Stasera in tv: “Quanto basta” su Rai 1
Su Rai Uno la commedia di Francesco Falaschi con Luigi Fedele, Vinicio Marchioni, Valeria Solarino e Alessandro Haber.
Rai Uno stasera propone “Quanto basta”, commedia del 2018 diretta da Francesco Falaschi e interpretata da Luigi Fedele, Vinicio Marchioni, Valeria Solarino e Alessandro Haber.
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Cast e personaggi
Vinicio Marchioni: Arturo
Valeria Solarino: Anna
Luigi Fedele: Guido Sernesi
Nicola Siri: Marinari
Mirko Frezza: Marione
Benedetta Porcaroli: Giulietta
Alessandro Haber: Celso
Gianfranco Gallo: Corradi
Lucia Batassa: nonna di Guido
Giuseppe Laudisa: nonno di Guido
La trama
Arturo (Marchioni) è uno chef talentuoso, finito dentro per rissa, deve scontare la pena ai servizi sociali tenendo un corso di cucina in un centro per ragazzi autistici dove lavora Anna (Solarino). Guido (Luigi Fedele) ha la sindrome di Asperger e una grande passione per la cucina. L’improbabile amicizia tra i due aiuterà Arturo a cambiare vita.
Curiosità
- Francesco Falaschi, classe 1961, dopo aver diretto diversi documentari (Pese che vai, Camminare senza fretta) e oltre 20 cortometraggi (tra cui “Quasi Fratelli”, vincitore del David di Donatello nel 1999, e “Assaggi di cinema”, presentato a Cannes nel 2007) debutta alla regia del suo primo lungometraggio nel 2003 con Emma Sono Io che vede protagonista Cecilia Dazzi, accanto a Marco Giallini e Pierfrancesco Favino. Per questo film Falaschi ottiene la nomination ai David di Donatello e al Nastro d’Argento come miglior regista esordiente. Seguiranno la commedia Last Minute Marocco (2007) con Valerio Mastrandrea, Maria Grazia Cucinotta e Nicolas Vaporidis e Questo Mondo è Per Te (2011) interpretato da Cecilia Dazzi, Paolo Sassanelli e dall’esordiente Matteo Petrini. Quanto Basta scritto con Filippo Bologna e Ugo Chiti è il suo quarto lungometraggio.
- La sceneggiatura del film è del regista Francesco Falaschi con Filippo Bologna, Ugo Chiti e Federico Sperindei.
- Il film ha incassato in Italia un totale di 520 mila euro.
Note di regia
Arturo, cuoco non più di successo, con problemi di controllo dell’aggressività, “troppo bravo per i ristoranti scarsi e troppo sputtanato per quelli fighi”, incontra sulla sua strada Guido, un mite giovane aspirante cuoco con sindrome di Asperger. Quando le circostanze lo obbligano ad accompagnare Guido a un talent culinario – manifestazione che Arturo odia – si crea un rapporto di amicizia e di fratellanza che cambierà i destini di entrambi.
Arturo tratta Guido senza filtri, senza pietismo e in modo istintivo, alla pari, talvolta sbagliando. Ma di fronte alla “neurodiversità”, che non è inferiorità, del ragazzo, Arturo tende a poco a poco a mutare il proprio comportamento e a ridefinirsi come persona. Del resto la sindrome di Asperger che caratterizza Guido ha un interessante aspetto metaforico e universale: alcune delle criticità che la caratterizzano, come la difficoltà (non l’impossibilità) ad entrare in empatia con gli altri, e la fatica nel capire le convenzioni sociali e le regole non scritte, sono comuni ai due protagonisti e a tutti i “neurotipici”, i non appartenenti allo spettro autistico.
Arturo ha una forte tendenza alla critica e alla polemica, che ha finito per emarginarlo. Guido rischia di apparire troppo normale per essere considerato bisognoso di supporto e troppo bizzarro per potersi inserire nel lavoro. Ma entrambi hanno una visione personale del cibo e della gastronomia. E a dispetto della loro eccentricità, ai fornelli sono più tradizionalisti che sperimentatori. Anche se Quanto basta è più un film sull’amicizia che sulla cucina, è davanti al cibo che i due trovano il loro punto d’incontro: sono rigorosi fino all’intransigenza. È nel viaggio che progressivamente si realizza un rovesciamento di prospettiva, fino a far chiedere allo spettatore chi sia quello che sta accompagnando l’altro. Non solo: Guido e Arturo, a tratti, finiscono per sembrare più lucidi e razionali degli altri personaggi: infatti anche Anna e Celso e persino l’amico – nemico di Arturo, Daniel, finiranno per compiere scelte che non ci aspetteremmo da loro. Sento, quindi, una continuità con altri miei lavori, soprattutto Emma sono io, in cui la diversità, vera o apparente, (in quel caso uno squilibrio mentale, la sindrome bipolare), diveniva anche una risorsa e rovesciava lo schema di rapporti tra chi aiuta e chi viene aiutato.
Commedia d’incontri, feel good movie, buddy film, o come vogliamo definirlo, Quanto basta è in primo luogo un film di personaggi, che non ha paura delle emozioni e dei sentimenti positivi. In questo senso fin dall’inizio decisivo è stato il ruolo degli attori, straordinari per la loro preparazione e per la generosità che hanno dimostrato sul set, divenendo veri e propri coautori. [Francesco Falaschi]
La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono di Paolo Vivaldi (La bella società, Maternity Blues, Brutti e cattivi, Il permesso – 48 ore fuori).
TRACK LISTINGS:
1. Il mio maestro chef
2. A casa di celso
3. Guido e Giulietta
4. Olio al rosmarino
5. Ho affidato te a lui
6. La partita di calcio
7. Esci da li’
8. Guido on the Road
9. Branzino al cioccolato
10. Arrivo alla villa
11. Il saluto di Giulietta
12. La prova dell’assaggio
13. Ritorno alla vita
14. Quanto basta
15. Il sogno dello che
16. Time Out
17. Tra le colline
18. Una proposta di lavoro
19. L’incontro inaspettato
20. Full Power
21. Una notte insonne
22. Le cose al loro posto
La colonna sonora è disponibile per il download su Amazon.
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