Sam Rockwell e Scarlett Johansson protagonisti di Lunatic At Large?
Già compagni di set per Iron Man 2, che vedremo presto sugli schermi, Sam Rockwell e Scarlett Johansson saranno nuovamente fianco a fianco in Lunatic At Large, pellicola basata su una storia scritta negli anni ’50 da Jim Thompson per – niente di meno che – Stanley Kubrick. Il soggetto originale di un’ottantina di pagine
Già compagni di set per Iron Man 2, che vedremo presto sugli schermi, Sam Rockwell e Scarlett Johansson saranno nuovamente fianco a fianco in Lunatic At Large, pellicola basata su una storia scritta negli anni ’50 da Jim Thompson per – niente di meno che – Stanley Kubrick. Il soggetto originale di un’ottantina di pagine era rimasto dimenticato nello sconfinato archivio del leggendario regista, finchè non è stato ritrovato dal genero Philip Hobbs nel 1999. Stephen R Clarke lo rimaneggiò trasformandolo in una sceneggiatura che avrebbe dovuto essere la spina dorsale del debutto registico di Chris Palmer, nel 2006.
Il progetto torna ora in carreggiata, anche se non sappiamo se verrà effettivamente utilizzato lo script di Clarke, nè se Palmer prenderà posto in cabina di regia. La storia, ambientata a New York nel 1956, è incentrata sul personaggio di Johnnie Sheppard (Rockwell), un uomo con seri problemi nel gestire la rabbia e con alle spalle un impiego in un lunapark itinerante. L’uomo intreccia una relazione con la bella e nevrotica Joyce (Johansson), incontrata in un bar. C’è un ragazzino che distribuisce i quotidiani e strilla un titolo sconvolgente; c’è un pericoloso inseguimento in auto lungo la ferrovia ed un romantico interludio in un sinistro chalet di montagna. Si scoprirà che qualcuno, fra i personaggi principali, è un pericoloso malato di mente evaso da un vicino manicomio; e la scena madre sembrerebbe essere ambientata in un luna park di notte, con Joyce che vaga sola e spaventata fra le giostre deserte, e si trova a fronteggiare dei personaggi da circo dei freaks: l’uomo alligatore, la donna mulo, la ragazza scimmia… Chissà cosa ne avrebbe tirato fuori Kubrick…
Fonte: Production Weekly, The NY Times