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Ritmo Sbilenco, un filmino su Elio e le Storie Tese: il 23 novembre il film evento

Una serata evento per un film evento dedicata al gruppo cult Elio e le Storie Tese

di carla
pubblicato 22 Novembre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 03:54

Domani 23 novembre, solo per domani, potrete vedere il documentario Ritmo sbilenco – Un filmino su Elio e le Storie Tese diretto da Mattia Colombo. Ecco la trama ufficiale, qui sopra trovate il trailer e qui sotto il backstage.

Un punto di vista non convenzionale su una della band italiane di maggiore successo: gli Elio e le Storie Tese. Ritmo Sbilenco è un racconto al presente della band e vuole svelarne il lato nascosto, quello non illuminato dalle telecamere, il back stage delle loro vite prima ancora di quello delle loro performance artistiche. Non un reportage musicale, né un lavoro costruito su materiali di archivio. Dalla partecipazione al Festival di Sanremo nel 2016 al tour nei palazzetti…

Domani 23 novembre alle 20.30 Elio e le storie tese saranno presenti all’Anteo spazioCinema (Via Milazzo, 9) per la presentazione milanese del film. Ecco le sale dove potete vedere il film.

“A un certo punto qualcuno di noi si è accorto che ci stavano riprendendo. Fino a quel momento la troupe era stata così professionale che non ci eravamo accorti di nulla. Siamo andati a denunciare il fatto alla polizia e alla fine dopo una gigantesca rissa che ha coinvolto anche Soldini, l’equivoco è stato chiarito con grande sollievo di tutti. Solo che da lì in avanti abbiamo dovuto fingere di non accorgerci della troupe e il risultato non era lo stesso. Dopo un veloce consulto, perché a quel punto il tempo stringeva, abbiamo deciso di fingere di fingere di non accorgerci della troupe”.

La troupe, all’inizio, era formata dal regista Mattia Colombo, dal DOP Jacopo Loiodice, dal fonico Polo Benvenuti e dalla montatrice Valentina Cicogna. Si sono poi aggiunti Giulia Palladini, Monica Chiari e Alessandra Savoldi per la produzione, Alessandro Alliaudi per il montaggio, Jacopo Mutti, Nicolò Broggion e Francesco Cafagna che si sono occupati di regia e fotografia. L’intero progetto ha la supervisione artistica di Silvio Soldini e di Paolo Cottignola per il montaggio.