Sal: trailer, poster e foto del film “perduto” diretto da James Franco
In un’annata piena zeppa di film girati, interpretati, scritti e prodotti da James Franco, viene recuperato Sal, il biopic che l’attore e regista ha dedicato all’attore di Gioventù bruciata Sal Mineo. Presentato in Orizzonti alla Mostra del cinema di Venezia nel 2011: ecco il trailer e il poster ufficiali.
Che James Franco (35 anni ad aprile) non si fermi manco per dormire lo abbiamo ben notato nel corso degli ultimi anni. Solo alla 70. Mostra del Cinema di Venezia era “spalmato” ovunque nelle varie sezioni: nel concorso ufficiale c’era il suo discusso ma coraggioso Child of God; in Orizzonti c’era Palo Alto, tratto dal suo libro di storie brevi e nel quale compare anche come attore; nel fuori concorso c’era A Fuller Life, documentario su Sam Fuller in cui Franco legge alcune memorie del regista, e c’era anche il suo corto firmato per l’omaggio collettivo ai 70’anni della Mostra Venezia 70 – Future Reloaded.
E questo solo a Venezia! All’inizio del 2013 Franco è stato occupato nella promozione di Spring Breakers, in cui offre una delle sue prove migliori e più pazze in assoluto nel ruolo del gangster viscido ma dal cuore d’oro Alien (che forse avrà un film tutto suo). Ed ha poi girato assieme a Travis Mathews il sottovalutato Interior. Leather Bar, presentato al Sundance e a Berlino. Ed ha poi girato As I Lay Dying, in concorso all’Un Certain Regard del Festival di Cannes 2013. Ed ha poi già finito di girare il biopic su Bukowski, e lo vedremo come attore in Third Person di Haggis, e…
Non ne avete abbastanza di James Franco? Bene! Perché proprio il 2013 è l’anno in cui viene recuperato dal nulla l’ormai perduto Sal, il biopic sull’attore Sal Mineo che Franco aveva presentato in Orizzonti alla Mostra di Venezia nel 2011. Il film è uno dei primi tasselli che il Franco regista ha dedicato alla sua esplorazione della cultura e dei miti LGBT. Questa la sinossi dal sito della Biennale:
Sal di James Franco racconta le ultime ore della vita dell’attore Sal Mineo, ex idolo giovanile e protagonista di film di grande successo come Rebel Without a Cause ed Exodus. Benché ispirato a eventi reali, il film non è una biografia tradizionale; ci conduce infatti in un viaggio intimo che ripercorre l’ultimo giorno della vita di Mineo. Il 12 febbraio 1976, Sal Mineo non era più il fenomeno di un tempo, ma, dopo anni di penosi insuccessi, stava finalmente trovando la strada per diventare l’attore e regista che a lungo aveva desiderato essere. Avrebbe dovuto girare il suo primo lungometraggio e mancavano solo pochi giorni alla prima di una pièce che gli aveva già procurato recensioni entusiastiche a San Francisco. La vita di Sal Mineo si stava finalmente assestando quando fu brutalmente troncata da un aggressore solitario e da un delitto insensato. In Sal il pubblico ha accesso al mondo di Mineo, assiste alle sue ultime ore, con gli alti e i bassi, i momenti elettrizzanti e quelli banali, che finiscono con il condurre a una conclusione scioccante e orrenda.
Da Venezia nella nostra recensione avevamo scritto che il film è sincero ma discontinuo, e che la prima parte funziona meglio della seconda, quasi sbrigativa (si dice che Sal sia stato girato in 9 giorni e montato a tempo record: dopotutto si vede). Notavamo anche che l’interpretazione di Val Lauren è strepitosa, e non a caso l’attore tornerà a lavorare con Franco proprio in Interior. Leather Bar. E se Sal risulta comunque un film “sincero”, è grazie alla sua prova e all’approccio di Franco, che descrive così il suo lavoro:
Quando fu assassinato, Sal Mineo aveva 37 anni ed era sul punto di rilanciare la sua carriera. Aveva iniziato come bambino prodigio, e a 15 anni recitava a fianco di James Dean in Rebel Without a Cause, film che valse a entrambi una candidatura agli Oscar. Da giovane Sal ebbe un successo incredibile, sia come attore, sia come cantante; ma dai vent’anni in poi, per motivi in parte indipendenti da lui, perse la stima di cui aveva goduto all’inizio della carriera. Da ventenne e trentenne stentò a trovare lavoro, senza raggiungere mai il successo di cui aveva goduto in precedenza. Visse cioè la tragedia comune a tanti artisti, totalmente dedicati al proprio lavoro ma senza sbocchi. Ma fino all’ultimo Sal si batté per la libertà d’espressione, sforzandosi di trovare il modo per creare opere innovative e interessanti. I giornali scandalistici riportarono la sua uccisione lasciando intendere, senza alcuna prova, che si fosse trattato di una faccenda di droga, o che l’assassino fosse un amante. Da allora il ricordo di Sal è stato macchiato da queste congetture in malafede. Questo film è il ritratto di un artista gentile e sensibile nelle sue ultime ore di vita.
Sal uscirà negli States grazie a Tribeca Films prima in VOD il 22 ottobre (la stessa data in cui sarà disponibile anche As I Lay Dying), poi in alcune sale selezionate il 1 novembre. Per l’occasione sono stati divulgati il trailer – che fa apparire il film più arty e patinato di quel che è – e il poster ufficiali. E se non vi bastasse la vostra dose di Franco quotidiano, vi lasciamo anche con il corto che ha diretto per Future Reloaded e nel quale condivide la sua idea sul futuro del cinema.
Venezia 70 Future Reloaded – James Franco