Sherlock Holmes 2 in testa al box office Usa
Un esordio vincente, anche se in calo rispetto al capitolo uno. Sherlock Holmes 2 ha immediatamente fatto suo il box americano, incassando 40 milioni di dollari in 72 ore.
Un esordio vincente, anche se in calo rispetto al capitolo uno. Sherlock Holmes 2 ha immediatamente fatto suo il box office americano, incassando 40 milioni di dollari in 72 ore (0,807 la media per sala). Di tutt’altro ‘tenore’ l’esordio del 2009, con 62 milioni di dollari raccolti in 3 giorni. Ma in quel caso ci trovavamo dinanzi al weekend natalizio, e non pre-natalizio, con tutte le conseguenze del caso. 12 mesi fa Tron Legacy partì con 44 milioni. Siamo quindi più o meno su quelle cifre. L’effetto sequel ha però colpito anche Alvin Superstar 3. Seconda piazza e ‘solo’ 23 milioni e mezzo di dollari per il film della Fox (,312 la media per sala), rispetto ai 49 raccolti dal predecessore. Costato 75 milioni, Alvin dovrà raccoglierne circa 150 worldwide per iniziare a far cassa, e giustificare un eventuale quarto capitolo. Considerando il boom dei due titoli precedenti, dovrebbe farcela senza troppi problemi. Anche se con solo 425 sale a disposizione, tutte in IMAX, Mission Impossible 4 è comunque riuscito ad accaparrarsi la terza piazza. Poco meno di 14 i milioni di dollari incassati dal titolo Paramount (30,588 dollari la pazzesca media per sala), ‘aiutato’ dall’abbinamento con il prologo de Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno e a dir poco promosso con questa tranche di ‘anteprime’, aspettando lo sbarco monster del 21 dicembre.
Dopo solo 7 giorni scivola dal primo al quarto posto (-43% sugli incassi) Capodanno a New York. Risultati disastrosi per la commedia della Warner, arrivata ai 25 milioni di dollari raccolti in 10 giorni. Appuntamento con l’Amore ne incassò oltre 50 in 72 ore. E’ flop. Se in quinta posizione troviamo The Sitter, con 18 milioni di dollari, in sesta resiste Breaking Dawn – Parte 1, arrivato ai 266 milioni di dollari. E’ ormai evidente che il muro dei 300 milioni non cadrà, per un titolo comunque riuscito ad incassare oltre 650 milioni di dollari in tutto il mondo. Con un aumento delle copie a disposizione (986), e un +1076% sugli incassi, Young Adult di Jason Reitman è riuscito a portarsi a casa circa 4 milioni di dollari, mentre Hugo Cabret di Martin Scorsese sembra proprio aver finito la benzina nel motore. Costata 170 milioni di dollari, la pellicola della Paramount non è andata oltre i 4 milioni di dollari (1,432 dollari la pessima media per sala), anche se con oltre 2500 copie a disposizione. Il totale, ad oggi, segna 39 milioni, per un film che dovrà incassarne almeno 300 in tutto il mondo per iniziare a far cassa. Sarà dura, visto che mai un film di Scorsese è arrivato a tanto. Shutter Island si fermò a quota 295, mentre The Departed ai 290, ma c’è da dire che entrambi abbatterono facilmente il muro dei 100 milioni casalinghi. Per Hugo l’impresa è oggettivamente impossibile.
Chi invece continua ad incassare è The Descendants. Trascinato dalla pioggia di candidature ai Golden Globes, il film della Fox Searchlight ha raccolto altri 3 milioni e mezzo di dollari, arrivando ai 29 milioni di dollari, con Il figlio di Babbo Natale e i Muppet poco più avanti, in fondo alla classifica, con 39 e 71 milioni di dollari in tasca. Da segnalare infine il calo del 25% per My Week with Marilyn, arrivato ai 6 milioni di dollari, il +7.6% di Shame, poco sopra il milione, e il -2.8% di The Artist, riuscito a tenere dopo il boom di nomination ai Golden Globes, con 1,327,000 dollari incassati fino ad oggi. Ultima new entry d’autore con Carnage di Roman Polanski, riuscito ad incassare 86,000 dollari con appena 5 sale a disposizione . Settimana intensa quella in arrivo, grazie a tre titoli pronti a fare follie in vista del Natale. Martedì 21 dicembre scoccherà infatti l’ora di Tintin, Uomini che odiano le Donne ed il ‘vero’ Mission Impossible 4, ampliato anche fuori dai circuiti IMAX. Due giorni dopo, ovvero il 23, dicembre, toccherà a We Bought a Zoo, con il 25, giorno di Natale, lasciato in pasto a The Darkest Hour e soprattutto a lui, War Horse di Steven Spielberg, pronto a ‘sfidare’ se stesso con due film contemporaneamente al cinema. Per 10 giorni letteralmente da urlo.