Home Curiosità Sean Penn insoddisfatto del montaggio di The Tree Of Life

Sean Penn insoddisfatto del montaggio di The Tree Of Life

The Tree Of Life di Terrence Malick continu a far discutere. Perché a non averlo capito c’è anche lui, Sean Penn!

pubblicato 24 Agosto 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 09:05



Trionfatore a Cannes e in assoluto tra i film favoriti ai prossimi Oscar, The Tree Of Life di Terrence Malick ha suscitato non poche discussioni, sia tra la critica (qui la nostra recensione e qui le nostre ‘analisi’) che tra il pubblico. Costato 30 milioni di dollari, e riuscito ad incassarne 40 in tutto il mondo, 12 dei quali negli Usa, il film Fox Searchlight torna quest’oggi a far parlare di se’ grazie a delle piccate dichiarazioni rilasciate da Sean Penn, co-protagonista da Oscar apparso decisamente ‘sprecato’, se paragonato al suo enorme talento. D’altronde il montaggio adoperato da Malick ha tagliato ore ed ore di pellicola, tanto che nei mesi scorsi si è parlato di una versione homevideo da 6 ore, finendo per ‘limitare’ la presenza in sala dell’attore, che si è così sfogato sulle pagine del Le Figaro .

“Non ho affatto trovato sullo schermo l’emozione dello script, che è in assoluto il più bello che io abbia mai letto. Una narrazione più chiara e più convenzionale avrebbe aiutato il film senza, a mio parere, diminuire la sua bellezza e il suo impatto. Francamente, sto ancora cercando di capire quello che ho fatto e quello che avrei dovuto aggiungere in quel contesto! Per di più è lo stesso Terry a non essere mai riuscito a spiegarmelo in modo chiaro. È un film che consiglio a condizione che venga visto una sola volta, senza preconcetti. Sta a ciascuno cercare di trovare una connessione personale, emotiva o spirituale, con la pellicola. Coloro che ci riescono lasciano la sala molto commossi”.

Dichiarazioni stizzite, da parte di Sean, probabilmente infastidito dalla poca presenza del suo personaggio sullo schermo, letteralmente oscurato dall’inattesa e straordinaria bravura di Brad Pitt. In realtà nulla di nuovo per il regista, famoso per la maniacalità con cui in fase di montaggio taglia quasi completamente intere parti. Come dimenticare il ‘povero’ Adrien Brody, inizialmente protagonista de La Sottile Linea Rossa, per poi essere drasticamente ridimensionato? Per non parlare di Mickey Rourke, Bill Pullman, Viggo Mortensen, Gary Oldman e Martin Sheen, addirittura completamente tagliati in post-produzione.

Ora, dando per scontato che Malick mai e poi mai risponderà pubblicamente a Penn, voi che ne dite. L’attore ha ragione, o molto più semplicemente non ha ancora accettato i pesanti tagli a cui è dovuto andare incontro?