Porno e Libertà (Porn To Be Free) di Carmine Amoroso, Facebook censura il film
Porno e Libertà (Porn To Be Free) di Carmine Amoroso esce al cinema ma Facebook lo censura.
Ebbene la pagina Facebook del film, in sala da venerdì 24 giugno con I Wonder Pictures, è stata oscurata da Facebook. In prima battuta, l’azienda di Mark Zuckerberg ha oscurato il manifesto e, a seguire, ha sospeso la pagina ufficiale del film, mettendola offline per diverse ore. Adesso la pagina è nuovamente online, ma non può essere aggiornata, proprio nella settimana dell’uscita in sala del film. Il film, che è un’occasione per riflettere su un periodo storico di grandi mutamenti e di trasformazioni in cui la pornografia, con la sua forza dissacratoria, divenne strumento di lotta e di liberazione contro la censura, si è così trovato a sua volta ad essere censurato. Dure le parole di Amoroso, regista.
[quote layout=”big”]’Stiamo scivolando verso un periodo di oscurantismo senza neanche rendercene conto e la censura moralista di Facebook ne è una prova. Non c’è da abbassare la guardia. I territori conquistati dopo anni di lotta vanno difesi: non è solo una battaglia culturale, ma un atto d’amore nei confronti di ciò che siamo e che siamo diventati pagando prezzi immensi. Il fatto che venga bloccata la pagina di un documentario, a causa di un capezzolo mostrato sul manifesto, già è paradossale, ma ancora di più per un documentario come questo che racconta la storia di persone che hanno lottato proprio contro la censura’.[/quote]
Immancabili anche le parole di Andrea Romeo di I Wonder Pictures:
[quote layout=”big”]’Abbiamo portato in sala un film che la Commissione di Censura ha reputato di consentire in visione ai maggiori di 14 anni. Anche per questo siamo sorpresi che la locandina e la pagina Facebook siamo state bloccate da Facebook. Siamo certi che un vaglio professionale e intelligente, calibrato su contenuti reali e non solo su automatismi, risolverebbe facilmente la questione’.[/quote]
Dall’italiano Lasse Braun che inventò, lanciò e sdoganò la cultura del porno nel mondo, a Riccardo Schicchi, maestro di provocazioni e trasgressioni come l’elezione di Ilona Staller ‘Cicciolina’, la prima pornostar al mondo ad essere eletta in un Parlamento; da Judith Malina al Living Theatre, dai cartoni animati di Siné di Charlie Hebdo a Vincenzo Sparagna di Frigidaire, e ancora da Andrea Pazienza, Giuliana Gamba, Helena Velena, Mario Mieli, Lidia Ravera, Marco Pannella, il Parco Lambro… letterati, intellettuali, pornografi, pornostar, filosofi e femministe rivelano in Porno & Libertà come la pornografia sia diventata un’arma di cambiamento e di lotta sociale e politica.