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Stasera in tv: “Paradise City” su Italia 1

Italia Uno stasera propone Paradise City, film d’azione del 2022 di Chuck Russell che segna l’ultimo ruolo di Bruce Willis prima del suo ritiro nonché reunion di Willis e John Travolta a 27 anni dal Pulp Fiction di Tarantino.

pubblicato 28 Ottobre 2024 aggiornato 28 Ottobre 2024 19:13

Paradise City, su Italia 1 il thriller d’azione di Chuck Russell (Io sono vendetta – I Am Wrath), ultimo ruolo di Bruce Willis prima del suo ritiro per motivi di salute, e film che ha visto riuniti Willis e John Travolta a 27 anni dal cult Pulp Fiction di Quentin Tarantino.

Paradise City – Cast e personaggi

Su Italia Uno Paradise City, film d'azione di Chuck Russell che segna l'ultimo ruolo di Bruce Willis prima del suo ritiro e reunion di Willis e John Travolta a 27 anni dal Pulp Fiction di Quentin Tarantino.

Bruce Willis: Ian Swan
John Travolta: Arlene Buckley
Stephen Dorff: Robbie Cole
Blake Jenner: Ryan Swan
Praya Lundberg: Savannah
Corey Large: Zyatt Dean
Branscombe Richmond: Senatore Kane
Laird Akeo: Koa Kahale
Lorenzo Antonucci: Scorpion
Kate Katzman: Nikki
Amber Abara: Gerry
Carrie Anne Bernans: Kai
Noel Gugliemi: Alfredo Salazar
Branscombe Richmond: Thomas Kane
Micah Giovanni: Ern
Kade Vu: Manu
Bernie Gewissler: Terrance Billford
Cesar Miramontes. Mike Hervez
Ute Finch: Mrs. Tilly
Vene Chun: Charlie
Charles Kaeo: Dougie

Paradise City – Trama e trailer

Su Italia Uno Paradise City, film d'azione di Chuck Russell che segna l'ultimo ruolo di Bruce Willis prima del suo ritiro e reunion di Willis e John Travolta a 27 anni dal Pulp Fiction di Quentin Tarantino.

Quando il cacciatore di taglie Ian Swan (Bruce Willis) viene colpito e presumibilmente ucciso dopo essere scomparso nelle acque di Maui, il figlio di Swan, Ryan (Blake Jenner), il suo ex socio (Stephen Dorff) e un detective locale (Praya Lundberg) partono per trovare i suoi assassini.

Paradise City – La recensione del film

Su Italia Uno Paradise City, film d'azione di Chuck Russell che segna l'ultimo ruolo di Bruce Willis prima del suo ritiro e reunion di Willis e John Travolta a 27 anni dal Pulp Fiction di Quentin Tarantino.

Canto del cigno per l’ironica icona action Bruce Willis, purtroppo “Paradise City” non è solo l’ultimo ruolo di Willis prima del suo ritiro per una diagnosi di una “demenza frontotemporale”, ma anche l’ultimo di una serie di pellicole direct-to-video interpretate dall’attore con la malattia già in fase avanzata. Una situazione che costringeva i realizzatori a modificare il film in corsa per ovviare ai problemi sul set come l’afasia, con cui l’attore aveva a che fare ormai quotidianamente.

Lo si potrà notare anche in questo ultimo film in cui Bruce Willis appare all’inizio, fa una fugace apparizione in un flashback e poi torna per il finale supportato da un solerte gruppo di coprotagonisti tra cui i veterani John Travolta nei panni dell’antagonista principale, Stephen Dorff anche lui impegnato da qualche anno in produzioni minori, e la coppia Blake Jenner e Praya Lundberg, le nuove leve che interpretano rispettivamente il figlio del personaggio di Bruce Willis e una poliziotta hawaiiana (in realtà Lundberg è nata a Bangkok da madre thailandese e padre svedese).

Sullo sfondo delle suggestive Hawaii e con un cast nutrito a supporto, l’ultimo film di Bruce Willis può contare sulla solida regia del veterano Chuck Russell a cui dobbiamo un paio di horror cult anni ’80, il sequel Nightmare 3 e il remake Blob – Il fluido che uccide nonché l’amato adattamento del fumetto The Mask con Jim Carrey. Russell qui è anche co-sceneggiatore con il duo Corey Large/Edward Drake che hanno scritto diversi degli ultimi film di Willis inclusa la trilogia Detective Knight.

“Paradise City” è stato modellato per dare a Willis un ruolo dignitoso, è stato rivelato che i circa tre mesi di preparazione che ci vogliono mediamente per girare un film come questo, furono ridotti a due settimane. Inoltre per la condizione di Willis e i tempi strettissimi c’era sul set un costante riscrittura della sceneggiatura per adattarla alla situazione in costante evoluzione.

