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Roma 2010: trionfa il belga Kill Me Please

Un trionfo. Kill Me Please, gioiellino belga vincitore ieri sera del Mouse d’Oro, Premio della critica on line, fa sua la V° Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Al film di Olias Barco è infatti andato il Premio Marc’Aurelio della Giuria al miglior film, lo scorso anno assegnato al danese Brotherhood. Una scelta

pubblicato 5 Novembre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 18:35

Un trionfo. Kill Me Please, gioiellino belga vincitore ieri sera del Mouse d’Oro, Premio della critica on line, fa sua la V° Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Al film di Olias Barco è infatti andato il Premio Marc’Aurelio della Giuria al miglior film, lo scorso anno assegnato al danese Brotherhood. Una scelta più che condivisibile, dal sottoscritto sperata e pronosticata, ed ora ufficializzata.

Battuta così Susanne Bier a cui sono comunque andati due premi per il suo In A Better World, ovvero il Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio e il Premio Marc’Aurelio del Pubblico al miglior film – BNL. Inatteso e sorprendente il Premio Speciale della Giuria Marc’Aurelio assegnato al tedesco Poll, scenograficamente sontuoso ma alquanto discutibile nel suo insieme, con il nostro Toni Servillo giustamente premiato con l’annunciato Premio Marc’Aurelio della Giuria al miglior attore.

Niente Kidman e niente Watson per il Premio Marc’Aurelio della Giuria alla migliore attrice, andato a tutto il cast femminile di Las buenas hierbas, con l’iraniano Dog Sweat a cui è andato la Targa Speciale del Presidente della Repubblica Italiana al film che meglio mette in rilievo i valori umani e sociali, e l’esordio di Valeria Marini in cabina di produzione, con I Want to Be a Soldier, premiato per la Sezione Alice sotto i 12 anni. Si chiude così la V° Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma 2010, dopo i Premi collaterali assegnati in mattinata, con tutta la sfilza di riconoscimenti che vi attendono dopo il saltino. Kill Me Please doveva vincere, Kill Me Please ha vinto, anche perché qui non c’era nessun Quentin Tarantino a dettare folli decisioni…

A domani per un commento più approfondito sull’intera edizione.

Premio Marc’Aurelio della Giuria al miglior film

KILL ME PLEASE

Commedia nerissima e irresistibile, grottesca e scorrettissima. Il Dr Kruger vuole dare un senso al suicidio nella sua clinica dedicata alla morte. Ma con irresistibili paradossi la libera scelta si dimostrerà solo un’illusione. Una risata strozzata per un tema forte, l’eutanasia.

Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio

HÆVNEN / IN A BETTER WORLD

di Susanne Bier

Una straordinaria e rischiosa amicizia tra i giovani Elias e Christian. La solitudine, la fragilità e il dolore, però, sono in agguato e presto l’amicizia si trasformerà in una pericolosa alleanza e in un inseguimento mozzafiato in cui sarà in gioco la vita stessa. E la credibilità di un padre.

Premio Speciale della Giuria Marc’Aurelio

POLL

di Chris Kraus

Vigilia della prima guerra mondiale. La quattordicenne Oda fa ritorno a casa, a Poll, ai confini tra Germania e Impero Russo Il padre Ebbo, scienziato morboso e inquietante, controlla la famiglia in modo crudele. Curiosa e ribelle, Oda si prende cura di un anarchico estone ferito.

Premio Marc’Aurelio della Giuria al miglior attore

TONI SERVILLO

Una vita tranquilla di Claudio Cupellini

Rosario Russo è un ristoratore originario del Sud Italia perfettamente integrato in Germania. Ha cambiato identità, mantiene un basso profilo, parla un impeccabile tedesco e nulla lascia trasparire delle sue origini. Finché un giorno il passato non riappare sotto le sembianze del figlio Diego.

Premio Marc’Aurelio della Giuria alla migliore attrice

TUTTO IL CAST FEMMINILE

Las buenas hierbas di María Novaro

Dalia lavora in una radio. Sua madre, Lala, si occupa del Giardino Botanico dell’Università di Città del Messico. Due vite ordinarie fino a quando a Lala viene diagnosticato l’Alzheimer. Un viaggio nella chimica delle piante e del cervello umano.

Targa Speciale del Presidente della Repubblica Italiana al film che meglio mette in rilievo i valori umani e sociali

DOG SWEAT

di Hossein Keshavar

Le vite di sei giovani ragazzi nell’Iran di oggi, narrate con l’urgenza sovversiva del cinéma vérité. Girato clandestinamente, a Teheran prima delle elezioni del 2009, il provocatorio film, produzione Iran/Usa sfida lo status quo dando voce alla voglia di ribellione delle nuove generazioni iraniane.


Premio Marc’Aurelio del Pubblico al miglior film – BNL

HÆVNEN / IN A BETTER WORLD


Premio Marc’Aurelio al miglior documentario

per la sezione L’Altro Cinema | Extra

DE REGENMAKERS

di Floris-Jan Van Luyn

Fiumi devastati, città irrespirabili, campagne avvelenate. In Cina, scenari di commovente bellezza si alternano a gironi infernali. Con gli occhi di quattro attivisti votati alla sconfitta, uno sguardo antagonista e irrequieto di stilizzata modernità.

Premio Marc’Aurelio Esordienti

KASPAR MUNK

Opera prima del regista danese Kaspar Munk, racconta la storia di quattro adolescenti alla ricerca della loro identità, che si ritrovano per un malinteso creatosi in classe ad essere responsabili e vittime al tempo stesso di un gioco sfuggito di mano.

Premio Marc’Aurelio Alice nella città sotto i 12 anni

I WANT TO BE A SOLDIER

di Christian Molina

Alex ha otto anni, e un amico immaginario, l’astronauta Capitano Harry. Quando sua madre partorisce due gemelli, Alex, usando un ricatto emotivo, ottiene una televisione in camera: un mondo nuovo ed eccitante ma anche molto pericoloso che trasformerà il suo alter ego nel violento Sergente John Cluster.

Premio Marc’Aurelio Alice nella città sopra i 12 anni

ADEM

di Hans Van Nuffel

Film d’esordio per Hans Van Nuffel. Tom e suo fratello Lucas soffrono di fibrosi cistica. In ospedale Tom conosce Xavier anche lui malato, ma ottimista convinto e Eline in quarantena per un’infezione. Non possono toccarsi. Possono solo parlarsi al telefono, eppure iniziano una storia d’amore.

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