Home Dramma Stasera in tv: “Per niente al mondo” su Rai 4

Stasera in tv: “Per niente al mondo” su Rai 4

Rai 4 stasera propone “Per niente al mondo”, dramma del 2022 del regista Ciro D’Emilio con Guido Caprino, Boris Isakovic, Irene Casagrande, Antonio Zavatteri e Diego Ribon.

22 Settembre 2024 09:12

Per niente al mondo, su Rai 4 l’opera seconda per il regista Ciro D’Emilio dopo “Un giorno all’improvviso”, con un dramma interpretato da Guido Caprino e Boris Isakovic. La trama racconta di un brutto scherzo del destino che porta a una decisione immutabile.

Per niente al mondo – Cast e personaggi

Su Rai 4 Per niente al mondo, opera seconda del regista Ciro D’Emilio dopo “Un giorno all’improvviso” con Guido Caprino, Boris Isakovic, Irene Casagrande, Antonio Zavatteri e Diego Ribon.Guido Caprino: Bernardo
Boris Isaković: Elia
Irene Casagrande: Giuditta
Antonio Zavatteri: Sergio
Diego Ribon: Stefano
Antonella Attili: avvocato di Bernardo
Josafat Vagni: Armando
Valentina Carnelutti: fisioterapista di Bernardo
Samuele Teneggi: Mattia

Per niente al mondo – Trama e trailer

Su Rai 4 Per niente al mondo, opera seconda del regista Ciro D’Emilio dopo “Un giorno all’improvviso” con Guido Caprino, Boris Isakovic, Irene Casagrande, Antonio Zavatteri e Diego Ribon.

Bernardo (Guido Caprino) è un uomo affascinante, di successo, pieno di amici, sempre alla frenetica ricerca della sua libertà. Per un brutto scherzo del destino un giorno tutto cambia e si ritrova di fronte a una scelta: accettare quello che è successo o diventare un altro, per riprendersi quello che la vita gli ha tolto. Una decisione dalla quale non potrà tornare indietro, per niente al mondo.

Per niente al mondo – La recensione del film

Su Rai 4 Per niente al mondo, opera seconda del regista Ciro D’Emilio dopo “Un giorno all’improvviso” con Guido Caprino, Boris Isakovic, Irene Casagrande, Antonio Zavatteri e Diego Ribon.

Il regista Ciro D’Emilio a 4 anni dall’esordio con “Un giorno all’improvviso” torna dietro la macchina da presa con un’opera seconda solida e ben interpretata. Prendendo spunto da vicende reali, “Per niente al mondo” racconta una storia di “malagiustizia” che porta un uomo vincente e realizzato, con una vita che in molti sognano, sul ciglio di un baratro, rappresentato da un incubo giudiziario in grado di sgretolare ogni capacità di sognare e sperare in un domani migliore.

Un intenso Guido Caprino ritrae Bernardo, un protagonista con cui non è subito facile empatizzare, ma la costruzione del racconto da parte del regista ne smussa man mano le asperità, e scopriamo così che dietro lo spericolato pilota di rally e lo chef affermato c’è un amico sincero e un padre affettuoso (grande sintonia con la Giuditta di Irene Casagrande).

Da segnalare anche la notevole performance dell’attore Boris Isakovic nei panni di Elia, un detenuto con cui il protagonista condividerà la cella per un anno. Una volta uscito e tornato alle macerie di una vita che sembra quasi vissuta da un altro, Bernardo cercherà in Elia un appiglio per risalire la china. Purtroppo questo incontro innescherà una serie di eventi nefasti che mostreranno quanto la depressione e la rabbia repressa stiano divorando da dentro un ormai irriconoscibile Bernardo, in piena fase “distruttiva”

“Per niente al mondo” partendo da un racconto di vita vissuta, ad un certo punto assume tutti gli stilemi di un “crime” girato con una notevole eleganza e cura dell’immagine. La parabola discendente del protagonista rispetto alla sua vecchia vita mostra qualche accelerazione di troppo in fase di scrittura. La narrazione sembra volutamente lasciare ai margini il mondo degli affetti di Bernardo (figlia esclusa), non sviluppando alcune dinamiche amicali. Una scelta che in alcune scene trasmette un senso di frustrazione, forse cercato e voluto, nel percorso di immedesimazione con il protagonista. Queste mancate o solo accennate interazioni di Bernardo con gli amici di un tempo vanno a favore di nuove dinamiche “surrogate”, generate dal senso di abbandono, che lentamente avvicinano Bernardo a Elia. Questo nuovo rapporto, stavolta ben costruito e sviluppato a dovere, diventa il cuore della narrazione nonché il punto di svolta dell’intera storia.

