Star Trash e Cult de Sac – Episode 4: Non solo Transformers!
Ed ecco la rubrica Star Trash e Cult de Sac… I robot e la loro variante organica, gli androidi, ci hanno da sempre affascinato e conquistato, proponendosi di volta in volta come fedeli servitori o implacabili distruttori. Motivo di grande orgoglio, inoltre, è pensare che questi protagonisti di mille film di fantascienza americana hanno importantissimi
Ed ecco la rubrica Star Trash e Cult de Sac…
I robot e la loro variante organica, gli androidi, ci hanno da sempre affascinato e conquistato, proponendosi di volta in volta come fedeli servitori o implacabili distruttori. Motivo di grande orgoglio, inoltre, è pensare che questi protagonisti di mille film di fantascienza americana hanno importantissimi progenitori europei: il temine robot deriva dalla parola ceca “rabota” che significa lavoro forzato.
Fu un’idea di uno scrittore ceco, Karel Capek, che nel 1923 scrisse il dramma R.U.R. (Rossum’s Universal Robots) portando in scena i primi esemplari di lavoratori meccanici, evidentemente modellati sull’uomo. Altro passo importantissimo per la definitiva consacrazione del robot è il film Metropolis del tedesco Fritz Lang. La sua Robotrix dava una connotazione potenzialmente molto diversa al tipo di robot che si stava consacrando (ovvero quello del servitore umano che aveva la fisionomia di un “uomo di latta”), perché possedeva una fisionomia ben più marcata, al limite dell’umano e perchè possedeva anche un potere di seduzione che ne magnificava la propria “personalità”.
Ed infine come non citare il fatto che un Terminator d’origine austriaca è diventato governatore della California… Eheheh! E’ proprio il caso di dirlo: Hasta la vista, baby…
Fabio e Michele
Hasta la vista, baby!