Speed 3: Jan de Bont detta le condizioni per fare un potenziale sequel
Jan de Bont non esclude di fare uno “Speed 3”, ma solo a determinate condizioni dopo il flop del secondo film.
Speed con Keanu Reeves è diventato un classico d’azione americano alla stregua di Arma Letale e Trappola di cristallo, grande film dinamico e coinvolgente, stendiamo invece un velo pietoso sul sequel Speed 2 con protagonista un volenteroso ma inadeguato Jason Patric, sequel che ha decreto la messa in soffitta di un franchise che avrebbe potuto regalarci grandi soddisfazioni e di cui oggi torniamo a parlare grazie ad un’intervista rilasciata da Jan de Bont al sito Collider in cui il regista ha parlato di un potenziale Speed 3.
L’originale “Speed” raccontava dell’agente speciale Jack Traven (Reeves) che insieme al suo partner (Jeff Daniels) sventa un piano di un criminale bombarolo (Dennis Hopper) che irritato piazza una bomba su un autobus pubblico: il mezzo, superando le 50 miglia orarie, innescherà un ordigno che esploderà qualora l’autobus marciasse a velocità inferiore. Jack, avvertito dal folle, riesce a salire sull’automezzo guidato da una passeggera di nome Annie (Sandra Bullock) che ha sostituito l’autista ferito.. Il film alla sua uscita incassò 350 milioni di dollari da un budget di 30 milioni e vinse due premi Oscar al miglior sonoro e miglior montaggio sonoro. Speed 2 spostava l’ambientazione su una nave da crociera con Sandra Bullock di ritorno, Willem Dafoe come antagonista e Jason Patric come nuovo eroe, dopo il rifiuto di Reeves di riprendere il ruolo di Jack Travers. Il film risultò un flop con un incasso di 164 milioni di dollari da un budget stimato tra i 110 e i 150 milioni.
Jan de Bont regista di entrambi i film “Speed” nell’intervista non esclude che uno “Speed 3” potrebbe avverarsi, sottolineando però che tutto dipende dalla storia e da un’eventuale disponibilità del cast originale. Il regista sembra inoltre ammettere tra le righe l’inadeguatezza di Jason Patric e che vorrebbe di nuovo Keanu Reeves come protagonista.
Dipende da come è la storia, penso. In generale non sono un grande fan dei sequel. Avevo nel mio contratto che avrei fatto un sequel. Se devi farlo, devi avere anche un cast che desidera tornare, anche perché altrimenti devi raccontare un film completamente nuovo. Il primo film era incentrato su lui e riguardava un po’ dell’imbarazzo provato nell’essere un eroe. E quell’imbarazzo di essere nella posizione per essere un eroe che ha funzionato molto bene per lui, ma non funziona bene per gli altri attori ed è davvero difficile ritrovare lo stesso tipo di feeling.
Jan de Bont oltre alla regia dei due “Speed” ha diretto anche il disaster-movie con tornado Twister con protagonisti Helen Hunt e il compianto Bill Paxton, l’horror sovrannaturale Haunting – Presenze con Liam Neeson e Catherine Zeta Jones e nel 2003 la sua ultima regia: il sequel Tomb Raider: La culla della vita con Angelina Jolie nei panni di Lara Croft.
Ci piacerebbe davvero rivedere Reeves e Bullock ancora insieme in un potenziale “Speed 3”, ma entrambi gli attori al momento sono piuttosto occupati; Reeves è al lavoro su Matrix 4, mentre Bullock dopo il successo di Black Box girato per Netflix sta attualmente lavorando, in veste di produttrice e protagonista, ad un film ancora senza titolo che racconta il percorso di Ruth Slater, una donna scarcerata dopo aver scontato una pena per un crimine violento rientra in una società che rifiuta di perdonare il suo passato. Il film è diretto dalla regista tedesca Nora Fingscheidt alla sua prima produzione americana.