Quegli strani omicidi ad Hollywoodland
Caso volle che Hollywoodland, inteso come luogo, fosse al centro dell’attenzione nei primissimi giorni di programmazione di Venezia 63. Brian De Palma ci raccontò del terribile omicidio della Dalia Nera, mentre Allen Coulter ci narra oggi le vicende che portarono alla morte di George Reeves, il primo Superman della storia (anche se sul piccolo schermo).
Caso volle che Hollywoodland, inteso come luogo, fosse al centro dell’attenzione nei primissimi giorni di programmazione di Venezia 63. Brian De Palma ci raccontò del terribile omicidio della Dalia Nera, mentre Allen Coulter ci narra oggi le vicende che portarono alla morte di George Reeves, il primo Superman della storia (anche se sul piccolo schermo). Due film che sono ambientati negli anni ’50, due film ambientati in gran parte ad Hollywoodland, due film tratti da due feroci e misteriose storie vere.
Non a caso quello fu il luogo dell’illusione e dei sogni per molte persone, e soprattutto per le due persone citate. Queste storie hanno una fine tragica: Elizabeth Short fu torturata a morte e finita con un taglio netto ai lati della bocca, George Reeves si suicidò. Apparentemente. Su questa ultima storia indaga Hollywoodland, diretto da un esperto nel campo dei telefilm (Coulter ha girato varie puntate di Sex and the City, I Soprano, X-Files e altri) che decide di seguire in parallelo due vite: quella appunto di Reeves (ieri) e quella di Louis Simo (oggi), detective privato incaricato dalla madre dell’attore di scoprire la verità sulla morte del figlio.
Hollywoodland scava insomma nelle vite di due persone, nelle loro personalità e nei punti che li accomunano, che non sono pochi. Nei panni di Simo troviamo un ispirato Adrien Brody, mentre nei panni di Reeves c’è il vincitore della Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile (sic!) Ben Affleck. Il resto del cast vede nomi quali Diane Lane e Bob Hoskins.
Il film è in sala da venerdì; qui trovate la recensione di Cineblog.