Power List Italia 2013: i più potenti del cinema sono Tornatore e Del Brocco
Nella categoria “professionals” spicca Paolo De Brocco di Rai Cinema. La settimana prossima la classifica completa.
Giuseppe Tornatore, regista de La migliore offerta, è stato indicato come l’uomo più potente del cinema italiano nella categoria “talents” della cosiddetta Power List del 2013. Ventitré anni dopo il Premio Oscar con Nuovo Cinema Paradiso, il siciliano si conferma come una delle figure più influenti del nostro cinema, secondo una classifica che verrà svelata la prossima settimana dal settimanale Ciak e redatta in collaborazione col periodico di settore Box Office. Il regista è in buona compagnia e dietro di lui troviamo Alessandro Siani (Il principe abusivo), Claudio Bisio e tra le new entries, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Sergio Castellitto e l’intramontabile Bernardo Bertolucci. Christian De Sica, recentemente al centro di polemiche per le sue dichiarazioni su De Laurentiis mantiene la quarta posizione, davanti a un altro re della risata, Checco Zalone (6°). Poche donne in classifica, oltre alla già citata Buy, troviamo Claudia Gerini e Cristina Capotondi.
Nella classifica dedicata ai “professionals”, ossia produttori e distributori, spicca il nome di Paolo Del Brocco, Amministratore Delegato di Rai Cinema, seguito da Giampaolo Letta di Medusa (casa di produzione di I 2 soliti idioti e de La grande bellezza). Tra le donne (poche purtroppo), spiccano i nomi di Barbara Salabé e Francesca Cima.
Gli equilibri nel nostro cinema non sono cambiati e produttori, registi e attori legati alla commedia sono nettamente più numerosi rispetto a quelli del cosiddetto cinema d’autore: al 9° posto troviamo infatti Nanni Moretti, e al 13° l’ormai internazionale Paolo Sorrentino, ma prevedibilmente dietro a registi come Paolo Genovese, che ha rivitalizzato il trio Aldo, Giovanni e Giacomo e a Luca Miniero, autore del blockbuster Benvenuti al Sud e del recentissimo Un boss in salotto. Inutile sottolineare che queste classifiche non possono essere stilate secondo ferree logiche matematiche (non è la hit parade dei singoli più venduti insomma), ma rispecchiano, tenendo conto di diversi parametri tra cui soprattutto gli incassi, la situazione del nostro cinema, che rimane inesorabilmente dominato dai cinepanettoni e dalle commedie.