Home Festa del Cinema di Roma Roma 2012: Tar – Recensione in Anteprima

Roma 2012: Tar – Recensione in Anteprima

Cast importante per Tar al Festival di Roma, con James Franco, Mila Kunis e Jessica Chastain protagonisti

pubblicato 16 Novembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 20:08

Quello di oggi doveva essere il giorno di James Franco al Festival Internazionale del Film di Roma. Doveva, per l’appunto. Perche’ dopo gli annunciati ma mai arrivati Bill Murray e Tim Robbins, anche Franco ha preferito ‘disertare’ la conferenza stampa con i giornalisti, presentandosi ‘solo’ nel pomeriggio per l’incontro preparato con il pubblico e per ritirare il Premio Cubovision.

Per la prima volta al Festival di Roma, Franco e’ il protagonista indiscusso di Tar, film da lui prodotto ed interpretato, e di Dream, cortometraggio di 20 secondi da lui diretto. Un corto girato con un unico piano sequenza, estremamente ipnotico e fantasioso, ma dalla durata talmente breve dal non lasciare nulla. Perche’ immediato, fulmineo. Nel momento stesso in cui inizia, finisce. Piu’ che un corto un vero e proprio spot, ideato e realizzato dallo stesso Franco per dare ancora piu’ forza e peso alla propria nuova immagine, che lo vuole ormai artista a tutto tondo. Attore, regista, produttore, scrittore.

Proprio in Tar, jam session cinematografica tratta dall’omonima raccolta del poeta C.K. Williams, vincitore del Premio Pulitzer, Franco esplicita questa ‘visione’, a causa di un film, scritto e diretto da 12 registi esordienti (?!?) che ‘vede’ The Tree of Life di Terrence Malick, e prova a replicarlo/omaggiarlo. Fallendo.


Una poesia fatta film, con tutte le conseguenze del caso. Forzatamente ‘alto’, Tar di Edna Biesold, Sarah-Violet Bliss, Bruce Thierry Cheung, Gabrielle Demeestere, Alexis Gambis, Shruti Ganguly, Brooke Goldfinch, Omar Zuniga Hidalgo, Shripriya Mahesh, Pamela Romanowsky, Tine Thomasen e Virginia Urreiztieta ha lasciato un po’ tutti spaesati.

Tra passato, presente e futuro, i 12 registi (per 80 minuti di film) pennellano la vita di C.K. Williams, attraverso un vero e proprio itinerario poetico che ripercorre la sua vita. Viaggiando nel tempo grazie ad un tutt’altro che cronologico montaggio, assistiamo all’esistenza di un uomo che non riesce a metabolizzare la perdita dei propri amori. Quello della madre, della moglie, del figlio. Esaltato da una fotografia sgranata e infuocata, Tar prova a replicare la poesia filmica del titolo di Malick, tanto da generare un vero e proprio deja-vu nel momento stesso in cui compare sulla scena Jessica Chastain, madre del ‘piccolo’ Franco. Come se stessimo assistendo ad un vero e proprio ‘spin-off’, Tar prosegue sulla sua strada, in alcuni momenti persino psichedelica, ma sinceramente tutt’altro che chiara e lineare.

Se le immagini immortalate e montate dallo squadrone di registi affascinano, cio’ che non funziona e’ l’intero pacchetto, che deraglia nella confusione di sceneggiatura, nella perenne sensazione di gia’ visto e nell’esplicitamente forzata confezione, che voleva scimmiottare un certo tipo di cinema d’autore, tra poesie decantate ed altre esplicitate, ma senza riuscirci.

Voto di Federico: 5

Tar (Usa, drammatico, 2012) di Edna Biesold, Sarah-Violet Bliss, Bruce Thierry Cheung, Gabrielle Demeestere, Alexis Gambis, Shruti Ganguly, Brooke Goldfinch, Omar Zuniga Hidalgo, Shripriya Mahesh, Pamela Romanowsky, Tine Thomasen, Virginia Urreiztieta; con James Franco, Mila Kunis, Jessica Chastain, Zach Braff, Henry Hopper, Bruce Campbell

Festa del Cinema di Roma