Sofia Coppola presenta la sua carriera in un video di 4 minuti
In occasione dell’uscita americana del suo ultimo film, The Bling Ring, Sofia Coppola si racconta in una veloce intervista a Total Film. Ecco qui il video.
Sofia Coppola è diventata in poco tempo una regista di culto. Ci sono voluti solo due film (Il giardino delle vergini suicide e Lost in Translation) per farle ricevere apprezzamenti sia dalla critica che dal pubblico. Poi sono arrivati i film successivi, più controversi e dalle reazioni contrastate, ma la Coppola resta ancora una delle voci del panorama americano che in molti aspettano al varco con curiosità.
È successo ovviamente anche con The Bling Ring, il suo ultimo lavoro che ha aperto l’Un Certain Regard del Festival di Cannes 2013 (qui la nostra recensione). Oggi The Bling Ring è nei cinema americani, e la regista si è rivelata in un’intervista con Total Film, in un video di 4-5 minuti in cui ripercorre brevemente la sua carriera raccontando come sono nati i suoi film e svelando alcuni aneddoti che faranno felici i suoi fan.
Sofia Coppola ha esordito nel 1999 con Il giardino delle vergini suicide, dal romanzo di Jeffrey Eugenides. La regista racconta che all’epoca non pensava di girare un film, ma iniziò a scrivere una sceneggiatura dal libro quasi come esercizio. Poi questo script è arrivato in mano ad alcuni produttori e da qui è nato il film che le ha fatto iniziare la sua carriera. Una carriera continuata con Lost in Translation, forse ancora oggi il suo film più celebre e amato.
Lei stessa si è detta sorpresa di quanto amore il pubblico abbia dimostrato nei confronti della sua opera seconda, e ricorda l’esperienza che fu girare il film: ricorda con affetto Bill Murray, di cui è sempre stata una grande fan, e ricorda di aver visto per la prima volta Scarlett Johansson in Manny & Lo (film del 1996), e poi di averla incontrata in occasione delle riprese del film ovviamente molto più cresciuta.
Riguardo a Marie Antoinette ricorda soprattutto lo “scandalo” montato dalla stampa sulla rilettura pop di un mito francese, e ricorda ovviamente anche le reazioni divise sul film: reazioni che comunque si aspettava. Dopo un periodo di pausa, in cui si trasferisce a Parigi ed ha la prima figlia (Romy) dal compagno Thomas Mars, inizia a pensare ad un nuovo film più piccolo dopo l’esperienza di Marie Antoinette.
Un film “alla Lost in Translation“, più semplice, con pochi personaggi: è così che nasce Somewhere, contestato Leone d’Oro a Venezia 2010. Di The Bling Ring le piace raccontare soprattutto di Paris Hilton, una delle vere vittime del gruppo di ragazzini ladri protagonisti del suo ultimo lavoro. Di lei racconta che è stata molto disponibile, soprattutto visto che le ha concesso la sua vera villa a Los Angeles come set per girare le scene in cui il gruppetto s’infiltrava per rubare.
Infine, Sofia spende giustamente due parole per papà Francis Ford Coppola, ricordando di quando da giovanissima spendeva del tempo sul set con lui. Quanto tempo è passato da quando viveva tutto quel mondo del cinema in modo passivo, e oggi ne fa parte da regista cult…