Perché rapire Russell Crowe?
Nel caso, per arrotondare un po’, aveste l’idea di arruolarvi tra i terroristi di Al-Qaeda, fareste bene a prepararvi – moralmente e spiritualmente – alla prossima, pittoresca missione: il rapimento di Russell Crowe. E’ lo stesso attore a rivelarlo, in un’intervista rilasciata all’edizione australiana di GQ Magazine e riportata ieri su Globe and Mail, uno
Nel caso, per arrotondare un po’, aveste l’idea di arruolarvi tra i terroristi di Al-Qaeda, fareste bene a prepararvi – moralmente e spiritualmente – alla prossima, pittoresca missione: il rapimento di Russell Crowe. E’ lo stesso attore a rivelarlo, in un’intervista rilasciata all’edizione australiana di GQ Magazine e riportata ieri su Globe and Mail, uno dei più influenti quotidiani on-line canadesi. Crowe rivela di essere stato allertato dall’FBI nel 2001 – qualche mese prima del riconoscimento conferitogli dall’Academy per Il gladiatore – e di aver assunto, a titolo cautelativo, alcune guardie del corpo. Decontestualizzare le icone più rappresentative dell’American Dream per destabilizzare culturalmente l’opinione pubblica: questo lo scopo del terribile piano di Osama bin Laden secondo il celebre attore. Che intanto si gode il suo ranch in Australia, con tanti di quegli ettari attorno da essere a prova di qualsiasi attentato.