Peterloo: trailer italiano del dramma storico di Mike Leigh
Peterloo: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Mike Leigh nei cinema italiani dal 21 marzo 2019.
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Dopo la tappa in concorso al Festival di Venezia, il 21 marzo approda nelle sale italiane Peterloo, il nuovo film del regista Mike Leigh (Turner) che porta sul grande schermo un ritratto epico degli eventi legati ai fatti di Peterloo, quando nel 1819 un pacifico raduno pro-democrazia riunitosi presso St Peter’s Fields a Manchester si trasforma in uno degli episodi più sanguinosi e tristemente noti della storia britannica.
Una folla di oltre 60.000 persone radunate per richiedere riforme politiche e per protestare contro i crescenti livelli di povertà viene attaccata dalle forze governative. Molti manifestanti furono uccisi e centinaia rimasero feriti, dando vita a proteste in tutta la nazione, ma anche a nuove repressioni da parte del governo. I fatti di Peterloo rappresentano un momento fondamentale nella definizione della democrazia britannica e hanno giocato un ruolo importante anche nella fondazione del quotidiano The Guardian.
Il film è interpretato da Rory Kinnear, Maxine Peake, Neil Bell, Philip Jackson, Vincent Franklin, Karl Johnson e Tim McInnerny.
La trama ufficiale:
Traumatizzato dalla battaglia di Waterloo, un giovane soldato, Joseph, torna a Manchester dall’affettuosa ma povera famiglia di operai. Il vincitore del conflitto, Wellington, è ricompensato lautamente dal Parlamento e al suo sottoposto, il Generale Byng, è affidato l’incarico di gestire il malcontento nel nord dell’Inghilterra. Il popolo del dopoguerra soffre la disoccupazione, cattivi raccolti e restrizioni sull’importazione dei cereali. Non ha diritto al voto e assemblee popolari pro-democrazia vengono tenute sia da radicali moderati che da agitatori più estremisti. Joseph partecipa a queste riunioni assieme al padre e al fratello,mentre la madre è scettica. I giudici di Manchester infliggono punizioni severe, le spie governative abbondano e il Ministero degli Interni a Londra intercetta la posta. Quando il Principe Reggente viene attaccato in pubblico, il Parlamento decide di sospendere i diritti dei cittadini. Bamford e Healey, radicali del Lancashire, ritornano dalla capitale parlando in modo entusiasta del famoso oratore Henry Hunt e suggeriscono di invitarlo a parlare nel corso di una grande manifestazione che si sta organizzando a St Peter’s Field. Il piano prende forma e slancio, anche le donne riformiste si uniscono. Mentre le violente unità locali di cavalleria preparano le armi, i giovani leader radicali vengono incarcerati. Hunt arriva a Manchester. Furioso alla scoperta che l’assemblea è stata rimandata, alloggia malvolentieri a casa del proprietario del quotidiano radicale della città. Convinto ad utilizzare solamente mezzi pacifici, mette da parte Bamford, che invece vorrebbe armare alcuni dei dimostranti, e garantisce ai giudici ostili che non darà loro motivo per arrestarlo. Questi dal canto loro scoprono che il Generale Byng prevede di essere assente il giorno della manifestazione e che manderà un delegato in sua vece. Quel giorno, sono in migliaia a marciare, e Joseph e la sua famiglia sono fra questi. I giudici tentennano e bisticciano, ma alla fine decidono di inviare la cavalleria e l’esercito armato. È un massacro. In molti sono feriti. Joseph viene ucciso. Byng è altrove a godersi una corsa di cavalli. Di fronte alla carneficina i giornalisti, riferendosi a Waterloo, soprannominano l’evento “il massacro di Peterloo”. Il Principe Reggente si congratula con i giudici. La famiglia seppellisce Joseph.