Pretty Woman: curiosità ed errori sulla favola anni ’90 di questa sera su Rai 1
Curiosità, note ed errori, aspettando di ri-vedere Pretty Woman, questa sera su Rai 1 in prima serata
Si si, lo so! Sono una bambina urbana che vede spicchi di sole nelle caramelle che frizzano, ma lo so anche io che il principe azzurro, non esiste! Figuriamoci uno ricco, generoso e corretto che trova principesse in mezzo alla strada, però visto che ogni tanto lo dimentico, mi concedo la favola di ‘una cui è andata bene‘, ovvero quella ‘gran culo di Biancaneve‘ anni ’90 portata sul grande schermo da Pretty woman di Garry Marshall, tutte le volte che passa in tv, ma se questa sera Rai 1, gli concede la prima serata (ore 21.10 puntuali), state pur certi che non sarò l’unica a ri-vederla per l’ennesima volta.
Del resto parliamo pur sempre della favola della giovane prostituta di Hollywood Vivian Ward, con il volto, il corpo e il sorriso di Julia Roberts, che lascia la strada per una settimana di lavoro ben pagato in un albergo di lusso, dallo spietato uomo d’affari miliardario Edward Lewis, con il fascino di Richard Gere. Lei che si ‘aggroviglia le budella con la Traviata di Verdi e trasforma escargot in ‘st…ze lumachine’ volanti. Lui che ha troppe ex, uno spietato pallino per gli affari e le vertigini. Due simili agli antipodi della società, che ‘fottono il prossimo per denaro‘, fino a quando non vengono trafitti da un cupido, che trasforma in amore un rapporto occasionale e fa strappare a Héctor Elizondo una nomination ai Golden Globe. Già questo da solo dovrebbe bastare per ritornare in senno.
Però a rigettarti nel gorgo irrazionale del sentimentalismo ci pensa la colonna sonora, da Fame 90 di David Bowie a It Must Have Been Love dei Roxette, passando per Oh Pretty Woman di Roy Orbison, che ha che ispirato il titolo del film, salvandoci da quello che in fase di produzione Garry Marshall aveva chiamato , ovvero la cifra offerta a Vivian da Edward per restare una settimana intera con lui. Il colpo finale arriva con “Kiss” di Prince cantata da Vivian nella vasca, con le cuffiette del walkman giallo (il mio era blu) e un bikini color pelle, che a quanto pare è stata dura nascondere per far sentire la Roberts a suo agio tra le bolle di sapone.
La stessa colonna sonora composta da James Newton Howard, con il tema “He Sleeps / Love Theme” per pianoforte, ispirato da “Racing in the Street” di Bruce Springsteen, premiata al BMI Film & TV Award, insieme al Golden Globe della Roberts come Miglior attrice in un film commedia o musicale, dopo aver sfiorato la nomination all’Oscar come Miglior attrice protagonista, mentre il pezzo per pianoforte suonato da Richard Gere nella hall dell’hotel, è stato composto e interpretato dallo stesso attore. Però se la volete proprio tutta …
Wild Women Do / Natalie Cole
Fame 90 / David Bowie
King of Wishful Thinking / Go West / Go West
Tangled / Jane Wiedlin
It Must Have Been Love / Roxette
Life In Detail / Robert Palmer
No Explanation / Peter Cetera
Real Wild Child (Wild One) / Christopher Otcasek
Fallen / Lauren Wood
Oh Pretty Woman / Roy Orbison
Show Me Your Soul / Red Hot Chill Peppers
Una favola con gli abiti di Richard Gere e di Julia Roberts curati dallo stilista italiano Nino Cerruti del Lanificio fratelli Cerruti. Gli stessi che Vivian compra con i soldi di Edward e l’aiuto del prezioso e gentile direttore d’albergo interpretato da Barney Thompson. La pelliccia rossa che Julia Roberts indossa all’inizio del film fu invece acquistata poco prima di girare la scena, dando 30 dollari alla cassiera di un cinema.
Un film che non lesina note, curiosità e anche qualche errore. A partire dalle origini, che volevano il film drammatico e ambientato a New York con un anlto titolo, Karen Allen, Michelle Pfeiffer, Molly Ringwald, Daryl Hannah, Jennifer Jason Leigh e persino Valeria Golino nei panni di Vivian, e Al Pacino, Christopher Reeve e John Travolta in quello di Edwards, al posto di Julia Roberts e Richard, di nuovo insieme nel 1999 sul set del regista per Se scappi ti sposo.
In ogni caso per il poster del film, la testa di Julia Roberts è stata “montata” sul corpo di Shelley Michelle e i capelli diRichard Gere sono castani, mentre erano già brizzolati nel film.
Il copione originario del film prevedeva anche un finale diverso, con Edward che tratta duramente Vivian, le ricorda senza troppo tatto che è una prostituta, e dopo che lei gli sbatte i soldi in faccia, torna nel suo appartamento, per vedere morire tra le SUE bracci l’amica e ‘collega’ Kit, vittima di un overdose di cocaina.
L’attrice Laura San Giacomo che nel film recita la parte di Kit de Luca, quanto pare è una bravissima improvvisatrice, però non ricordando mai le sue improvvisazioni, spinse Garry Marshall a registrarle per non perdere le battute da lui ritenute neccessarie per il film.
In una delle prime inquadrature esterne dell’hotel (di giorno), anche il regista Garry Marshall e il direttore della fotografia Charles (Chuck) Minsky, compaiono nei panni di due inservienti, con la scopa ed il tubo dell’acqua, mentre il regista interpreta anche il cameo nei panni del vecchio che indica a Gere la casa di Stallone.
Dalla finzione alla realtà, quanto Vivian chiama Kit per dirle dove deve andare a ritirare un po di soldi, la mancanza si carta per non perdere la scena, spinge Vivian ad usare un pezzo di cartone, molto scuro e ridotto, scrivendo Reg Bev Wil invece di Regent Beverly Wilshire, una consuetudine da allora adottata da molti in cerca dell’Hotel.
Tra gli errori troviamo scene altrettanto emblematiche:
– Nella scena della colazione il tipico croissant diventa una specie di focaccina, probabilmente a furia di provare la Roberts aveva finito tutti i croissant ed erano rimaste solo delle focaccine.
– Alla cena il gelato davanti a Richard Gere appare e scompare più volte.
– Nella scena dove Vivian viene aggredita dal socio in affari di Edward Lewis, nella camera dell’hotel Richard Gere perderà la corona dei denti, tradita dall’espressione del viso e strani movimenti che manifestano la ricerca dei denti con la lingua.
– Nella scena in cui Vivian è vestita elegante per la prima volta (subito prima della cena di lavoro) ed Edward la vede, il pavimento del set è cosparso di assi di legno per guidare il carrello con la cinepresa. Hector Elizondo (Barney) sale e scende con molta abilità da queste assi, ma in alcune inquadrature è più alto di Richard Gere, in altri è più basso.
– Quando Vivian getta via le scarpe durante una partita di polo, entrambi gli alluci sono incerottati. Al ritorno in albergo, quando però la Roberts si sfila le scarpe, il primo piano dei suoi piedi nudi rivela alluci senza l’ombra di colla o cerotti.
… E che succede dopo che lui ha scalato la torre e salvato lei? – Che lei salva lui! , ovviamente per quella gran c..o di Biancaneve, ma siamo dalle parti di Hollywood quindi va bene.