“Per niente al mondo” è un dramma a tinte “crime” ben girato, curatissimo dal punto di vista visivo ma soprattutto ben interpretato. E’ infatti il ritratto di Guido Caprino a guidare la storia, a rendere avvincente l’evoluzione/involuzione del suo personaggio. Apprezzabile la sua capacità di non ammiccare allo spettatore, di non cercare da subito, ma creare con lentezza e difficoltà, un’empatia ben percettibile, fino a quello che purtroppo sembra sin da subito un inevitabile epilogo.

Curiosità

Su Rai 4 Per niente al mondo, opera seconda del regista Ciro D’Emilio dopo “Un giorno all’improvviso” con Guido Caprino, Boris Isakovic, Irene Casagrande, Antonio Zavatteri e Diego Ribon.

  • Ciro D’Emilio ha esordito nel 2018 con “Un giorno all’improvviso”, selezionato in concorso a Venezia 75 Orizzonti, ottenendo grandi consensi di critica, partecipando a oltre 70 Festival italiani e internazionali (Francia, Svizzera, Giappone, USA, Tunisia, Cina, Spagna e altri) e vincendo più di 30 riconoscimenti, tra cui il Nastro D’Argento per la Migliore Interpretazione Femminile ad Anna Foglietta.
  • Per questo suo secondo lungometraggio Ciro D’Emilio torna a lavorare con Cosimo Calamini con cui firma Soggetto e sceneggiatura.
  • Il team che ha supportato il regista Ciro D’Emilio dietro le quinte ha incluso il direttore della fotografia Salvatore Landi (Lucania – Terra Sangue Magia), la scenografa Antonella Di Martino (Un Giorno all’Improvviso), il montatore Gianluca Scarpa (I Predatori) e la costumista Veronica Fragola (Suburra).
  • Le riprese si sono svolte a Roma e in Friuli Venezia Giulia.

Note di regia

Su Rai 4 Per niente al mondo, opera seconda del regista Ciro D’Emilio dopo “Un giorno all’improvviso” con Guido Caprino, Boris Isakovic, Irene Casagrande, Antonio Zavatteri e Diego Ribon.

Per “Niente al Mondo” è la storia di un uomo che subisce una grande ingiustizia, ma che invece di lottare contro questa ingiustizia finirà per lottare contro se stesso. Per quella che definisco “una sana e buona abitudine”, anche per partorire l’idea del mio secondo film io e Cosimo Calamini, come già successo per Un giorno all’improvviso, ci siamo posti una domanda ben precisa, sviluppando delle riflessioni importanti che hanno poi dato vita alla storia. Anche stavolta, con la stessa modalità, ci siamo posti un quesito fondamentale: “Ma se un uomo arrestato ingiustamente, una volta tornato in libertà, decidesse di riprendersi tutto quello che gli è stato portato via, anche andando contro la legge?”.

Nasce così Per Niente al Mondo, storia liberamente ispirata a fatti realmente accaduti, dove il destino di un uomo per bene subirà conseguenze imprevedibili. Nel proseguire la mia indagine su storie di impianto realistico, ho deciso stavolta di stravolgere la narrazione convenzionale, caratterizzando il plot con tre linee temporali che arricchiscono il film. Questo movimento, avanti e indietro nel tempo, offre al pubblico la grande opportunità di sospendere il proprio giudizio sul film e sul protagonista, di confrontarsi con i propri pregiudizi e con i luoghi comuni che caratterizzano ognuno di noi.

Lo spettatore, infatti, è direttamente proiettato nella vicenda ed è chiamato a giudicare, ma senza avere piena consapevolezza dei fatti. Ogni personaggio del film ha una sua verità. La dichiara, la nasconde, la grida con tutto il suo fiato. L’obiettivo è quello di permettere allo spettatore di immedesimarsi con ognuno di loro, e non solo con il protagonista. Se in Un giorno all’improvviso noi spettatori “eravamo” il protagonista, in Per Niente al Mondo siamo Bernardo, Elia, Sergio, Giuditta, Caroti, e così via. Perché in questa storia non esiste una regola esatta, e non esiste una sola verità.

