Snowpiercer boom in Corea: ma Harvey Weinstein lo taglia per gli Usa perché gli americani sono stupidi
In Italia nel 2014, Snowpiercer ha già conquistato la Corea
In patria ha avuto una partenza folgorante, con quasi 5 milioni di coreani corsi al cinema nel giro di pochi giorni per poterlo ammirare. Stiamo parlando di Snowpiercer, atteso esordio ‘Usa’ per il regista sudcoreano Bong Joon-ho, con protagonisti Kang-ho Song, Chris Evans, Tilda Swinton e Jamie Bell. Al centro della trama un gruppo di sopravvissuti ad un’apocalisse che ha ricoperto la terra di neve e ghiaccio deve convivere sotto il tetto di un treno. Ma la preoccupazione sul futuro e la mancanza di viveri creerà una situazione invivibile e scontri all’ultimo sangue.
Digerita la release coreana, quella americana, incredibile ma vero, è ancora avvolta nel mistero. E il perché ha del clamoroso. Harvey Weinstein sarebbe infatti convinto che la pellicola, per il mercato americano, debba essere tagliata, per ‘assicurarci che venga capito anche da quegli stupidi degli abitanti dell’Oklahoma, o dell’Iowa‘. Testuale. Almeno una ventina di minuti andranno quindi mandati al macero, rispetto ai 126 ‘originali’ del film, per la gioia del ‘povero’ Bong Joon-ho, in questo caso costretto a dover sopportare le follie produttive e distributive dell’uomo più potente ed influente di Hollywood.
A differenza degli ‘stupidi’ americani, va detto, Snowpiercer sbarcherà nel resto del mondo nella sua versione integrale. Italia compresa.