Pedro Almodóvar: un compleanno e un premio alla carriera da festeggiare
Un drink ‘corretto’, e tutte le sfumature del desiderio regalate da Pedro Almodóvar, per festeggiare il compleanno, in attesa del premio alla carriera dell’EFA 2013
Sono così eccitata! e la colpa è tutta di Pedro Almodóvar, perché non sono ancora atterrata dall’ultimo volo cinematografico, che ci ha riportato a vette celestiali di ironia e commedia senza cellulare, che è già ora di festeggiare il suo compleanno.
Festeggiamenti in linea con tutte le sfumature del desiderio, che ha costellato di emozioni appassionanti e successi irriverenti la sua carriera artistica, premiata con quell’European Achievement in World Cinema Award che riceverà durante la cerimonia dell’EFA – European Film Awards, il prossimo 7 dicembre a Berlino, per il contributo fornito al cinema spagnolo ed europeo, che si aggiunge a tutti gli altri premi, a partire dai due Oscar.
Un desiderio vergato con le parole, per romanzi brevi e fotoromanzi per adulti, trasformato in casa di produzione con El Deseo S.A, protagonista di corti e lungometraggi sin da quel primo Folle…Folle…Folleme…Tim (1978) in Super8, diretto e interpretato al fianco di Carmen Maura.
Il desiderio di questo figlio de (Castiglia) La Mancia sotto la dittatura franchista, che nasce con l’universo femminile di Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio, attraversa il Labirinto di passioni (1982) underground de “La Movida” madrilena, cantando a squarciagola in impermeabile, calze e tacchi alti, molto prima di far indossare i Tacchi a spillo a Miguel Bosè.
Lo stesso che scova L’indiscreto fascino del peccato in convento, la follia omicida di un Matador, la natura nascosta sotto la pelle e i sentimenti che trascendono le relazioni, coppie improbabili e critiche feroci, amori di ogni genere e colore, non lesina segreti che sbocciano e carne che freme, madri da Oscar e padri confusi, Donne sull’orlo di una crisi di nervi e uomini vestiti da donne, vittime e carnefici, continuando a crescere ed esplorare ogni piega dei nostri recessi emotivi, deliziandoci con reietti incantevoli, difetti adorabili e colonne sonore appassionate, come quelle cantate da Chavela Vargas.
A questo punto consiglio un goccio di Agua de Valencia ‘corretta’, meglio evitare il gazpacho, prima di spogliarsi di ogni zavorra e aprire le danze per una coreografia d’auguri all’insegna della leggerezza inebriante degna di Pedro.