Stasera in tv: “Sono tornato” su Canale 5
Canale 5 stasera propone “Sono tornato”, commedia del 2018 di Luca Miniero con Frank Matano, Massimo Popolizio, Stefania Rocca e Gioele Dix.
Cast e personaggi
Massimo Popolizio: Benito Mussolini
Frank Matano: Andrea Canaletti
Stefania Rocca: Katia Bellini
Gioele Dix: Daniele Leonardi
Eleonora Belcamino: Francesca
Ariella Reggio: nonna Lea
Massimo De Lorenzo: Giorgio
Giancarlo Ratti: Mario Capogrossi
Guglielmo Favilla: autore televisivo
Andrea Batti: produttore televisivo
Luca Avagliano: Gianni
Daniela Airoldi: Laura
Alessandro Cattelan: se stesso
Enrico Mentana: se stesso
Piera Russo: Carla
Gianni Alemanno: se stesso
Alessandro Tuzzi: Guardia giurata
La trama
Roma. Giorni nostri. Dopo 80 anni dalla sua scomparsa Benito Mussolini è di nuovo tra noi. La guerra è finita, la sua Claretta non c’è più e tutto sembra cambiato. All’apparenza. Il suo ritorno viene casualmente filmato da Andrea Canaletti, un giovane documentarista con grandi aspirazioni ma pochi, pochissimi successi. Credendolo un comico, Canaletti decide di renderlo protagonista di un documentario che finalmente lo consacrerà al mondo del cinema. I due iniziano così una surreale convivenza, che tra viaggi per l’Italia, ospitate tv e curiosi momenti di confronto con gli italiani di oggi, porta il Duce a farsi conoscere e riconoscere sempre di più, al punto tale da diventare il protagonista di un show in tv e di mettersi in testa di poter riconquistare il paese. Una commedia politicamente scorretta che pone un’inquietante domanda: e se lui tornasse davvero?
Curiosità
- Remake del film rivelazione tedesco campione d’incassi “Lui è Tornato – Er ist Wieder Da” di David Wnendt a sua volta basato sull’omonimo bestseller di Timur Vermes.
- Luca Miniero (Benvenuti al Nord, Un boss in salotto, La scuola più bella del mondo, Attenti al gorilla) dirige “Io sono tornato” da una sua sceneggiatura scritta con Nicola Guaglianone (Lo chiamavano Jeeg Robot, Freak Out).
- Per il suo lavoro sul soggetto del film, Guaglianone ha ricevuto il Premio Flaiano per la sceneggiatura.
- Luca Miniero sul film: “Ci siamo ben guardati di far proporre a Mussolini una qualche soluzione ai problemi del paese (…) i suoi discorsi sono puro populismo, eppure quando arringa in televisione ci convince perché ci somiglia molto. Tocca ad una donna malata di Alzheimer ricordarci cosa ha fatto.”
- Così come nell’originale tedesco il film è composto anche da scene improvvisate in cui Massimo Popolizio interagisce nei panni di Mussolini con persone ignare della finzione in atto, scatenando le reazioni più disparate. Durante le riprese per le vie di Berlino l’attore tedesco Oliver Masucci nei panni di Hitler era invece seguito da alcune guardie del corpo onde prevenire aggressioni da parte dei civili coinvolti nelle riprese.
- Le riprese si sono svolte in diverse località della Penisola tra cui Roma, Napoli, Firenze, Milano e in Umbria.
Il nostro commento
Un altro remake per il regista Luca Miniero dopo il successo di Benvenuti al Sud, stavolta la fonte di questo adattamento arriva dalla Germania. “Sono tornato” presenta alcune connotazioni da esperimento sociale, ma all’interno c’è dell’intrattenimento che porta ad una riflessione evitando parodie sguaiate, mostrandoci grazie ad alcune candid camera in stile “Borat” un’Italia spesso folkloristica e parodia di se stessa, legata ad un ricordo del fascismo ridicolmente buonista e che gioca con il saluto romano in maniera infantile nascondendosi dietro a scuse puerili come satira e goliardia (ogni riferimento a note trasmissioni radiofoniche o similari podcast di Twitch non è puramente casuale). Nel film Massimo Popolizio interpreta un Mussolini che ritrova, almeno in parte, la sua Italia populista e spesso ignorante (nel senso che ignora), in cerca dell’uomo forte al comando e che sembra non aver imparato nulla dalla storia, e soprattutto dal fatto che tende fondamentalmente a reiterarsi, sempre per colpa dell’uomo e non di un qualche destino che incombe sul genere umano. “Sono tornato” non si getta in una facile critica della figura di Mussolini, ma punta i riflettori sul ricordo di questa figura che alcuni “nostalgici” hanno ereditato e mistificato nel corso dei decenni, con una lenta e inesorabile erosione della memoria storica che ora i più giovani sembrano aver completamente perso, di certo non per colpa loro, ma poiché figli di una generazione di mezzo che avrebbe dovuto fungere da ponte tra passato e presente, incapace di reagire ad una nuova ondata di populismo supportata con estremo vigore dai social media, tutti incentrati sul “qui e ora” e quasi allergici ad un passato che per molti è diventato solo un inutile peso da lasciarsi alle spalle. “Sono tornato” gioca con un rodato elemento surreale che funziona a dovere e che Miniero proverà a riproporre successivamente, ancora con il supporto di Frank Matano, nella commedia Attenti al gorilla dove purtroppo, al contrario di “Sono tornato”, nulla funzionerà a dovere nonostante le buone intenzioni.
Il libro originale
L’autore Timur Vermes inizia a lavorare come giornalista per tabloid come il Münchner Abendzeitung e il Kölner Express e come ghostwriter. “Lui è tornato” è il romanzo con il quale esordisce nel 2012 firmandolo con il suo nome. Presentato alla Fiera libro di Francoforte, il libro ha raggiunto il primo posto nella classifica di vendite di Der Spiegel, ha venduto 2.300.000 copie ed è stato tradotto in 41 lingue.
La sinossi ufficiale del romanzo: Estate 2011: Adolf Hitler si sveglia in uno dei campi incolti e quasi abbandonati del centro di Berlino. Sessantasei anni dopo la sua fine nel bunker, Adolf si trova catapultato in una realtà diversa: la guerra sembra finita, nessuna traccia di truppe e commilitoni, si respira un’aria di pace e al timone del paese c’è una donna. E così, contro ogni previsione, Adolf inizia una nuova carriera, in televisione: non è un imitatore né una controfigura, interpreta sé stesso e non fa né dice nulla per nasconderlo. Anzi, è tremendamente reale. Eppure nessuno gli crede: tutti lo prendono per uno straordinario comico, e lo imitano.
Il romanzo “Lui è tornato” di Timur Vermes è disponibile su Amazon.
La colonna sonora
- Le musiche del film sono del compositore Pasquale Catalano (Le conseguenze dell’amore, La kryptonite nella borsa, Magnifica presenza) ha collaborato con il regista Luca Miniero anche per Non c’è più religione e Attenti al gorilla.
TRACK LISTINGS:
1. Fly over Rome 2:44
2. Forgive 0:14
3. Incalza 3:04
4. Intra in magicam 1:03
5. Known History 4:50
6. Marziale e virile 3:14
7. Que Malo 2:41
8. Scivania 0:27
9. Sono tornato 3:29
10. Telesigla 0:27
11. Ultimo atto 3:41
12. Villa torlonia 4:16
La colonna sonora di “Lui è tornato” è disponibile su Amazon.