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Pulp Fiction: (mal)umori sull’evento organizzato da Uci Cinemas

Pulp Fiction compie 20 anni ed Uci Cinemas organizza una proiezione evento presso le proprie multisale. Ecco la testimonianza di uno spettatore

pubblicato 9 Aprile 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 02:45

Come i più attenti, nonché fan di Quentin Tarantino, sapranno, l’altro ieri Uci Cinemas ha celebrato i 20 anni di Pulp Fiction con una proiezione speciale. 43 le multisale in cui è stato proiettato il film, un’iniziativa interessante che ha dato l’opportunità di assistere nel tempio del cinema per eccellenza a un film che in tanti hanno scoperto solo anni dopo (magari per semplice anagrafe). Tuttavia pare che non tutto sia andato per il verso giusto. Ieri abbiamo infatti ricevuto la mail che vi riportiamo per intero qui di seguito: il nostro lettore, Paolo, ci ha messo a parte della propria testimonianza rispetto alla proiezione alla quale ha assistito lunedì sera. E noi di buon grado pubblichiamo.

Alla cortese attenzione della redazione di Cineblog.

Da vostro affezionato lettore, intendo farvi partecipi della ignominiosa esperienza cui io e alcuni amici siamo incappati ieri sera, quando, ignari di quanto ci attendesse, ci siamo recati all’UCI di Assago per assistere alla proiezione di “Pulp Fiction” organizzata per il ventennale dell’opera. Nè l’esorbitante cifra di euro undici sborsati per il biglietto, nè la mezz’ora buona di spot e trailer vari, usuale nei cinema del circuito UCI, sono riusciti a scoraggiarci dal nostro intento. L’indignazione ha però esondato gli argini della sopportazione quando ci siamo resi conto che, anzichè uno spettacolo cinematografico, ci era stata venduta una proiezione di piazza, con una qualità video degna di una copia pirata compressa malamente e un audio tale da far rimpiangere il dolby del salotto di casa (si segnala l’assenza, ingiustificata, dell’imbonitore). Facendo buon viso a cattivo gioco, la visione ce la siamo anche goduta – d’altronde, “Pulp Fiction” sempre quello è – ma ha davvero senso organizzare questi “eventi” dal costo esorbitante se un risultato migliore sarebbe stato ottenibile con un blu-ray e quattro pizze a casa di un amico? Una truffa per gli spettatori, un insulto alla magia della sala.

Superfluo ogni commento a margine. Trattandosi però di una dichiarazione fino a questo momento isolata, invitiamo tutti i nostri lettori ad integrare questo pezzo con il proprio commento, per smentire o confermare quanto Paolo dichiara anzitutto con non poca amarezza più che con rabbia. A voi la palla.