Senza Valerian, ci sentiamo meglio
Il film di Luc Besson sta avendo un suo destino, e non lo guida nessuno, se non i produttori e lo stesso (bravo regista, sceneggiatore). Io dissento. Non mi è piaciuto, ho torto?
Sono stato invitato a vedere “Valerian”, il film di Luc Besson, da persone a cui non mi sono sentito di dire no. Sono entrato con loro in una sala di via Giulio Cesare, un bel cinema di Roma, per lo spettacolo centrale della serata alle 19.45. Non c’era nessuno. O meglio, a poco a poco, alcuni sono arrivati e forse, alla fine, altri alcuni se n’erano poi andati in silenzio. Ho pensato che quel silenzio di fuga era dovuto al silenzio, ai silenzi del film, alla sua scarsa, scadente qualità Una storiella sentimentale, non d’amore, solo sentimental-banale: due giovani arruolati dal potere contro una congerie di ostili e di ostilità di eserciti (quanti erano ?) che nella assurda spazialità nell’universo giocano con smorfie d’amore e soprattutto con le armi, alla guida di una mini ipertecnologica (però senza bagno, nella fantascienza non ci sono bagni).
Mi sono appoggiato allo schienale della poltrona e mi sono abbandonato agli sguardi. Si va da una spiaggia inventata, dove ll mare ubbidisce ai superuomini che lo manovrano come in una vasca di casa ai primi scontri e violenze in un deserto finto come un presepe di un supermercato; ad un’ eruzione di armi e fuochi senza vulcani, con nemici o paranemici morti ammazzati a grappoli moltiplicano l’effetto dei pellerossa morti ammazzati nei western d’antan, americani (gli italiani di Sergio Leone e altri sono stati poi migliori).
Gli sguardi insaziabili, e però a poco a poco sempre più stanchi, hanno dovuto fare i conti poi con una quantità esagerata di mostri, orrendi, e solo in qualche caso simpatici, però copiati da le stars war di Lucas, un precedente importante e un miracolo di invenzione rispetto al mediocre “Valerian” che sfinisce e delude.
L’appararo di “creativi” che hanno collaborato con il Luc fuori forma, peccato, hanno lavorato su un copione non solo infelice ma mostruosamente…insostenibile, con finale prevedibile, ci mancherebbe,soprattutto irritante, scadente politically scorret,
Ho amato film di fantascienza, Ma adesso basta per questa roba. O si trovano geni per storie e riprese non malsane, per nulla divertenti, o è meglio boicottare quaste supefantascienza che vola basso e non ripaga con invenzion ripetitive, vuote non solo di senso ma profondamente inutili, anche al botteghino, abbandonati solo al caso, allo sbaraglio. E il cinema muore con loro.