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Sam Mendes torna alla regia di 007?

Ancora lui. Dopo il boom di Skyfall, Sam Mendes potrebbe tornare per il nuovo James Bond

pubblicato 15 Febbraio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 17:29

Inutile negarlo. Skyfall è stata la vera sorpresa della passata stagione cinematografica. Anni di ritardo produttivo a causa del fallimento MGM, per una saga che al 23esimo capitolo ha invece cambiato ritmo. Sotto tutti i punti di vista. Tanto qualitativi, grazie ad una mano impeccabile come quella dietro la macchina da presa, tanto quantitativi, grazie ad un box office mai così ricco.

Skyfall ha infatti incassato 1,100,806,976 dollari in tutto il mondo, diventando il settimo maggior incasso di sempre, inflazione esclusa. Il Signore degli Anelli – il Ritorno del Re, sesto in questa speciale graduatoria, è ormai distante appena 19 milioni. Un trionfo su tutta la linea, in conclusione, meritatamente celebrato con 5 nomination agli Oscar, ed un futuro che pian piano si fa sempre più chiaro.

Perché inizialmente i produttori volevano dar vita ad un doppio 007 da girare in contemporanea, il 24 e il 25 per intenderci, con tempi dilatati ed almeno 3 anni di lavoro, tra pre-produzione, set e post-produzione. Conduzioni a cui Sam Mendes aveva subito detto di no, rinviando al mittente le offerte di una riconferma voluta più o meno da tutti. Peccato che i piani produttivi siano cambiati. Il 24° episodio del franchise avrà vita propria, tanto da rimettere tutto in discussione. Perché a detta del britannico Daily Mail, Mendes avrebbe cambiato idea sul suo ritorno in casa Bond, facendo salire al 75% le quotazioni di una risposta positiva.

Tutto dipenderebbe dallo script firmato John Logan, co-sceneggiatore di Skyfall, ormai in dirittura d’arrivo, per delle riprese che però non potrebbero partire da qui a breve. Questo perché il regista è impegnato a teatro con Il Re Lear, e lo sarà per tutta la stagione. Bond, in conclusione, se vorrà nuovamente affidarsi alle sapienti mani di Mendes, riuscito a realizzare forse il miglior 007 di sempre, dovrà saper pazientare. Ed attendere il ‘suo’ regista.