambi):
Sono dei piccoli universi indipendenti. Penso che Glen Keane (character designer in Paperman) abbia colto al meglio le differenze, affermando che Pixar inizia i propri film con la domanda “Non sarebbe bello se…”, mentre Disney inizia i suoi con “C’era una volta…’, penso che dica molto sull’eredità della Disney e sulla tradizione di portare fiabe alla vita con l’ausilio dell’animazione. C’è ancora qualcosa di tradizionalista nella Disney che penso sia bello. E’ divertente prendere la storia e cercare di indirizzarla in una nuova direzione. Lo studio è veramente in salute e credo che i prossimi 10 anni saranno davvero emozionanti. Ci accingiamo a vedere roba incredibile.