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Smoke and Mirrors: trailer e tutte le anticipazioni sul documentario su Tom Savini

Debutta in digitale a ottobre 2021 Smoke and Mirrors, il documentario dedicato al truccatore e mago degli effetti speciali Tom Savini.

27 Settembre 2021 18:46

Il 16 ottobre 2021 debutterà direttamente in digitale con Wild Eye Releasing Smoke and Mirrors: The Story of Tom Savini, un nuovo documentario sull’icona horror, leggendario truccatore e artista degli effetti speciali. Il film copre gli esordi di Savini in quel di Pittsburgh e la sua ascesa alla celebrità come il mago degli effetti speciali più ricercato di Hollywood.

Trama e cast

La trama ufficiale: Leggenda degli effetti speciali, truccatore, attore, regista, stuntman, Tom Savini ha ridefinito il genere horror con il suo arsenale di talenti. Ma chi è l’uomo dietro il titolo di “King of Splatter?” Dalla sua infanzia a Pittsburgh in Pennsylvania al suo turno di servizio durante il Vietnam, ai suoi inizi con George A. Romero e oltre. Smoke and Mirrors è il documentario che definisce la vita e la carriera dell’icona dell’horror Tom Savini.

Il documentario include interventi di Savini, George A. Romero, Tony Todd, Danny McBride, Robert Rodriguez, Danny Trejo, Alice Cooper, Greg Nicotero, Tom Atkins, Corey Feldman. Howard Berger, Doug Bradley, Sid Haig, Bill Mosele, James Rolfe, John A. Russo, Lia Savini e Fred Williamson.

Smoke and Mirrors – trailer e video

Primo teaser ufficiale in lingua originale pubblicato il 22 febbraio 2011

Secondo trailer ufficiale in lingua originale pubblicato 15 settembre 2015

Clip ufficiale in lingua originale pubblicata l’8 ottobre 2020

Terzo Trailer ufficiale in lingua originale pubblicato il 27 settembre 2021

Curiosità

  • Il documentario è stato presentato in anteprima nel 2015 a Sitges, ma solo ora pronto per l’uscita ufficiale.
  • “Smoke and Mirrors” è diretto dall’artista degli effetti speciali e truccatore americano Jason Baker, che fa il suo debutto alla regia dopo aver realizzato cortometraggi e video musicali. Baker è titolare dei Callosum Studios e ha lavorato su oggetti di scena ed effetti speciali per numerose produzioni e programmi TV. I suoi crediti includono anche il dramma Barriere (trucco) con protagonista Denzel Washington.
  • Tom Savini è noto con i soprannomi di “Il Padrino del Gore” e “Re dello Splatter”.
  • Tom Savini è noto per il suo lavoro in molti film diretti da George A. Romero, tra cui Martin, Zombi 2, Il giorno degli zombi, Creepshow e Monkey Shines.
  • Tom Savini ha creato gli effetti speciali e il trucco per molti classici di culto come Venerdì 13 (I-IV), Maniac, The Burning, Rosemary’s Killer e Non aprite quella porta 2.
  • “Smoke & Mirrors” è prodotto da Andy Westfall e Jason Baker con Robert Lucas e Greg Nicotero tra i produttori esecutivi.
  • Per il suo lavoro di stuntman, il suo riferimento è la leggenda action Jackie Chan.
  • Ha rifiutato la possibilità di dirigere Cimitero vivente (1989).
  • Ha una casa stregata, Terrormania, anch’essa situata a Pittsburgh, in Pennsylvania. Gli studenti delle sue classi si esibiscono e lavorano nella casa stregata.
  • Ha una scuola di trucco/effetti speciali a Monesson, Pennsylvania (Douglas School of Business).
  • Avrebbe dovuto interpretare la parte del secondo motociclista in U Turn – Inversione di marcia (1997) di Oliver Stone, dopo che Stone lo aveva visto in Dal tramonto all’alba (1996). Ma a causa di un conflitto di programmazione, Stone ha scelto invece il suo produttore Richard Rutowski per quella parte.
  • Il suo ruolo di Prester John, antagonista in Sea of ​​Dust (2008), è stato scritto da Scott Bunt pensando a Savini.
  • È l’unico attore a recitare in tre film sui “Morti viventi” di Romero, ha interpretato per la prima volta il ruolo di ‘Blades’, un motociclista fuorilegge in Zombi (1978) e poi nel remake del 2004 L’alba dei morti viventi come sceriffo della contea. Ha poi ripreso il suo ruolo di “Blades” in La terra dei morti viventi (2005), questa volta come uno zombie.
  • Tom Savini è un abile schermidore e un grande fan del wrestling professionistico.
  • Originariamente doveva essere un truccatore di effetti speciali in La notte dei morti viventi (1968), ma all’epoca Savini si è arruolato per servire in Vietnam.
  • Nel 2006 ha fornito la sua voce al gioco horror “City of the Dead” – uno spin-off dei film sui Morti Viventi di George A. Romero, ma il distributore del gioco Hip Interactive è fallito e il gioco non è mai uscito.
  • Ha un figlio di nome Lon e una nipote di nome Chaney in omaggio al suo eroe, l’attore Lon Chaney.
  • E’ un grande fan del wrestling professionistico.
  • È apparso come se stesso nel romanzo del 2008 “Bad Moon Rising” di Jonathan Maberry. Savini è una delle numerose celebrità horror del mondo reale che si trovano nella città immaginaria di Pine Deep quando i mostri attaccano. Altre celebrità includono Ken Foree, Brinke Stevens, James Gunn, Stephen Susco, Debbie Rochon, John Bloom (alias Joe Bob Briggs) e il bluesman Mem Shannon.
  • Ha aiutato il dipartimento degli effetti speciali durante le riprese di Django Unchained.
  • Ha grande stima del regista Robert Rodriguez.
  • L’effetto speciale preferito di Tom Savini è lo zombie che si avvicina all’elicottero in Zombi (1976).
  • E’ terrorizzato da ragni e rasoi.
  • È di origini italiane.
  • Non intendeva diventare uno stuntman, è successo per caso sul set di Zombi (1976) quando non è stata assunta una troupe di stuntmen.
  • Vive a Bakersfield, California.
  • Uno dei suoi film horror preferiti è l’originale Black Christmas (Un Natale rosso sangue) (1974).
  • Tom Savini non ha avuto solo un cameo nella serie tv Locke & Key, ma viene anche citato nella serie tv da Scot, che spiega di aver chiamato la sua troupe amatoriale di film horror “Savini Squad”.

