Stasera in tv: “Serafino” su Rete 4
Rete 4 stasera propone “Serafino”, commedia del 1968 diretta da Pietro Germi e interpretata da Adriano Celentano e Ottavia Piccolo.
Cast e personaggi
Adriano Celentano: Serafino
Saro Urzì: Zio Agenore; Padre
Francesca Romana Coluzzi: Asmara
Ottavia Piccolo: Lidia
Amedeo Trilli: L’oste
Gino Santercole: Caporale
Benjamin Lev: Armido
Giosue Ippolito: Rocco
Nazzareno Natale: Silio
Luciana Turina: Una Zia
Oreste Palella: Avvocato dell’accusa
Ermelinda De Felice: Zia Armida
Gustavo D’Arpe: Medico militare
Pietro Gerlini: Brigadiere
Nerina Montagnani: Zia Gesuina
Doppiatori italiani
Deddi Savagnone: Asmara
Michele Gammino: Caporale
Vittorio Stagni: Armido
Corrado Gaipa: Rocco
Roberto Bertea: Avvocato dell’accusa
Oreste Lionello: Medico Militare
La trama
Serafino Fiorin (Adriano Celentano), pastore del gregge dello zio Agenore e della zia Gesuina, tornato dal servizio militare e congedato per insufficienza mentale, diventa l’amante della cugina Lidia (Ottavia Piccolo) e di una prostituta madre di quattro bambini.
Quando la zia Gesuina passa a miglior vita Serafino si ritrova erede di tutti i suoi beni che comincia a dilapidare e così lo zio Agenore decide di farlo interdire, ma non sarà cosa facile…
Il nostro commento
Un giovane e scanzonato Adriano Celentano prima del boom cinematografico anni ’80, diretto per l’occasione dal Pietro Germi di Divorzio all’italiana che in questa commedia divertente e spensierata aggiunge qualche elemento all’insegna del pruriginoso.
Serafino racconta di uno spirito ribelle, Celentano gioca al “Ragazzo di campagna” ma al contrario dell’Artemio di Renato Pozzetto, quasi passivo di fronte alle tentazioni della città, il pastore di Celentano ha uno spirito anarchico che lo pone in contrasto con le convenzioni e le regole di una società moderna e modernizzatrice con la quale non riesce proprio ad entrare in sintonia; questo rende Serafino un simpatico e folle ribelle che ama vivere la vita in piena e totale libertà, costi quel che costi.
Curiosità e colonna sonora
- L’attore Gino Santercole racconta un aneddoto sul film: “Il primo provino di Celentano per questo film andò malissimo. Adriano fu scartato da Pietro Germi, il quale disse che, con quella faccia da gangster, Adriano era buono solo a fare film gialli. Germi spiegò a Celentano che Serafino è uno che ride, che è sempre aperto. Allora Celentano gli chiese un altro provino e lì cambiò tutto: Germi rimase entusiasta e durante tutta la prima settimana di lavorazione controllò che Serafino non tornasse Celentano”.
- Il film è stato girato in massima parte nel comune di Arquata del Tronto e nelle sue frazioni, tra le quali spiccano Spelonga e Capodacqua, per le numerose scene interne ed esterne girate. Infatti la scena finale, la panoramica in montagna, riprende proprio il monte Vettore con l’anello dei Sibillini e la Piana di Castelluccio, che si trovano tra le province di Ascoli Piceno (Arquata), Perugia (Norcia) e Macerata (Visso). Altre scene sono state girate in Abruzzo a Campo Imperatore (L’Aquila).Alcune scene del film sono state girate anche ad Amatrice.
- Il film nella versione per le sale era vietato ai minori di 14 anni. Nel 2013 è uscito il DVD dalla Cecchi Gori con il visto censura V.M. 14 anni e quindi completo di tutte le scene eliminate dai passaggi televisivi Mediaset.
- Le musiche originali del film sono di Carlo Rustichelli, collaboratore di lunga data del regista Pietro Germi per il quale ha musicato anche In nome della legge, Il ferroviere, Divorzio all’italiana, Sedotta e abbandonata.
- La colonna sonora include i brani “La ballata del pastore” cantata da Pietro Germi, “La storia di Serafino” e “La pelle” interpretate da Adriano Celentano.