Perez: Recensione in Anteprima
Da Gomorra la Serie al cinema. Marco D’Amore di nuovo mafioso grazie a Perez, film interpretato da Luca Zingaretti
Tutta colpa di Gomorra? Chissà. Nessuno può dirlo ma certo è che negli ultimi anni tra tv e cinema la criminalità organizzata all’italiana è tornata a farsi sentire. Dopo il boom di critica e di pubblico della serie tv Sky, la Mostra del Cinema di Venezia ha positivamente accolto Anime Nere, opera in Concorso neanche a dirlo piaciuta più alla critica estera che a quella tricolore, anche perché probabilmente satura di storie che parlino di mafia, ‘ndrangheta e camorra.
Ebbene proprio con l’ultimo giorno del Festival si è fatto strada il bis, anche se Fuori Concorso, grazie a Perez di Edoardo De Angelis, regista di quel Mozzarella Stories che vide un paio d’anni fa Emir Kusturica alla produzione. Al fianco del confermato Luca Zingaretti, presente nel cast anche nel debutto del 2011 e qui produttore, un volto esploso quest’anno come quello di Marco D’Amore, attore teatrale negli ultimi mesi sulla bocca di tutti grazie al Ciro Di Marzio di Gomorra.
Ambientato in un’irriconoscibile Napoli, perché il regista farà fatica ad abbandonare i grattacieli che circondano il Tribunale di Giustizia della città, Perez ruota attorno al volto depresso di un avvocato d’ufficio, chiamato a difendere criminali e corrotti. Un mestiere da lui ormai quasi detestato, digerito a forza e portato avanti senza uno straccio di passione. Perez non ha più ideali, ambizioni. Perez non ha più una vita che tale si possa definire, dovendo persino combattere con una ribelle figlia che si è innamorata del figlio di un camorrista morto ammazzato. Un criminale. Pericoloso e fascinoso. Da tempo frenato dalla paura di osare, Perez si è sempre nascosto dietro un’ostentata mediocrità, da lui considerata un efficace riparo dall’infelicità. Tutto cambia quando un pericoloso boss chiederà la sua ‘difesa’. Ma non perché il miglior avvocato su piazza, bensì perché disperato come lui. E in quanto tale disposto a collaborare nella realizzazione di un vero e proprio piano criminale. Costretto a difendere la figlia dal pericoloso fidanzato, l’avvocato si ritroverà di punto in bianco a prendere una decisione da cui mai potrà tornare indietro. Infrangere la legge…
Un noir con più facce, quello diretto da un De Angelis ispirato solo e soltanto dal punto di vista visivo. Perché se la partenza di Perez affascina, con questo cupo avvocato incapace di reagire a qualsiasi cosa gli venga detta, che a farlo siano amici, famigliari o imputati, con il passare dei minuti le clamorose pecche dello script verranno rapidamente a galla. Dovendo interagire con i sentimenti legati all’unica figlia, l’apatico Perez muterà improvvisamente, sfogando rabbia e ipotizzando improbabili e poco credibili piani criminali dal giorno alla notte. Tra tori da sventrare, diamanti da recuperare, pentiti mafiosi da ‘massaggiare’, amici cinici e sfrontati da salvare e una triste esistenza possibilmente da rivoluzionare, il cupo Luca Zingaretti vincerà la sfida recitativa con l’ormai onnipresente Marco d’Amore, a rischio ‘inflazionamento interpretativo’. Perché il pericolo ‘abito mafioso’ e poco altro da dover indossare, per lui, è davvero dietro l’angolo.
Aiutato dalla sofferente voce off dello stesso protagonista, che in qualche modo decanta stati d’animo e decisioni prese, tra lughi silenzi e una violenza a lungo repressa che finirà per esplodere improvvisamente, Perez sbanda pericolosamente nel momento stesso in cui entra prepotentemente in scena Simona Tabasco, debuttante in sala qui figlia di Zingaretti, prima stupidamente cieca dinanzi all’amore e a seguire fastidiosamente pentita silenziosa nell’accertamento della verità. Dovendo bilanciare il difficoltoso rapporto padre/figlia, appesantito dall’immobilismo di lui e dalla strafottenza di lei, De Angelis perde la bussola, portando fuoristrada un atipico noir che nel disegnare i lineamenti del suo protagonista aveva fatto centro. Forse anche per questo motivo Stefano Gallini Durante, produttore americano della Code 39 Films, ha ufficialmente richiesto i diritti ai produttori Pierpaolo Verga, Attilio De Razza, Edoardo De Angelis e allo stesso Luca Zingaretti per un remake a stelle e strisce. Se così fosse, evidenti difetti o meno, Perez avrebbe giò vinto la sua sfida.
Voto di Federico: 5
Voto di Antonio: 4
Perez (Ita, 2014, noir) di Edoardo De Angelis; con Luca Zingaretti, Marco D’Amore, Simona Tabasco, Giampaolo Fabrizio, Massimiliano Gallo – Venezia 71: Fuori Concorso – uscita in sala: 5 ottobre.