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Parliamo delle mie donne: trailer italiano, foto e poster del film di Claude Lelouch

Parliamo delle mie donne: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sulla commedia di Claude Lelouch nei cinema italiani dal 22 giugno 2017.

pubblicato 20 Giugno 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 04:47

 

Regista di fama internazionale, dalla lunga carriera ricca di importanti riconoscimenti, tra cui due premi Oscar per il film Un uomo, una donna, Claude Lelouch torna alla regia con il suo quarantaquattresimo film, Parliamo delle mie donne, di cui ha curato anche la sceneggiatura insieme a Valerie Perrin. Il film, un’esclusiva per l’Italia di Rai Cinema, uscirà dal 22 giugno al cinema, distribuito da Altre Storie.

In Parliamo delle mie donne l’autore parigino racconta, con il suo stile inconfondibile, la famiglia, il perdono, l’amicizia. Protagonista è Johnny Hallyday, attore e cantante, considerato tra i maggiori esponenti del rock blues in Francia, nel ruolo di un fotografo di guerra di fama internazionale, Jacques Kaminsky, stimato per il suo lavoro, ma padre e marito assente. Trasferitosi in una baita in montagna con la sua nuova compagna Nathalie (Sandrine Bonnaire), vuole trascorrere un felice riposo dal lavoro. La lontananza, soprattutto emotiva, dalle sue quattro figlie, però, lo rendono un uomo infelice. Così il suo migliore amico Frédéric Selman (Eddy Mitchell) escogiterà una messinscena per risollevare la situazione e riavvicinarlo alle sue figlie.

 

 

[quote layout=”big” cite=”Claude Lelouch]È la storia di un uomo che sente di essere arrivato a un momento della sua vita in cui si fanno le cose per l’ultima volta e si è in grado di sentirle davvero. Vuole riordinare la sua vita e sistemarla…[/quote]

Parliamo delle mie Donne è una storia di amore e amicizia, una pagina d’autore sulla vita e sui sentimenti da parte di un padre che si rende conto di essersi preoccupato più del suo lavoro che della sua famiglia e delle sue figlie. Ha bisogno di ricostruire con loro un rapporto, cerca il loro perdono.

 

 

[quote layout=”big” cite=”Sandrine Bonnaire]Quello che mi piace di questa storia sono i temi del perdono e della manipolazione non bisogna perdere troppo tempo per essere sinceri e per mettere da parte il rancore. Credo che questo valga per un genitore, quanto per un figlio o un amico.[/quote]

Il film è ambientato a Parigi, a Beaune nel dipartimento della Côte-­‐d’Or, in Borgogna, a Megève, Saint-‐Gervais-­les-­Bains, Combloux e Saint-­Nicolas-­la‐Chapelle, piccoli paesi montani nel dipartimento dell’Alta Savoia della regione del Rodano‐Alpi. La produzione ha girato alcune scene anche a Praz-­sur‐Arly, un autentico villaggio di montagna ai piedi del Monte Bianco, nella sezione alpina
francese

[quote layout=”big” cite=”Johnny Hallyday]Trovo che Claude Lelouch sia uno degli ultimi registi che sappia raccontare una storia e farci sognare, che sappia parlare della vita delle persone.[/quote]

 

 

[quote layout=”big” cite=”Claude Lelouch]È un film di donne. Donne che dicono a un vecchio macho: “Salaud on T’Aime” (Bastardo, ti amiamo). Johnny ed Eddy ostentano la loro virilità in questo film, nel senso più nobile del termine, sono due uomini che rispettano totalmente le donne attorno a loro. Ho sempre pensato che le donne siano più coraggiose degli uomini. Soprattutto quelle che non cercano di somigliare agli uomini. Più il tempo passa, più ne ho la conferma. Comunque, a titolo personale, ho più amiche che amici. Il solo difetto delle donne è che non sono in grado di perdonare. Quando dicono: “ti perdono”, non è vero. Non c’è alcuna zona di tolleranza nel perdono delle donne. Un uomo è in grado di dimenticare. Questa è la più grande differenza tra uomini e donne. Quando una donna è delusa, allora è finita.[/quote]

 

 

[quote layout=”big” cite=”Sandrine Bonnaire]Con Claude ci siamo incrociati spesso, più che incontrati. E tutte le volte che mi diceva: “dobbiamo lavorare insieme un giorno”…io gli rispondevo: “Sì, perché no?”. Claude Lelouch è un grande, con un modo di fare unico, una libertà e una creatività che solo lui ha a disposizione. Sono contenta di non averlo incontrato prima: probabilmente non avrei captato tutti questi suoi talenti. Credo che sia stato veramente il momento giusto. Ho iniziato ad annoiarmi un po’ nel mio lavoro di attrice. E mi sono detta che lavorare con Claude mi sarebbe piaciuto molto, un po’ come mi è successo anni fa sui set di Maurice Pialat. Anche se Maurice mi faceva piangere…[/quote]