Gli ultimi anni di carriera di Bruce Willis lo hanno visto lavorare ad oltre 20 film, tutti ruoli che l’attore ha interpretato per i compensi, quasi tutti thriller indipendenti a basso budget e film di fantascienza direct-to-video, in cui Willis guadagnava spesso 2 milioni di dollari per due giorni di lavoro, con una media di 15 minuti di tempo sullo schermo a film.

Per comprendere la gravità della situazione in cui verteva l’attore, alcuni dei membri delle varie troupe che hanno lavorato ai film in seguito hanno affermato che Willis sembrava confuso, in alcuni momenti sembrava non capire perché fosse lì e ad ogni ripresa doveva essere informato delle battute tramite un auricolare. Inoltre in più di un occasione veniva chiesto allo sceneggiatore di turno di ridurre il ruolo di Willis e abbreviarne i dialoghi.

“Paradise City” come da copione è stato brutalmente stroncato dalla critica, senza nessuna pietà per la condizione di Willis e nemmeno per l’impegno profuso da chi ci ha lavorato e si è impegnato per portare a casa qualcosa di perlomeno dignitoso. Noi non possiamo apprezzare critiche sprezzanti che paragonano, anche se a ragione, il film a “roba da poliziotti televisivi” (come se le serie tv poliziesche fossero spazzatura o roba che si scrive con i piedi), arrivando ad affermare: “I protagonisti sono qui per godersi una vacanza alle Hawaii e scambiarsi qualche battuta di dialogo.”, certo con Willis in quelle condizioni ogni sera una festa sulla spiaggia (e qui ci fermiamo per bontà d’animo)

“Paradise City” nel suo complesso è un film d’azione come tanti oscuri titoli indipendenti che finiscono nei cataloghi (quanti direct-to-video di Steven Seagal risultano cinematograficamente risibili?), girato certo tra mille difficoltà, con tanti problemi e un cartello “lavori in corso” piazzato in bella vista tra un segmento e l’altro di film. Noi però l’abbiamo visto e apprezzato per quello che è, incluso un finale che sembra chiosare dolorosamente sul fine carriera di Willis a cui il cinema di genere deve davvero tanto, ma qualcuno troppo preso dal proprio ego sembra averlo dimenticato.

Curiosità

Su Italia Uno Paradise City, film d'azione di Chuck Russell che segna l'ultimo ruolo di Bruce Willis prima del suo ritiro e reunion di Willis e John Travolta a 27 anni dal Pulp Fiction di Quentin Tarantino.

  • Il regista Chuck Russell ha diretto anche i cult Nightmare 3 – I guerrieri del sogno (1987), Blob – Il fluido che uccide (The Blob) (1988) e The Mask (1994). Russell ha inoltre diretto Arnold Schwarzenegger in L’eliminatore – Eraser (1996) e Dwayne “The Rock” Johnson nello spinoff/prequel Il re scorpione.
  • “Paradise City” segna la seconda collaborazione tra il regista Chuck Russell e John Travolta dopo il thriller Io sono vendetta – I Am Wrath (2016).
  • Il film riunisce Bruce Willis e John Travolta, quasi trent’anni dopo Pulp Fiction (1994).
  • Ultimo ruolo cinematografico per Bruce Willis. L’attore si è ritirato a seguito di una diagnosi di demenza frontotemporale. Il suo sottotipo di demenza frontotemporale (afasia progressiva primaria) causa afasia (incapacità di comunicare).
  • Il film è girato alle Hawaii sull’isola Maui (Wailuku, Kihei, Lahaina, Haiku) suggestiva location dove hanno girato dal classico Papillon al più recente Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo. Altre location utilizzate hanno incluso la città di Savannah in Georgia (Stati Uniti).

Paradise City – La colonna sonora

Su Italia Uno Paradise City, film d'azione di Chuck Russell che segna l'ultimo ruolo di Bruce Willis prima del suo ritiro e reunion di Willis e John Travolta a 27 anni dal Pulp Fiction di Quentin Tarantino.

  • Le musiche originali del film sono del compositore Sam Ewing (Victor Crawley, Chase – Scomparsa, Uno splendido disastro, Slotherhouse, The Walking Dead, Halo). il regista Sam Ewing è tornato a collaborare con Chuck Russell per Witchboard, remake del film horror Spiritika del 1986 ancora in attesa di una data di uscita.

Su Italia Uno Paradise City, film d'azione di Chuck Russell che segna l'ultimo ruolo di Bruce Willis prima del suo ritiro e reunion di Willis e John Travolta a 27 anni dal Pulp Fiction di Quentin Tarantino.

1. Paradise City (2:02)
2. Ryan Swan (1:10)
3. Bounty Hunter Tales (2:46)
4. Hotel Invasion (2:24)
5. Buckley (2:33)
6. Journey to Paradise City (1:56)
7. Aloha (2:00)
8. That Day on the Beach (1:05)
9. Bounty Hunter Requiem (4:13)
10. Two Legends Meet Again (3:53)
11. Goodbye, Old Friend (1:31)
12. End Credits (2:27)
13. Mahalo (0:46)

La colonna sonora di “Paradise City” è disponibile su Amazon.