Tom Savini biografia

L’attore/mago degli effetti speciali/stuntman/regista Tom Savini è nato a Pittsburgh il 3 novembre 1946. Ispirato dal film L’uomo dai mille volti (1957) ispirato alla vita dell’attore Lon Chaney, un giovane Savini affascinato dal cinema e dalle sue illusioni trascorre la giovinezza nella sua stanza creando personaggi e praticando instancabilmente il trucco. Più tardi, come fotografo di guerra in Vietnam, Savini ha visto in prima persona la raccapricciante carneficina del fronte e simulandola sullo schermo ha raggiunto la fama per i suoi realistici e raccapriccianti effetti di trucco diventando una leggenda nel periodo d’oro dello “splatter”, all’inizio degli anni 80. Insieme alle altre leggende del trucco speciale, Dick Smith (L’esorcista) e Rob Bottin (La cosa), Savini è stata una delle persone chiave nella realizzazione di pellicole fantasy/horror degli anni ’80-’90. Savini è stato fortemente influenzato dal divo dell’era del muto Lon Chaney, e ha cercato di emulare gli incredibili effetti di trucco teatrale che sono stati un segno distintivo della carriera di Chaney. Nel suo libro “Grande Illusions”, Savini parla dei suoi primi tentativi di applicare protesi al viso usando “gomma alla menta”, avendo interpretato erroneamente l’utilizzo di “gomma arabica”! Il suo primo lavoro è stato in pellicole a basso budget, fornendo effetti sonori e trucco per film horror realizzati in modo indipendente come Deranged – Il folle (1974) e Martin (1976). La svolta arriva nel 1978 grazie ai suoi macabri effetti nel film cult Zombi (1978) diretto da George A. Romero e poi nel controverso film slasher Venerdì 13 (1980), il film generalmente identificato come apripista per il genere “splatter”. Nel 1990 Savini ha diretto il suo film di debutto, La notte dei morti viventi, un apprezzato remake del classico zombie originale di Romero. Non contento di stare solamente dietro l’obiettivo Savini si è cimentato anche con la recitazione in dozzine di film e può essere visto dimostrare le sue capacità come “Morgan, il cavaliere nero” in Knightriders (1981), come “Blades”, uno dei membri di una gang di motociclisti in Zombi (1978) e come “Sex Machine”, un altro motociclista vestito di pelle – ma questa volta con una pistola montata sull’inguine – nel vampire movie Dal tramonto all’alba (1996).

Dichiarazioni di Tom Savini

[Tom Savini parla di come le sue esperienze in Vietnam influenzano i suoi effetti di trucco) Questa domanda mi viene posta spesso. Ho visto un sacco di sangue anatomicamente corretto di prima mano e penso che la parte più importante di ciò sia stata se creiamo un cadavere o una situazione, c’è una certa sensazione che si prova vedendo una cosa reale. Se sto creando un effetto cruento e non ho la stessa sensazione di quando ho visto la cosa realmente, non sono soddisfatto.

In realtà ho rifiutato L’assassino ti siede accanto , per fare The Burning  perché Jason era in giro nella “Parte 2” e come sai Jason nel film non c’è. Jason era un bambino che è morto nel primo film. Guardare un film di “Venerdì 13” dopo la “Parte prima” è una stupidaggine. Perché non c’è Jason. Non dovrebbe esserci Jason.

Tutti pensano che a Tom Savini non piaccia qualcosa a meno che non ci sia sangue e gore. Questa è una stupidaggine. I miei film preferiti sono le storie d’amore.

Il cinema è un mezzo davvero magico. Puoi creare illusioni rispetto alla realtà, far credere alle persone di aver visto cose che in realtà non hanno visto, come far saltare la testa ad un ragazzo con un fucile.

Mio nipote ha cinque anni e sa chi è Frankenstein. Un giorno gli mostrerò il mio busto di Jack P. Pierce e gli dirò: “Hai visto cosa fa il nonno, ha creato questi mostri ed è per questo che ora faccio i miei mostri”.