Home Curiosità Sicko censurato a Cuba secondo Wikileaks, ma sarà vero?

Sicko censurato a Cuba secondo Wikileaks, ma sarà vero?

Tra le migliaia di documenti segreti pubblicati dal sito Wikileaks sono emerse delle vere e proprie bombe diplomatiche che hanno minato (o lo faranno) i rapporti internazionali degli Stati Uniti. Alcuni di questi, come era anche possibile immaginare, contengono informazioni legate al mondo del cinema americano e, sebbene non siano “pericolose” dal punto di vista

pubblicato 22 Dicembre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 16:42


Tra le migliaia di documenti segreti pubblicati dal sito Wikileaks sono emerse delle vere e proprie bombe diplomatiche che hanno minato (o lo faranno) i rapporti internazionali degli Stati Uniti. Alcuni di questi, come era anche possibile immaginare, contengono informazioni legate al mondo del cinema americano e, sebbene non siano “pericolose” dal punto di vista politico, sono decisamente curiose dal punto di vista giornalistico.

Secondo un rapporto confidenziale dell’ambasciata Usa a L’Avana, lo stato di Cuba infatti avrebbe censurato il film Sicko di Michael Moore, sebbene fosse un film altamente critico nei confronti del sistema sanitario americano, elogiando invece la forma che viene esercitata nello stato caraibico (e comunista).

Il motivo per questo “bando” è che il film descrive in modo quasi “mitico” la funzionalità del sistema di healtcare cubano, facendo temere alle autorità dell’isola di non essere in grado di gestire un imponente ritorno d’immagine dopo aver mostrato a tutti che alcuni privilegi della sanità cubana non sarebbero in realtà disponibili per tutta la popolazione.

Il film Sicko sarebbe stato mostrato in forma di screening a un gruppo di medici cubani che sarebbero stati disturbati da come è stato rappresentata la situazione nel loro stato, al punto che molti di loro avrebbero lasciato la proiezione a film non concluso.

Sul sito ufficiale di Michael Moore invece la risposta scritta di pugno dal documentarista. Il film a Cuba non sarebbe mai stato censurato, anzi sembrerebbe tutta una montatura per dimostrare che anche a Cuba non si sta poi così bene. Insomma, chi ha il pane non ha i denti, chi ha i denti non ha il pane!

Fonte | The Guardian