Roma 2012: Paul Verhoeven parla dei remake di Robocop e Total Recall (presentando Steekspel)
Total Recall? Brutto. Robocop? Troppo serio. Paul Verhoeven a tutto tondo al Festival di Roma
Una Sala Petrassi gremita, per una prima mondiale alquanto curiosa. L’olandese Paul Verhoeven è infatti sbarcato al Festival Internazionale del Film di Roma per presentare Steekspel, film da un’ora di durata nato ed evolutosi grazie all’interazione con il web. Sono stati gli utenti a sceneggiare la pellicola, inviando al regista e alla produzione oltre 700 script e 2500 video, realizzati dagli stessi futuri spettatori. Base di partenza, un’unica scena, la prima, dalla durata di 4 minuti. Tutto ciò che si vede dopo quei 4 banali minuti è stato ‘ideato’ dagli internauti, per poi essere carpito, tagliuzzato, girato e montato da Verhoeven, di fatto utilizzatore finale di idee altrui. I primi a non sapere nulla, incredibile ma vero, proprio gli attori, imboccati scena dopo scena, e inconsapevoli della strada che i propri personaggi avrebbero poi intrapreso.
Un progetto filmico mai visto prima sul grande schermo, tanto da convincere i produttori della pellicola a ‘vendere’ non il film, bensì l’idea. Come se fosse un ‘format’, un Grande Fratello qualsiasi. Acquistata dai cinesi, l’idea sembra aver stuzzicato diverse produzioni internazionali, tanto da potersi riprodurre ora in giro per il mondo. Dimenticato il passato fantascientifico, e trovato il bandolo della matassa tra le 50 sceneggiature finali ‘scelte’ tra le 700 arrivate, Verhoeven ha dato vita ad una commedia degli equivoci, breve, rapida, ricca di imprevisti e per questo sicuramente riuscita. Si ride e non poco con Steekspel, vera e propria giostra di incomprensioni, famigliari, sentimentali e lavorative. Tutto ha inizio con un compleanno, il cinquantesimo compleanno di Remco, magnate immobiliare guidato da una passione sfrenata per le donne. Remco non riesce proprio ad evitare di tradire la moglie, dando vita all’inevitabile casotto. Corna su corna, che si alternano a bugie, complotti, intrigli finanziari, storie d’amore, forbici assassine e scheletri nell’armadio, tra gravidanze inattese, colleghi doppiogiochisti ed ex dal dente avvelenato.
Accolto da un fiume di applausi, dopo il breve ma convincente film ‘sperimentale’, Paul Verhoeven si è poi concesso l’inevitabile commento (causa immancabile domanda) sui recenti remake di Robocop e Total Recall, svelando che…
“Ho visto il remake di Total Recall. Non credo abbia molto funzionato, perché ha finito per prendersi troppo sul serio. Il mio Atto di Forza era più ironico, meno serioso. Sia io che Arnold siamo stati acclamati più ora, a remake realizzato, che quando uscì il film”. ” Di Robocop invece se ne parla da anni. So poco o nulla. Ma anche qui sembra che abbiano tolto la leggerezza e l’ironia di fondo che appartenevano al mio titolo. Ed è un peccato”.
Parole e pensieri firmati Paul Verhoeven, più in forma e sperimentatore che mai, alla tenerà età di 75 anni.
Tricked (Olanda, 2012, Steekspel, commedia) di Paul Verhoeven (I). Con Peter Blok, Ricky Koole, Carolien Spoor, Gaite Jansen, Robert de Hoog, Sallie Harmsen, Jochum ten Haaf, Pieter Tiddens.