Star Trash Episode 2: A ruota libera!
Ciao a tutti! Benvenuti al secondo cine-argomento della nostra rubrica. Prima di cominciare vorrei specificare che la parola trash, come da voi sottolineato nella scorsa puntata forse non è il più adatto per descrivere alcuni film assolutamente memorabili della storia del cinema italiano, ma la nostra è più che altro una provocazione per dimostrare come
Ciao a tutti! Benvenuti al secondo cine-argomento della nostra rubrica. Prima di cominciare vorrei specificare che la parola trash, come da voi sottolineato nella scorsa puntata forse non è il più adatto per descrivere alcuni film assolutamente memorabili della storia del cinema italiano, ma la nostra è più che altro una provocazione per dimostrare come alcuni momenti di cinema assolutamente popolare e forse “banale” a distanza di molti anni risultino ancora memorabili, delle vere e proprie star. Quindi Trash inteso come “stupidaggine” (dizionario Zanichelli) e Star, ci sembrano due termini adatti per descrivere questi indimenticabili momenti di cinema indelebilmente stampati nei nostri ricordi!
Per titoli più “colti” non vi rimane che aspettare la prossima puntata di “Cult de Sac”… ne vedrete delle belle! Intanto godetevi il mitico filmato ciclistico del Ragionier Ugo Fantozzi!
Un grosso saluto… Hasta la vista baby!
Fabio Dellasala, Michele Nuzzi
FANTOZZI CONTRO TUTTI, ita, 1980 di Neri Parenti, con Paolo Villaggio (Rag. Fantozzi).
La mitica scena in cui Fantozzi partecipa (Sfortunatamente) alla coppa Cobram. La mitica sfida ciclistica indetta dal megadirettore della megaditta del nostro sfortunatissimo ragioniere. Sfinito dalla corsa, é costretto ad usare la diabolica “bomba”, acquistata poco prima da un dubbio venditore ambulante. Bomba? “Tenga ‘a bomba, chella forte, chella bbona. C’è metredina, simpamina, aspirina, franceschina, cocaina e peperoncino di Caienna, ‘a vulite?” La cosa scatenerà una serie di gag assolutamente esilaranti.
MONELLA, ita, 1998 di Tinto Brass, con Anna Ammirati (Lola).
Il film in uno dei pochi “sussulti” ci presenta, la bella Lola, che corre all’impazzata su una bicicletta indossando una misera gonnellina che, ad ogni pedalata mostra inesorabilmente le sue mutandine provocando apprezzamenti e la soddisfazione della stessa “monella”.
BAGNOMARIA, ita, 1998 di Giorgio Panariello, con Giorgio Panariello (Merigo).
L’ubriaco Merigo con la sua inseparabile bicicletta deve vedersela dai continui “scherzi da prete” ad opera dei buontemponi di paese, puntualmente seduti ai tavolini del bar. Mitica la scena dove lo convincono ad andare in una villa a ritirare il Brunello, lui eccitatissimo accetta l’incarico ma ben presto si accorge che invece Brunello è il nome di un povero signore da poco deceduto.
DI CHE SEGNO SEI?, ita, 1975 di Sergio Corrucci, con Renato Pozzetto (Basilio).
Renato Pozzetto (il muratore Basilio) che dà vita a una volata da fare invidia al Giro d’Italia. Avversario Boldi, incontrato in piazza Vittoria. Renato prova ad ingannare Massimo davanti al parcheggio della Usag, “Cipollino” (mai soprannome fu più azzeccato per una volata!) replica e vince sul piazzale della stazione di Gemonio.
TOTO’ AL GIRO D’ITALIA, ita, 1948 di Mario Mattioli, con Totò (Prof. Casamandrei).
Il cuore del racconto è la storia d’amore, che il professore Casamandrei vorrebbe iniziare con la bella Doriana (Isa Barzizza). Da questo nodo sentimentale nascono tutte le situazioni più divertenti e dai cui nasce l’idea di partecipare come corridore al grande giro d’Italia, dopo aver venduto l’anima al diavolo pur di vincerlo e così conquistare il cuore della sua amata. È proprio questo contrasto, questa palese assurdità della trama a rendere il film molto moderno e paradossalmente “non datato”.