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Roma 2014 – Soap Opera: Recensione in Anteprima

Torna in sala Alessandro Genovesi, regista de La peggior settimana della mia vita, con la commedia Soap Opera

pubblicato 16 Ottobre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 21:21

Il ritorno alla Festa, ad una manifestazione pensata per il pubblico e non per la critica. Questa la svolta voluta da Marco Muller&Soci per la nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, aperto e chiuso da due commedie targate Medusa. Ebbene in attesa di vedere Ficarra e Picone il red carpet capitolino ha quest’oggi accolto il ricco cast di Soap Opera, nuovo titolo del 41enne milanese Alessandro Genovesi, già premiato dal pubblico delle sale nostrane con i film La peggior settimana della mia vita e Il peggior Natale della mia vita.

Protagonisti di un tempo qui ritrovati, vedi Fabio De Luigi e Cristiana Capotondi, sotto la neve battente di un 31 dicembre alquanto movimentato nella palazzina di una qualsiasi città italiana (ma è Milano e si vede). Perché è qui, tra le 4 mura di un palazzo, che si intrecciano le storie di amici e inquilini, marescialli ed ex fidanzate, bellezze straniere e attricette da soap. Un microcosmo di personaggi volutamente surreali che spinge sul pedale dei cliché televisivi, cavalcando una storia con morto ammazzato, armi da fuoco, corna, gravidanze, incidenti, funerali, feste e presunti colpi di scena. Presunti, per l’appunto.

Perché Genovese non ha saputo tenere per le corna la propria creatura, partita benissimo nei primi minuti che vanno letteralmente a ‘spaziare’ tra i piani del palazzo protagonista. Gli ingredienti presto serviti a tavola sono succosi e stimolanti, grazie ad una regia avvolgente e sorprendentemente elegante. Se non fosse che con il passare dei minuti il flebile soggetto si perda a causa di uno script sostanzialmente vuoto e inutile nella sua rappresentazione. Notevoli i costi di produzione nella ricostruzione di fatto totale di enterni ed ‘esterni’, basti pensare alla palazzina, con il regista che ha saputo perfettamente sfruttare gli spazi a disposizione. Sotto una fitta e soffice nevicata si incontrano e si scontrano le esistenze di più personaggi.

Gianni e Mario (Ale e Franz), fratelli ‘costretti’ a vivere insieme, perennemente rinchiusi in casa, da soli, a rinfacciarsi avvenimenti passati; c’è poi Francesco (Fabio De Luigi), single ma ancora innamorato di Anna (Cristiana Capotondi), sua ex a tempo di record rimasta incinta di un altro uomo; il miglior amico di Francesco è Paolo (Ricky Memphis), da una vita depresso, a breve padre e travolto da enormi dubbi riguardanti la propria sessualità; al piano di sopra si fa spazio Alice (Chiara Francini), sexy attrice in una soap opera televisiva di successo che ha un debole per gli uomini in divisa; ed infine Pietro, l’inquilino del piano terra che si suicida la notte prima di Capodanno, e soprattutto poche ore prima dell’arrivo della sua (ex) fidanzata Francesca (Elisa Sednaoui), che finirà per scatenare l’interesse di Francesco, suscitando a sua volta la gelosia di Anna. A completare il quadretto da telenovela spagnola l’inevitabile Maresciallo dei Carabinieri Gaetano Cavallo (Diego Abatantuono), protaognista di un demenziale interrogatorio.

Un’operazione a doppio taglio, quella voluta da Genovesi. Perché tecnicamente fascinosa, con movimenti della macchina da presa studiati e un’attenzione particolare sulle scenografie, eppure concettualmente ‘trash’, andando a picchettare le fondamenta della tipica soap televisiva per ‘copiarne’ struttura, svolte narrative, recitazione e dialoghi. L’eccesso è di casa nel film di Genovesi, se non fosse che la pulita rappresentazione visiva vada a scontrarsi con la pochezza e la banalità della sceneggiatura, in più casi quasi ‘costretta’ ad aggrapparsi a vere e proprie barzellette per tornare a galla.

Mai volgare, questo è vero, Soap Opera prova forzatamente ad indossare gli abiti della commedia ‘alta’, andando volutamente a scimmiottare quei prodotti televisivi nati addirittura negli anni ’30 come semplici spot di detersivi per le casalinghe disperate d’America. Dalle bolle di sapone di un tempo alla bolla cinematografica di Genovesi il passo è stato breve. Perché la commedia Medusa vola via con esagerata leggerezza, incartandosi sempre più su se’ stessa con il passare dei minuti, tanto da finire con l’esplodere senza lasciare nulla dietro di se’. Se non qualche gocciolina di fresco piacere registico e poco altro. Troppo poco altro per inaugurare un Festival che ci auguriamo possa essere assai più consistente dell’ennesima commedia italiana che con fatica riesce a strappare qualche risata, facendosi automaticamente dimenticare 30 secondi dopo l’uscita dalla sala.

Voto di Federico: 4.5

Soap Opera (Ita, commedia, 2014) di Alessandro Genovesi; con Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Chiara Francini, Elisa Sednaoui, Alessandro Besentini, Francesco Villa, Caterina Guzzanti, Diego Abatantuono – uscita giovedì 23 ottobre 2014.

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