Roma Film Festival: Come d’Incanto, Recensione in Anteprima!
Chiusura con il botto per la Festa del cinema di Roma, invasa ieri da centinaia di bambini accorsi all’Auditorium per la prima mondiale di Enchanted!Diretto da Kevin Lima, presente in sala assieme alla giovane protagonista, Amy Adams, il film è una favola moderna per grandi e piccini, capace di ironizzare sui classici d’animazione Disney della
Chiusura con il botto per la Festa del cinema di Roma, invasa ieri da centinaia di bambini accorsi all’Auditorium per la prima mondiale di Enchanted!
Diretto da Kevin Lima, presente in sala assieme alla giovane protagonista, Amy Adams, il film è una favola moderna per grandi e piccini, capace di ironizzare sui classici d’animazione Disney della nostra infanzia, unendo la tradizionale animazione disegnata a mano con personaggi in carne ed ossa e personaggi generati al computer.
Abbiamo una splendida principessa delle fiabe, Giselle, che finalmente incontra il proprio principe azzurro, per sposarlo e vivere felice e contenta per l’eternità.
Peccato che la perfida matrigna del principe veda Giselle come una minaccia per il proprio trono, tanto da spedirla grazie ad un incantesimo in un mondo dove nessuno vive felice e contento… quello degli umani!
Catapultata a New York Giselle scoprirà le differenze con il proprio fantastico universo, incontrando un gentile avvocato in procinto di matrimonio e attendendo l’arrivo del principe che nel frattempo si è lanciato alla sua ricerca.
Ma la perfida matrigna non vuole mollare la corona, tanto da dover arrivare a New York per metter definitivamente la parola fine al “problema”…
Ecco che Come D’incanto la Disney ci tira fuori dal cappello a cilindro questa fiaba romantica che statene certi farà follie al boxoffice natalizio!
Divertente, autoironica, ben diretta e interpretata, la pellicola si presta ad un pubblico eterogeneo, perfetta per i piccini ma anche per i loro accompagnatori, che non faranno fatica ad apprezzare un film capace di prendersi in giro da solo, dall’inizio alla fine, prendendo spunto dagli stereotipi fiabeschi del genere.
Tutte le principesse Disney, da Biancaneve a Cenerentola, passando per La bella addormentata e La Sirenetta, sono condensati nel personaggio di Giselle, catapultata nel mondo “reale” di New York.
L’idea iniziale di fondo è sinceramente geniale.
Cosa succederebbe se una principessa di un classico Disney si ritrovasse nel mondo reale? Come si comporterebbe?
Ovviamente come in un cartone, con tutti i risvolti comici del caso!
Ritroviamo così Amy Adams, strepitosa nelle movenze e nelle espressioni facciali tipicamente “animate”, andarsene in giro per la Grande Mela vestita come una Principessa al proprio matrimonio, canticchiare per strada, chiamare a raccolta gli animali della città, piccioni, mosche e topi, per aiutarla a pulire casa (questa è la scena migliore del film…) dar vita ad un musical di massa nel bel mezzo di Central Park, e così via, tra una gag e una citazione d’annata.
Alla lunga probabilmente “l’effetto sorpresa” tende a stancare, con situazioni spesso ripetute e quindi non più originali, ma il prodotto di fondo è buono e ben confezionato.
Susan Sarandon, perfida strega cattica, appare solo nella parte finale della pellicola, meritandosi comunque tutti i complimenti del caso, anche se per solo 10 minuti.
Ottimo il finale, riassunto prendendo spunto dai classici libri 3 D delle favole, per un film che tranquillamente, in caso di successo al botteghino, a mio avviso scontato, potrà vedere un secondo capitolo.
Perfetto per un Natale in famiglia in cui si voglia sorridere, tralasciando tutti quei tipi di volgare comicità che solitamente imperversano durante le feste, per una rappresentazione di un mondo reale dove finalmente riesce a sopravvivere un’idea fiabesca dell’amore, grazie ad un “e vissero felici e contenti” arrivato Come d’Incanto dal nulla.
Voto Federico:6,5
Voto Carla: 7 +