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Se chiudo gli occhi non sono piu? qui: l’amore per la conoscenza al cinema e a scuola

“Se chiudo gli occhi non sono piu? qui” e Vittorio Moroni porta al cinema e a scuola crisi adolescenziali curate su Saturno con la conoscenza.

di cuttv
pubblicato 13 Settembre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 23:43

Per non sentirsi in sintonia con il mondo, non serve essere un adolescente ariatico che vive in Friuli, orfano di padre italiano, costretto a vivere il razzismo strisciante dei coetanei, e lavorare nei cantieri edili gestiti da un caporale che sfrutta i lavoratori clandestini oltre ad essere il nuovo compagno della madre filippina, ma Kiko lo è.

Il giovane di origine filippine interpretato da Mark Manaloto, ha 16 anni, vive con la madre Marilou, dopo la scuola è costretto a lavorare come manovale per il patrigno Ennio (Giuseppe Fiorello), e ama rifugiarsi su un vecchio autobus abbandonato ribattezzato Saturno.

Un ragazzo atterrato sul pianeta sbagliato, che rischia di essere bocciato per il secondo anno consecutivo, sino a quanto l’incontro con Ettore (Giorgio Colangeli), un vecchio professore e amico del padre che nasconde un segreto, gli cambierà il destino, ridestando quell’amore per il cielo ereditato dal padre, accendendo quello per la conoscenza, la speranza e la forza di lottare.

Se chiudo gli occhi non sono piu? qui

Kiko è il protagonista di Se chiudo gli occhi non sono piu? qui, quarto lungometraggio diretto da Vittorio Moroni, con un cast che conta Giorgio Colangeli, Giuseppe Fiorello, Mark Manaloto, Hazel Morillo, Ignazio Oliva, Ivan Franek, Anita Kravos, Elena Arvigo, Vladimir Doda, Stefano Scherini, Kim de Quilla, Diana Hobel, Igor Sancin, Jacques Honor Djèdjé, Gheorghe Ganea, Alexandru Juravliov e un vivace gruppo dii promettenti adolescenti friulani e altoatesini.

Il film di finzione girato come un documentario, prodotto da 50N con il conributo MiBACT, Rai Cinema, e il sostegno di BLS – Film Südtirol Alto Adige, FVG Friuli Venezia Giulia Film Commission, è stato presentato nel 2013 al Festival di Roma – Alice nella città, e ora accorciato nel minutaggio, arriva al cinema distribuito da Maremosso in collaborazione con Lo Scrittoio, dal prossimo 18 settembre.

Un film che affronta le tematiche dell’abbandono scolastico, giunto al 17,6% per gli alunni italiani nel 2013 secondo l’Unione Europea, anche attraverso una diffusione capillare nelle scuole, insieme al contest “Se chiudo gli occhi vedo che” realizzato da Lo Scrittoio in media partnership con Smemoranda, al quale potranno partecipare le classi per vincere un workshop gratuito di cinema con Vittorio Moroni e Marco Piccarreda, montatore del film.

Con il biglietto del cinema sarà anche possibile iscriversi al concorso per vincere due biglietti A/R per le Filippine per due persone con Thai Airways.

Note di regia

Se chiudo gli occhi non sono più qui rappresenta per me, dopo 5 anni di gestazione, una scommessa rivoluzionaria: con Marco Piccarreda lo abbiamo scritto come un film di finzione (19 stesure di sceneggiatura) e l’ho girato poi come un documentario.

Il protagonista, Kiko, è interpretato da un adolescente di origini filippine, Mark, scelto fra centinaia di coetanei. Con lui abbiamo lavorato 5 mesi prima delle riprese, addestrandolo a non fare nulla che non sentisse vero, investendolo del compito di modificare movimenti, battute, dinamiche, purché gli corrispondessero. Intorno a lui si è mossa una macchina a spalla sempre disponibile ad essere sorpresa, spiazzata, sfidata.

La condizione di orfano per Kiko è un dato di fatto narrativo ma è anche una metafora della sua generazione. Kiko vive la sua adolescenza oggi, in un’Italia dove padri e nonni hanno sottratto la speranza di futuro a figli e nipoti. Kiko si trova non solo senza padre, ma anche senza maestri credibili in grado di aiutarlo a trovare la strada. Nessuna delle persone che si occupano di lui, compresa la madre, è capace di sognare con lui. E nessuno può crescere se non viene sognato.
Kiko sente di essere in balia di un pianeta ingiusto. E non può fare a meno di aggrapparsi alla nostalgia di papà Jacopo, l’unica persona ad avere creduto in lui.

Da suo padre ha ereditato una situazione economica disastrosa, ma anche un tesoro: l’istinto di alzare gli occhi al cielo e confrontarsi con la grandezza. Sarà grazie ad Ettore, un anziano maestro “sovversivo e greco” che Kiko imparerà a sperare e a lottare.

Se chiudo gli occhi non sono più qui è un film sull’avventura della conoscenza, sulla potenza esplosiva che deflagra quando il sapere entra in contatto con la vita e il bisogno profondo di interrogarci intorno ad essa. Per questo è un film pieno di ottimismo, che crede nella trasformabilità della vita a partire dal sapere; anche nel giorno in cui, sulla terra, dovessero scomparire tutte le scuole, tutte le accademie e tutte le università.

Vittorio Moroni

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