Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett: primo trailer italiano del biopic con Gabriel Byrne
Primo teaser del biopic con Gabriel Byrne nei panni di Samuel Beckett – Al cinema dal 1° febbraio con BiM
Dopo l’anteprima al San Sebastian Film Festival e al Torino Film Festival, Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett sarà nei cinema italiani dal 1° febbraio con BiM Distribuzione.
Dal regista Premio Oscar James Marsh (Man on Wire, La Teoria del tutto), il biopic che racconta la storia, i successi, gli amori, le amicizie e gli aspetti meno noti del gigante della letteratura Samuel Beckett, una delle figure più rivoluzionarie e influenti del Novecento, autore di capolavori come Aspettando Godot, Giorni Felici e Finale di Partita. Nel ruolo di Samuel Beckett il vincitore del Golden Globe Gabriel Byrne (In Treatment, I soliti sospetti).
Prima danza poi pensa – Primo teaser trailer italiano
Partendo dalla “catastrofica” vittoria del Premio Nobel per la Letteratura nel 1969, Beckett rievoca gli eventi salienti della sua vita in un dialogo immaginario con la personificazione della sua coscienza, lasciando emergere i temi e le riflessioni che hanno reso grandi le sue opere. Ne risulta un ritratto poco conosciuto della sua personalità: buongustaio, solitario, marito infedele, combattente della Resistenza francese e anche grande amico di James Joyce, qui interpretato da Aidan Gillen (Il Trono di Spade).
James Marsh – Note biografiche
James Marsh è un regista di documentari e di film narrativi. Il suo ultimo film, La teoria del tutto, ha visto il suo protagonista Eddie Redmayne, vincere un Oscar, un Golden Globe, e un BAFTA per la sua performance come Stephen Hawking. Il film ha ricevuto anche un BAFTA come Miglior Film ed è stato nominato agli Oscar come Miglior Film, oltre a vincere 25 premi ed essere nominato per 114 premi.
In precedenza, Marsh aveva diretto il film Doppio gioco, un thriller ambientato nell’Irlanda del Nord, con Clive Owen. Ha debuttato al Sundance nel 2012 ed è stato selezionato a partecipare al Festival di Berlino. Il film ha vinto il Jury Prize e l’Audience award al Dinard Festival of British Film. È uscito globalmente nel 2012.
Tra i documentari di Marsh, ricordiamo Project Nim, che ha vinto il premio come miglior regista di documentari al Sundance del 2011, il Director’s Guild of America Award nel 2012, ha avuto una nomination ai BAFTA nel 2012 ed è stato sulla lista per gli Oscar nel 2013. In precedenza, Marsh ha diretto il film drammatico, Red Riding:1980 per Channel 4.
Il documentario di Marsh, Man On Wire – Un uomo tra le torri, ha vinto un totale di 31 premi in tutto il mondo, incluso un Oscar come Miglior Documentario, un BAFTA e un Independent Spirit. Tra i primi lavori di Marsh, ricordiamo il film The King (Un Certain Regard, Cannes 2005) che ha sia scritto che diretto e il documentario ibrido Wisconsin Death Trip (Venezia, Telluride, San Sebastian 1999) premiato con un BAFTA e incluso nella lista per gli Oscar.
Marsh ha anche diretto spot pubblicitari per campagne della Audi, della Coca Cola (Radical Media/Weiden & Kennedy) e della BBC (Red Bee). Nato a Truro, è cresciuto in Inghilterra, in Cornovaglia e a Londra. Oggi vive tra Londra e Copenaghen con sua moglie e le sue due figlie.
Note di regia
“Prima danza, poi pensa” è un racconto di fantasia, scherzoso e spesso struggente della vita di Samuel Beckett, incentrato anche sulla vita emotiva dell’autore. Il film ha la forma di ampi riquadri che mostrano i rapporti chiave nella sua vita, principalmente concentrati sulle donne che lo hanno circondato. E’ un film su un intellettuale, un gigante della letteratura, ed è ancorato sulla passione ed il sentimento, non sulla noiosità delle idee o sulla sterilità della critica letteraria.
Beckett stesso è energico in questa rappresentazione, risoluto, padrone di sè e sicuro delle sue azioni ma tormentato dai sentimenti di colpa e vergogna per il suo egoismo ed il dolore che aveva causato a coloro che amava. Se ciò lo fa risuonare cupo o pesante, state certi che non lo è. Il nostro Beckett è pieno di auto-ironia ed il suo rapporto con James Joyce spesso sconfina nelle migliori commedie degli equivoci.
Il film ha una struttura provocatoria ed alcune strategie immaginative come si addice ad un autore che ha avuto un’influenza radicale e potente sulla scrittura ed il teatro del ventesimo secolo. Il nostro sceneggiatore, Neil Forsyth, ci porta subito nello stile del film già dalla primissima scena del film quando Beckett riceve il Premio Nobel per la Letteratura. Ma tutto ciò viene immediatamente sovvertito quando lui fugge dalla cerimonia e si arrampica andandosi a rifugiare in un attiguo mondo fantasioso dove passerà in rassegna la propria vita ed i propri errori in compagnia di un altro Beckett, un alter-ego antagonista.
In questo racconto di grandi storie d’amore e di rapporti della vita di Beckett e del suo complicato rapporto con una madre autoritaria, ci sono anche un commento allusivo ed uno sguardo approfondito alle ossessioni letterarie di Beckett ed alle origini della sua scrittura come autore. Tuttavia, non è necessario essere uno studioso di Beckett per godersi il film: la sceneggiatura è ironica e drammatica con episodi spesso non noti al grande pubblico, compreso il coinvolgimento attivo di Beckett nella Resistenza francese ed il suo accoltellamento quasi fatale da parte di un protettore a Parigi. E’ una biografia insolita di Samuel Beckett” – dice Marsh – insolita perché passa in rassegna la sua vita attraverso la lente dei suoi errori. E’ costruita attraverso le sue relazioni con le persone che amava e che lo amavano ma cui sentiva di aver fatto torto.
[James Marsh]