Sorry We Missed You: trailer italiano del nuovo film di Ken Loach
Sorry We Missed You: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Ken Loach nei cinema italiani dal 2 gennaio 2020.
[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]
Dopo la tappa al Festival di Cannes, il 2 gennaio arriva cinema italiani con Lucky Red, il dramma Sorry We Missed You, il nuovo film del regista Ken Loach.
La trama ufficiale:
Newcastle. Ricky e la sua famiglia combattono contro i debiti dopo il crack finanziario del 2008. Una nuova opportunità appare all’orizzonte grazie a un furgone nuovo che offre a Ricky la possibilità di lavorare come corriere per una ditta in franchise. Si tratta di un lavoro duro, ma quello della moglie come badante non è da meno. L’unità familiare è forte ma quando entrambi prendono strade diverse tutto sembra andare verso un inevitabile punto di rottura.
Il film è interpretato da Kris Hitchen, Debbie Honeywood, Rhys Stone, Katie Proctor e Ross Brewster.
Il regista Ken Loach racconta come è nata l’idea di “Sorry We Missed You”?
[quote layout=”big”]Quando abbiamo finito Io, Daniel Blake, ho pensato “Chissà, forse questo è il mio ultimo film”. Ma quando eravamo andati ai banchi alimentari per svolgere le nostre ricerche per quel film, ci eravamo resi conto che molte delle persone che li frequentavano avevano un impiego, part time o con contratti a zero ore. È un nuovo tipo di sfruttamento. La cosiddetta gig economy (il modello economico basato sul lavoro accessorio), i lavoratori autonomi o a chiamata dalle agenzie, la precarietà dell’impiego, sono temi che hanno continuato a caratterizzare le ininterrotte conversazioni quotidiane tra Paul [Laverty] e me. E pian piano è emersa l’idea che forse valeva la pena di fare un altro film, non esattamente complementare a Io, Daniel Blake , ma comunque legato al primo.[/quote]
Loach spiega l’iter seguito con lo sceneggiatore Paul Laverty per le ricerche legate fatte per portare nel film il massimo realismo.
[quote layout=”big”]Paul ha svolto la maggior parte delle ricerche e in seguito abbiamo incontrato insieme alcune persone. Spesso gli autisti erano reticenti a parlare, non volendo correre il rischio di perdere il lavoro. È stato estremamente difficile entrare nei magazzini. Un uomo molto disponibile, responsabile di un deposito non lontano dal luogo dove abbiamo girato, ci ha dato indicazioni molto precise su come allestire il nostro magazzino. Gli autisti del film sono quasi tutti autisti o ex autisti nella vita. Quando abbiamo girato quelle scene, sapevano come fare. Conoscevano il processo, il suo funzionamento e le pressioni esercitate per eseguirlo in tempi rapidi. L’aspetto più sorprendente è il numero di ore che le persone devono lavorare per guadagnarsi decentemente da vivere e anche la precarietà del loro lavoro. Lavorano in proprio e, in teoria, sono affari loro, ma se qualcosa gira storto tutti i rischi ricadono su di loro. Ed è molto facile che ci sia un problema con il furgone e se non si presentano per svolgere il servizio subiscono sanzioni equivalenti a quelle di Daniel Blake. A quel punto possono perdere parecchi soldi molto rapidamente. Per quanto riguarda gli assistenti domiciliari come Abby, possono stare in giro per le loro visite anche dodici ore, ma vengono pagati solo sei o sette ore al minimo della paga.[/quote]