Professione assassino – The Mechanic: la recensione in anteprima
Professione assassino – The Mechanic: la recensione in anteprima
I lavori di Arthur Bishop sono come quelli di un meccanico, il suo lavoro di killer viene svolto con una cura e una ricerca del dettaglio che richiede una tecnica meticolosa e un talento unico per non lasciare tracce e far sembrare ciascun assassinio un incidente. Il gelido distacco che rende Bishop unico nel suo genere si perde quando il suo amico e mentore Harry viene ucciso, il coinvolgimento personale diventa così inevitabile. L’ossessione di Arthur diventa quella di vendicarsi contro i responsabili della morte dell’amico. La sua missione si complica nel momento in cui deve affiancarsi a Steve, figlio di Harry, anch’egli intenzionato a vendicare il padre. Steve però non è un killer e dovrà imparare tutto dal suo nuovo partner.
I saldi estivi di Agosto ci regalano un fiume di testosterone che si riversa nel più classico dei film “tutto muscoli, niente cervello”. Atteso dai fan di Jason Statham e del genere action, Professione assassino è un film che cerca di riprendere alcuni temi, ormai logori, da successi del cinema d’azione e li condisce in un crescendo di scene esplosive. La vendetta, l’amicizia virile che si trasforma in uno scontro faccia a faccia, inseguimenti e sparatorie sono gli ingredienti che non possono mancare in questo genere di film. Sebbene Statham abbia dato prova di essere il degno erede di Bruce Willis in parti che furono sue oltre dieci anni orsono, il film di Simon West mostra le corde in uno sviluppo narrativo che dimentica ogni forma di verosimiglianza nei confronti del mondo reale.
I due protagonisti uccidono, sparano, distruggono e fanno esplodere tutto quello che gli passa a tiro senza che ci sia alcun tentativo del mondo reale di impedire le loro scorribande. La semplicità con cui riescono a devastare quartieri cittadini e scappare semplicemente fischiettando e ostentando indifferenza è al di là di quanto anche il più incallito appassionato di film action possa sopportare. La pecca più grande di un film come Professione assassino è la totale assenza di ironia, elemento che spesso è in gradi di stemperare i problemi legati a sceneggiature troppo ardite, basti considerare come confronto quel gioiellino di Crank in cui lo stesso Statham metteva a ferro e fuoco una città in preda a una droga che lo obbligava a continue dosi di adrenalina.
Ben Foster come spalla di Statham funziona a mezzo servizio. L’alchimia della coppia virile è poco presente, sebbene da Arma Letale a Bad Boys sia da sempre un elemento fondamentale per la costruzione delle storie di questo genere. Il meccanico in questo caso ha lavorato male, ci sono troppi ingranaggi che si inceppano. Volendo paragonare questo film a un dispositivo a orologeria, il rischio concreto è che esploda in mano a chi lo innesca senza fare altri danni. E forse non è un male.
Uscita mercoledì 24 agosto 2011. Qui potete vedere il trailer italiano.
Voto Carlo 4,5
Professione assassino – The Mechanic (The Mechanic, azione) Regia di Simon West con Jason Statham, Ben Foster, Donald Sutherland, Jeff Chase. .