Robin Williams ha impedito ogni futuro utilizzo della sua voce per 25 anni

E’ trascorso poco più di un anno da quando l’amato Robin Williams è tragicamente scomparso e il Sunday Times riporta che la Disney aveva intenzione di dare un seguito al loro classico d’animazione Aladdin in cui avevano progettato di usare registrazioni di Robin Williams realizzate e non utilizzate per l’originale del 1992. Purtroppo le ultime volontà dell’attore impediscono a chiunque di sfruttare il suo nome, l’immagine o la sua voce per i prossimi 25 anni, una clausola testamentaria che ha portato lo studio ad abbandonare i loro piani.

Il commento di un ex dirigente Disney che è voluto restare anonimo:

Quando era in forma Robin, l’iperattivo chiacchierone che abbiamo amato in Good Morning, Vietnam, Hook, L’attimo fuggente e Mrs. Doubtfire, riusciva a fare 30 battute al minuto. Ora poiché ha insistito nell’avere l’ultima parola su tale materiale quelle battute rimarranno negli archivi.

Dopo aver doppiato il Genio nell’Aladdin originale, Robin Williams è tornato nel ruolo per Aladdin e il re dei ladri (1996), mentre era di Dan Castellaneta la voce del Genio in Il ritorno di Jafar (1994) e nelle serie tv ispirate al film. Tutti i sequel sono stati distribuiti direttamente in home-video e non è noto se questo nuovo sequel di Aladdin ormai scartato avrebbe fruito di un’uscita nei cinema.

Il mese scorso vi abbiamo proposto un video con dietro le quinte inedito di Robin Williams che registrava i suoi dialoghi nei panni del Genio, clip che è inclusa nella nuova edizione Blu-ray del film.

Le disposizioni contenute nel testamento dell’attore sono uniche, ma si ritiene che siano state messe in atto per tutelare la vedova dell’attore e i suoi bambini dall’incorrere in eventuali sanzioni ereditarie a causa dei suoi guadagni postumi.

Fonte: Collider