Robert De Niro – 70 anni da bravo ragazzo per oltre 80 film, aspettando i prossimi
Festeggiando i primi 70 anni di Robert De Niro, con i capolavori di sempre, aspettando i prossimi al cinema.
«Ma dici a me? Ma dici a me? … Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui».
Il dialogo improvvisato con se stesso allo specchio e il Taxi driver più turbato e strepitoso della storia del cinema, è solo una delle mille facce e sfumature del talento di Robert De Niro, emerse in più di 80 film per più di 40 anni, pronto a festeggiare 70 anni con i prossimi.
Un talento eclettico e trasformista, figlio della Little Italy di New York, e del clan degli italo-americani che conta, Cimino, De Palma, Pacino, Pesci, insieme al Coppola che dirige il Don Vito Corleone da Oscar per Il padrino – Parte II, e un vicino di casa come Martin Scorsese, dal cui sodalizio professionale abbiamo guadagnato il Johnny Boy di Mean Streets, il Travis Bickle di Taxi Driver, quel Toro scatenato da Oscar di Jake LaMotta, ma anche il sassofono di un Re per una notte come Rupert Pupkin, il Jimmy Doyle di New York, New York, Quei bravi ragazzi, il sadico Max Cady di Cape Fear e l’inferno del peccato da Casinò di Sam “Asso” Rothstein.
Un figlio di molisani emigrati in America, Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana dal 2004, cittadino italiano con il doppio passaporto dal 2006, che ci rende ovviamente molto orgogliosi, nonostante e grazie alla cultura mafiosa portata sul grande schermo con Al Capone per Gli intoccabili, il David “Noodles” Aaronson di C’era una volta in America con Leone, il Padre Roberto “Bobby” Carillo di Sleepers, ma anche il Paul Vitti tutto da ridere di Terapia e pallottole e Un boss sotto stress.
Il trasformista che ha pagato un dentista per farsi rovinare i denti e interpretare il Mad Max Cady di Cape Fear, ha lavorato come tassista per prepararsi al ruolo di Bickle, è ingrassato e ha rotto le costole di Joe Pesci da Toro Scatenato, fantastico anche con trucco e merletti, che ha interpretato così tanti personaggi indimenticabili da rendere difficile una classifica dei migliori. Però voi ci potete sempre provare, lasciando padrini, cacciatori, tassisti, pugili e bravi ragazzi ai primi posti.
Il cacciatore che prende la mira per Cimino, il tormentato conquistador di Mission, ma anche la creatura del Frankenstein di Mary Shelley diretto da Kenneth Branagh e il demoniaco Louis Cyphre di Angel Heart – Ascensore per l’inferno, dal Novecento di Bertolucci a Prima di mezzanotte, dallo scontro con Al Pacino in Heat di Michael Mann all’incontro con Quentin Tarantino in Jackie Brow, dall’ex agente della CIA della saga dei Fotter con tanto di sfigatto, al debutto alla regia con il Bronx dedicato a suo padre, la lista è lunghissima e pronta ad arricchirsi di nuovi titoli.
Noi aspettiamo ancora sul grande schermo il Don Griffin del The Big Wedding scritto e diretto da Justin Zackham, e il veterano di Killing Season (Usa 2013 – Azione) diretto da Mark Steven Johnson, insieme alle Cose nostre – Malavita di Luc Besson sotto la supervisione produttiva di Martin Scorsese che arriva in Italia il 10 ottobre 2013, e il Paddy alla festa di celibato nella Last Vegas di Jon Turtletaub, nelle sale americane dal 1° novembre 2013.
Sotto l’albero di natale ci sarà la commedia sportiva Grudge Match – All’ultimo pugno al fianco di Sylvester Stallone, e l’American Hustle di David O. Russell da tenere d’occhio ai prossimi Oscar, mentre tra i più attesi del 2014 c’è anche The Good House al fianco di Meryl Streep, e potrebbe esserci lo Spy’s Kid al fianco di Shia LaBeouf.
Tante buone ragioni per festeggiare il bravo ragazzo, interprete, produttore e regista di tanti capolavori, che sembra averne ancora parecchi nel cassetto da portare sul grande schermo, insieme al co-proprietario del Nobu e il Tribeca Grill, tra i ristoranti preferiti dalle celebrità, e il talento generoso che ha lanciato il Tribeca Film Festival dopo la tragedia delle Twin Towers.