Lo stile di ripresa, in questa seconda avventura, appare trasformato e reso più complesso da soluzioni che a mio avviso erano necessarie per la narrazione: la frammentazione narrativa, con un innovativo montage drammaturgico, l’utilizzo di movimenti di macchina più complessi, con dispositivi tecnici più sofisticati (come crane, dolly e steady) che mostrano spazi scenici più ampi, assieme all’utilizzo di focali corte che permettono allo spettatore di entrare nel mondo emotivo e nella tridimensionalità della storia, attraverso un linguaggio non solo introspettivo, ma anche spettacolare.

I film che hanno ispirato la visione di Per Niente al Mondo sono “Il Profeta” di Jacques Audiard per la forza stilistica e la modalità di messa in scena; “21 Grammi” di Alejandro Inarritu, per la potenza del racconto visivo e ravvicinato dei personaggi, oltre che per la coraggiosa narrazione non-lineare; “The Wrestler” di Darren Aronofsky per come la regia metta in valore sia gli aspetti umani sia gli aspetti spettacolari del film; “My name is Joe” di Ken Loach per come viene esplorato il valore della resilienza del protagonista. Per Niente al Mondo è un crime-drama, una storia coraggiosa e aspirazionale, ma allo stesso tempo disperata, dove la forma del racconto realistica, grazie alle soluzioni formali della macchina da presa e ai ritmi del montaggio, si eleva verso una godibile spettacolarizzazione per il grande pubblico. [Ciro D’Emilio]

Per niente al mondo – La colonna sonora

Su Rai 4 Per niente al mondo, opera seconda del regista Ciro D’Emilio dopo “Un giorno all’improvviso” con Guido Caprino, Boris Isakovic, Irene Casagrande, Antonio Zavatteri e Diego Ribon.

  • Le musiche originali del film (edite da Edizioni Curci) sono firmate dal giovane Maestro Bruno Falanga. Classe 1987.  Falanga si è diplomato al Conservatorio di Salerno e con questa colonna sonora consolida il connubio artistico con il regista Ciro D’Emilio, per il quale aveva già composto le musiche dei suoi primi cortometraggi e del film d’esordio “Un giorno all’improvviso”. In questa occasione nasce anche la collaborazione con Emilio De Virgilio, Sound Engineer laureato alla SAE di Londra, fonico degli Air, Rufus Wainwright, e collaboratore di Dave McDonald dei Portishead. Recentemente Falanga ha firmato le musiche per la serie L’ora – Inchiostro contro piombo diretta da Piero Messina, Ciro D’Emilio e Stefano Lorenzi, prodotta da Rti e Indiana Production.

Nel film la musica accompagna il protagonista Bernardo (Guido Caprino) nel suo viaggio verso la disgregazione con elementi di elettronica e strumenti non convenzionali. Bernardo è un uomo affascinante, di successo, pieno di amici, sempre alla frenetica ricerca della sua libertà. Per un brutto scherzo del destino un giorno tutto cambia, mettendolo di fronte a una scelta: accettare quello che è successo o diventare un altro, per riprendersi quello che la vita gli ha tolto. Una decisione dalla quale non potrà tornare indietro, per niente al mondo.

  • A collaborare artisticamente alla colonna sonora, ospite d’eccezione, anche Dave McDonald dei Portishead, autore del remix di “Aria”.
  • I brani sono scritti da Bruno Falanga, prodotti da Emilio De Virgilio e Bruno Falanga, mixati da Emilio De Virgilio.
  • Falanga per la colonna sonora del film ha ricevuto il Premio CD d’Argento “Gianni Lenoci” al SUDESTIVAL – Festival del cinema italiano.

Sono felice che una giuria di assoluto valore, composta dai Maestri del Conservatorio Nino Rota di Monopoli, abbia colto e voluto premiare il grande lavoro ma anche la grande emozione che racchiude questa colonna sonora. “Per niente al mondo” è un film che va visto tutto d’un fiato e ringrazio il regista Ciro d’Emilio per avermi voluto ancora una volta al suo fianco e Edizioni Curci per aver creduto fin dal principio in questa musica» dichiara Bruno Falanga

1. Miraggio 1:12
2. Fuori dal tempo 3:27
3. Aria 2:19
4. Deserto 2:58
5. Illusione 2:38
6. Per niente al mondo 2:19
7. Vento del magredi 1:12
8. Poetica 2:49
9. Sospiro 4:53
10. Aria (Remix by Dave McDonald) (Emilio De Virgilio) 3:47

La colonna sonora di “Per niente al mondo” è disponibile su Amazon.

Dramma