Home Festa del Cinema di Roma Roma 2016, L’arma più forte. L’uomo che inventò Cinecittà: trailer del doc su Luigi Freddi

Roma 2016, L’arma più forte. L’uomo che inventò Cinecittà: trailer del doc su Luigi Freddi

Chi non conosce L’uomo che inventò Cinecittà, potrà farlo grazie al documentario di Vanni Gandolfo, presentato alla Festa del Cinema di Roma

di cuttv
pubblicato 4 Ottobre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 05:15

Cinecittà è ben nota in tutto il mondo, molti meno sanno invece chi è l’uomo che ha coltivato l’ambizioso progetto di dar vita ad una “fabbrica dei sogni”, rendendo il cinema italiano “l’arma più forte”.

Questo probabilmente dipende dal fatto che l’uomo in questione era Luigi Freddi, futurista con Boccioni e Marinetti, interventista, volontario nella prima guerra mondiale, legionario dannunziano a Fiume, giornalista, appassionato di aviazione e fascista, oltre che direttore della cinematografia dal 1934 al 1939.

A 80 dalla posa della prima pietra della città del cinema, sarà il documentario diretto da Vanni Gandolfo e sceneggiato con Valeria della Valle a dar la voce di Diego Abatantuono al punto di vista di questo protagonista sconfitto e dimenticato, considerato a lungo solo uno dei più influenti gerarchi del cinema del ventennio nero.

Sarà L’arma più forte. L’uomo che inventò Cinecittà, prodotto e distribuito dall’Istituto Luce Cinecittà a riportate sul grande schermo e nella sezione Riflessi della Festa del Cinema di Roma, i rapporti di Freddi con il regime e il duce, la sua volontà di fare piazza pulita del vecchio cinema e quella di organizzare una vera e propria politica cinematografica di stato, in una del cinema con impianti all’avanguardia, ideata in stile razionalista dal celebre architetto Gino Peressutti. 

L’arma più forte è uno dei sei titoli, prodotti o coprodotti e distribuiti dall’Istituto Luce Cinecittà, presentati alla Festa di Roma, insieme a Lascia stare i santi di Gianfranco Pannone, Le scandalose-Women in Crime di Gianfranco Giagni, Crazy for Football di Volfango De Biasi, Cinque mondi di Giancarlo Soldi, 60 ieri oggi domani di Giorgio Treves, insieme alla Queimada di Gillo Pontecorvo, nella versione restaurata insieme a CSC-Cineteca Nazionale e Cineteca di Bologna.

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