Sam Mendes torna sull’esperienza con i James Bond: “un ambiente non salutare”
GQ pubblica un approfondimento in cui Sam Mendes e Daniel Craig descrivono le rispettive esperienze con i recenti 007 in maniera tutt’altro che entusiasta per dire il meno
Non che la situazione non fosse alquanto chiara, e che l’esperienza con gli 007 per Sam Mendes si fosse definitivamente chiusa con Spectre. Ma ora che il regista britannico è tornato a parlarne, beh, direi che tale certezza si è fatta più solida. Ai microfoni di CG, Mendes definisce la vità sul set di un James Bond praticamente nociva. Tuttavia il problema è a quanto pare più complesso.
Si sa infatti quanto complesse si siano rivelate le lavorazioni di Skyfall e Spectre, con i continui ritocchi di sceneggiatura in corso d’opera, elemento che a certi livelli definire disturbante è dire poco. Per una macchina così pesante non è infatti facile far fronte ad una situazione d’incertezza del genere, da cui l’affermazione di Mendes, secondo il quale «non è un modo particolarmente salutare di lavorare».Lo stesso Daniel Craig, provato da questo processo così spossante, ebbe a dire che piuttosto che girare un nuovo 007 avrebbe preferito tagliarsi le vene. Sempre per GQ, l’attuale Bond ha dichiarato quanto segue: «ero sul punto di non farne più. Mi chiedevo, “ne valeva la pena tutto questo lavoro, sottoporsi a questa cosa?”. E non me la sentivo… mi sentivo fisicamente molto abbattuto. Perciò l’idea di farne un altro mi sembrava davvero improbabile. Ecco perché sono trascorsi cinque anni».
Da par suo Mendes non si è mostrato vago nemmeno qualche mese addietro, dicendo che l’idea di farsi coinvolgere nuovamente in un progetto del genere gli faceva venire il mal di stomaco. Concludendo con un’interessante analogia, a suo modo rivelatoria: «è tutto così difficile. Ti senti come il CT della nazionale inglese. E pensi, se vinco ne uscirò vivo. Se perdo, sarò messo alla gogna. Non c’è vittoria. Solo sopravvivenza».
Come molti di voi sapranno, No Time To Die ha subito intanto un rinvio dovuto al coronavirus, per cui attualme l’uscita è fissata al 12 novembre nelle nostre sale.
via | IW